Poetessa cinese, in Italia da vent’anni, scrive questi componimenti poetici per la figlia quasi maggiorenne
È la prima volta che sul mercato editoriale italiano compare una raccolta di poesie scritta da una poetessa cinese che vive in Italia.
Li Shuman ha lasciato la Cina ormai vent’anni fa per stabilirsi a Roma. Laureata alla Communication University of China, ha lavorato nel campo dei media e dell’istruzione. In Cina ha pubblicato la raccolta di poesie Chuntan xiao yue e il diario di viaggio Colorful Rome. Ora è tornata alla poesia con la raccolta bilingue Hao, tradotta da Maura Schettino e pubblicata da Cina in Italia nel 2021.
Hao in cinese significa “buono”, “bello” e il carattere cinese con cui si scrive, come si vede dalla copertina della raccolta, è 好 che è composto da due parti: 女 nü, che significa “donna” e 子 zi, che significa “figlio”. Come si legge nella prefazione, è stata la figlia di Li Shuman a suggerire che questo potesse essere il titolo perfetto per la raccolta di poesie scritte dalla mamma per lei.
Ma non è stato l’unico contributo che Lu Yushan ha dato al libro. La ragazza, infatti, ha disegnato sia le rose che campeggiano in copertina che le illustrazioni in bianco e nero che la arricchiscono al suo interno.
La raccolta è suddivisa in cinque parti, ognuna composta di sette poesie, nei cui versi Li Shuman ha riversato tutto il suo amore per la figlia e la sua nostalgia per il Paese natio.
Particolarmente apprezzabile la scelta di pubblicare le poesie in versione bilingue, in modo da poterne apprezzare la versione originale in cinese e in particolare la musicalità e il ritmo che nella traduzione in italiano vengono inevitabilmente persi.