Mese dopo mese i titoli più interessanti sulla Cina arrivati sul mercato editoriale italiano nel corso del 2022. Saggi, romanzi, racconti e libri per bambini, di autori cinesi e non, dedicati al Dragone
Indice
GENNAIO 2022
Storie dal domani 7 di Autori vari (Future Fiction, 230 pagine, 14 euro)
La settima antologia annuale di Future Fiction include dieci storie che provengono da sette Paesi e sono state tradotte da quattro lingue diverse. Le narrazioni scelte esplorano temi fondamentali per il nostro tempo come i cambiamenti climatici causati da determinati comportamenti umani, ci proiettano in ambientazioni e luoghi futuribili, tra case intelligenti, foreste per lo smaltimento dei rifiuti e una Shanghai minacciata da fiamme misteriose, e infine ci introducono alcuni esempi di genere solarpunk, il fenomeno emergente nella fantascienza contemporanea globale che mette in scena un mondo dove abbiamo fatto la cosa giusta, dove gli effetti peggiori dell’emergenza climatica sono stati scongiurati. Due i racconti di autori cinesi: Poesie e terre distanti di Gu Shi e Shanghai di carta di Chen Qian.
Wang Xiao e la barchetta incantata di Lao She (illustrazioni di Chen Yongzhen, traduzione di Giulia Carbone, Cina in Italia, 58 pagine, 15 euro)
Tanto tempo fa viveva un bambino dal cuore d’oro di nome Wang Xiao. Un giorno, il ragazzo salvò un anziano caduto nel fiume che, per ringraziarlo, gli regalò una barchetta di carta capace di trasformarsi in un vero battello. Navigando, Wang Xiao, incontrò tanti piccoli amici ma anche un uomo malvagio e senza scrupoli di nome Zhang Tre No che si impadronì della sua barchetta incantata. Riuscirà Wang Xiao a ritrovare la sua barchetta?
Buddhagram di Chen Qiufan (graphic novel illustrato da Jacopo Cigarini, Future Fiction, 64 pagine 13 euro)
Zhou Chongbo, agente di marketing a Pechino, escogita un’idea tanto assurda quanto efficace per promuovere l’app di foto-ritocco del signor Wan: benedetta da un misterioso maestro buddhista, l’app diventa un fenomeno di culto, condivisa da milioni di utenti con fervore religioso. Tuttavia la gente inizia a consacrare di tutto, spesso con finalità ambigue, e allora la situazione si trasforma in un incubo e a Zhou Chongbo non resta che scappare dalla città, dall’azienda e dalla sua famiglia, per rifugiarsi in un tempio buddhista con conseguenze imprevedibili per se stesso e l’universo intero. Tratto dal celebre racconto di Chen Qiufan, Buddhagram, è stato adattato dallo stesso autore di fantascienza cinese e illustrato da Jacopo Cigarini.
Gli ultimi re di Shanghai. La straordinaria storia di due dinastie ebree dalle guerre dell’oppio alla Cina dei nostri giorni di Jonathan Kaufman (traduzione di Margherita Emo e Piernicola D’Ortona, Treccani, 352 pagine, 25 euro)
Shanghai, anni Trenta. Il Cathay Hotel, sul famoso lungomare della città, era uno dei più glamour al mondo. Costruito da Victor Sassoon – intraprendente playboy miliardario – ospitava celebrità del calibro di Charlie Chaplin e Wallis Simpson, mentre migliaia di turisti partiti da Trieste, Amburgo, Londra, Seattle, Vancouver sbarcavano dai nuovi, scintillanti transatlantici alla scoperta di una città che vantava grattacieli e uno skyline paragonabili a quelli di Chicago. Il merito di tanta modernità era soprattutto di due famiglie ebree, che prosperavano in Cina dal primo Ottocento, rivali in ricchezza e potere: i Kadoorie e, appunto, i Sassoon. Entrambe originarie di Baghdad, sono rimaste al vertice degli affari del Paese per oltre un secolo, iniziando a fare profitti con le guerre dell’oppio, sopravvivendo all’occupazione giapponese, corteggiando Chiang Kai-shek, resistendo fino all’ultimo per salvare i loro imperi dalla rivoluzione comunista. Al culmine della Seconda guerra mondiale si unirono per salvare diciottomila rifugiati ebrei in fuga dal nazismo. Gli sfarzosi edifici che hanno costruito e le floride attività che hanno avviato continuano a definire Shanghai e Hong Kong fino ai nostri giorni. Jonathan Kaufman ricostruisce una storia troppo a lungo ignorata, ambizioni, rivalità, intrighi politici e tenacia di questi protagonisti del boom economico che ha aperto la Cina al mondo.
Concetti chiave nel pensiero e nella cultura cinesi (9 volumi, CSA Editrice, euro 17,90 l’uno)
Per “concetti chiave nel pensiero e nella cultura cinesi” si intendono quei concetti e quelle parole chiave o frasi che rappresentano e spiegano la filosofia, lo spirito umanistico, il modo di pensare e i valori cinesi. Rappresentano l’esplorazione da parte del popolo cinese e il pensiero razionale sulla natura e sulla società nel corso di migliaia di anni. Il modo di pensare, i valori e la filosofia che questi concetti incarnano sono come un “gene della vita” e si sono cristallizzati a lungo nella personalità e nelle credenze condivise nello Stato cinese. Per il popolo cinese odierno, essi fungono da chiave di lettura per una migliore comprensione dell’evoluzione della filosofia antica, dello spirito umanistico, del modo di pensare e dei loro valori, così come dello sviluppo della letteratura, dell’arte e della storia cinesi. Per i popoli di altre nazioni, essi aprono la porta a una comprensione del mondo spirituale della Cina e dei cinesi, anche dei tanti che vivono all’estero. CSA Editrice li ha raccolti in nove volumi.
FEBBRAIO 2022
La dea in fiamme di Rebecca F. Kuang (traduzione di Sofi Hakobyan, Mondadori, 624 pagine, 24 euro)
Terzo capitolo della trilogia composta da La guerra dei papaveri e La repubblica del drago. Dopo aver salvato il Nikan dagli invasori stranieri e aver combattuto l’infernale imperatrice Su Daji, Fang Runin è stata tradita dai suoi alleati e abbandonata in fin di vita. Nonostante tutto ciò che ha perso, Rin non ha rinunciato a lottare per il popolo delle province meridionali, a cui ha sacrificato così tanto, e soprattutto per il suo villaggio natale, Tikany. Nel tornare alle sue radici, Rin dovrà fronteggiare ardue sfide, ma anche inaspettate opportunità. I suoi nuovi alleati alla guida della Coalizione del sud sono astuti e infidi, ma Rin si accorge presto che a detenere il vero potere nel Nikan sono i milioni di cittadini comuni assetati di vendetta che la venerano come una dea salvatrice. Appoggiata dal massiccio esercito del sud, Rin userà ogni arma per sconfiggere la Repubblica del Drago, i colonizzatori esperiani e tutti coloro che minacciano le arti sciamaniche e coloro che le praticano. Acquisterà maggiore forza o influenza, ma sarà anche in grado di resistere al richiamo della Fenice, che la spinge a dare alle fiamme il mondo intero?
Zodiaco. Antologia fantastica sullo zodiaco orientale di AA.VV. (a cura di Laura Scaramozzino, illustrazioni di Antonello Venditti e Marzio Mereggia, Watson Edizioni, 234 pagine, 16 euro)
In occasione del Capodanno Cinese, arriva in libreria un’antologia dedicata allo zodiaco cinese, a cura di Laura Scaramozzino. I diversi segni, lo yin e yang e i cinque elementi vengono raccontati in chiave fantastica e surreale. Autori come Matt Briar, Barbara Bottalico, Fabio Aloisio e Linda De Santi si susseguono tra le pagine, accompagnate dalle illustrazioni di Marzio Mareggia.
Cina. L’irresistibile ascesa di Alberto Bradanini (Sandro Teti Editore, 368 pagine, 18 euro)
La Cina, Paese immenso e dalla storia plurimillenaria, è ancora poco conosciuta nella sua complessità. Questo libro, opera ambiziosa e non effimera, scava alle radici della civiltà cinese e aiuta a comprendere non solo politica ed economia del gigante orientale, ma anche il modo di pensare dei suoi abitanti e il loro rapportarsi con il mondo. La lunga esperienza dell’autore sul campo, come console generale a Hong Kong e ambasciatore d’Italia a Pechino, conferisce al testo particolare autorevolezza e spessore. L’eterotopia, il significato del comunismo cinese e la visione di Mao, la Rivoluzione culturale, l’avvento di Deng Xiaoping, i complessi e delicati rapporti di Xi Jinping con gli Stati Uniti: lo sguardo di Bradanini abbraccia l’evolversi della Repubblica Popolare sin dalla sua nascita nel 1949. Il volume è arricchito dalle straordinarie fotografie di Andrea Cavazzuti.
Esitazione di Lu Xun (Sellerio, traduzione di Nicoletta Pesaro, 15 euro)
Dopo la pubblicazione di Grida, il testo fondatore della letteratura cinese moderna, Sellerio propone Esitazione, il secondo dei tre volumi dell’edizione completa dei racconti di Lu Xun, in una nuova traduzione curata da Nicoletta Pesaro. Con Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative, per di più scritte nella «lingua piana», cioè quella più comunemente parlata, con la sua opera compiva due rivoluzioni nella tradizione. I suoi racconti mostrano i due aspetti complementari del cambiamento sociale e della resistenza ad esso. Per lo più parlano di storie piccole, quotidiane, che dipingono in modo vivacissimo la vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco. «Quando pubblica questa seconda raccolta di racconti – scrive nella Postfazione la curatrice Nicoletta Pesaro – composti a Pechino nel breve arco di tempo tra il 1924 e il 1925, Lu Xun passa dall’angosciato appello del combattente pessimista ma non ancora rassegnato al silenzio, dalle “grida” lanciate per risvegliare gli animi assopiti o ottusi del suo popolo, a un “camminare avanti e indietro in preda all’incertezza” (significato del titolo di questa seconda antologia)».
MARZO 2022
Le madri di vento e di sale di Lisa See (Longanesi, 390 pagine, 22 euro)
Le giovani Mi-ja e Young-sook sono nate e cresciute sull’isola di Jeju, in Corea, e fin dal loro incontro sono state inseparabili. È il 1938 e sull’isola incombe la minaccia della guerra sino-giapponese. La madre di Young-sook è la guida delle pescatrici del villaggio, che per giornate intere si tuffano in acqua e riemergono con il frutto della loro pesca in apnea, unico sostegno delle loro famiglie. Perché a Jeju sono le donne a lavorare, mentre gli uomini si occupano della casa e dei bambini più piccoli. Mi-ja è la figlia di un collaborazionista giapponese e sarà sempre associata all’imperdonabile scelta del padre. Quando le ragazze cominciano la loro formazione come haenyeo – questo è il nome coreano delle pescatrici – sanno che stanno per iniziare una vita emozionante, ricca di responsabilità, di onori, ma anche di pericoli. Quello che non sanno è che il futuro ha in serbo per loro qualcosa di diverso da ciò che sognavano e che non basteranno le centinaia di immersioni fianco a fianco a tenerle unite. L’irruzione della Storia nella tranquilla Jeju, che rimarrà intrappolata per decenni nello scontro tra le due grandi potenze, accrescerà le differenze e plasmerà le vite delle due donne, che affronteranno ogni avversità senza mai arrendersi.
Il romanzo dei tre regni di Luo Guanzhong (traduzione di Vincenzo Cannata, Luni editrice, tre volumi, 1648 pagine, 65 euro)
Il romanzo dei Tre Regni è uno dei Quattro Grandi Romanzi Classici cinesi, tradotto per la prima volta in lingua italiana e in versione integrale.È la storia delle vicende belliche di tre stati, Shu, Wei e Wu, che si costituirono al tramonto della Dinastia Han rivaleggiando per dar vita a una nuova dinastia imperiale unitaria. I tre volumi sono intrisi di guerrieri e combattimenti, battaglie, colpi di scena, intrighi, sotterfugi, amori e tradimenti, popolate da una fantasmagoria incredibile di personaggi, ambiziosi e umili, intelligenti e sciocchi, virtuosi e depravati, valorosi e vigliacchi, leali e falsi, in altre parole, l’intero spettro delle attitudini umane.
Crescita selvaggia di Sheng Keyi (traduzione di Federico Picerni, Fazi, 350 pagine, euro 18,50)
Sullo sfondo della grande storia della Cina – dal 1911, anno della caduta del millenario impero, sino ai giorni nostri – si snodano le vicende di una famiglia della remota campagna cinese, nelle sue numerose ramificazioni. Come rivoli delle acque che attraversano la terra da cui provengono, le vite dei membri della famiglia, generazione dopo generazione, scorrono sospese fra la campagna d’origine, fatta di povertà e meraviglie, e la città foriera di fortuna. Qui, impegnati a rincorrere i propri sogni, i personaggi si scontrano costantemente con l’arbitrio del potere, le imposizioni del patriarcato e la violenza di una società dove l’unico valore sembra essere rappresentato dal successo personale a scapito del prossimo. Le vicende delle generazioni si intrecciano così alle grandi trasformazioni di quasi un secolo di storia della Cina, incapaci però di cancellare i fantasmi del passato.
Pechino è in coma di Ma Jian (traduzione di Katia Bagnoli, Feltrinelli)
Torna finalmente disponibile uno dei capolavori di Ma Jian. Dai Wei, in coma da dieci anni, è doppiamente prigioniero. Il 4 giugno 1989 è stato colpito alla testa da un proiettile durante la rivolta di piazza Tienanmen. Da allora è costretto su un letto di ferro: prigioniero del proprio corpo, prigioniero della polizia, che aspetta il suo risveglio per arrestarlo. Tutto ciò che rimane a Dai Wei per non perdere il contatto con il mondo è la sua acutissima sensibilità per le piccole cose che gli succedono intorno e una dolorosa e poetica capacità di dialogare con il proprio corpo. Mentre Dai Wei giace, immobile nel cambiamento, assistito dalla madre, la capitale della Cina cambia e lui ripercorre i giorni della rivolta studentesca – ma anche il decennio della Rivoluzione culturale – attraverso i ricordi: le mobilitazioni degli universitari di Beijing e le interminabili discussioni politiche, gli slogan gridati e i sentimenti sussurrati con riserbo. E intanto, forse, si risveglia a un nuovo inizio, mentre l’isolato dove si trova la piccola casa in cui abita viene abbattuto, con la vecchia Cina che muore, per far posto a uno stadio, il Nido, per le Olimpiadi del 2008.
Il giorno in cui morì il sole di Yan Lianke (traduzione di Lucia Regola, Nottetempo, 420 pagine, 22 euro)
Tutto avviene in un giorno lunghissimo sfinito dalla canicola, il sesto giorno del sesto mese del calendario lunare, che un delirio improvviso trasforma in una notte interminabile: nei villaggi dei Monti Funiu comincia a dilagare, al crepuscolo, un sonnambulismo contagioso, una veglia allucinata e fuori controllo in cui i desideri e i pensieri soppressi durante la disciplinata realtà del giorno prendono forma e guidano le azioni degli uomini, fino alle conseguenze più estreme. Il quattordicenne Li Niannian è il primo ad accorgersene e l’unico a non cadere in balia del fenomeno, mentre osserva tutto con una domanda in testa che si fa sempre più impellente: il sole spunterà di nuovo la mattina? Come potrà tornare la luce, dopo quella notte di vertigini in cui il mondo si è addentrato troppo in profondità nel sogno?
La Cina degli anni ’90. Reportage fotografico di Luisa Festa (a cura di Michele Miscia, Editore Delta 3, 126 pagine, 15 euro)
La Cina è già qui di Giada Messetti (Mondadori, 156 pagine, 18 euro)
Non passa giorno senza che si parli di Cina, tuttavia l’argomento viene spesso affrontato, in pubblico e in privato, attraverso una narrazione semplicistica in cui tutto è bianco o nero e il Celeste Impero è il male assoluto o il posto più efficiente del mondo. In questo libro, Giada Messetti traccia una mappa essenziale di una cultura ricca di fascino e, al contempo, profondamente diversa dalla nostra. Una bussola che, bypassando i tanti luoghi comuni, ci aiuta a orientarci nel labirinto di una civiltà millenaria, un mondo per antonomasia «altro», decifrando le differenze che ci separano. Un avvincente viaggio di scoperta che prende in esame alcuni dei tratti più connotanti del gigante asiatico: dal fascino della scrittura alla concezione della società e del tempo, dal potere «con caratteristiche cinesi» ai meccanismi che guidano e determinano la politica estera; e ancora l’influenza pervasiva del confucianesimo e quella del daoismo, l’aspirazione all’«armonia collettiva» e la consuetudine di «cinesizzare» tutto ciò che il Dragone incontra sulla sua strada.
Zhuan Chi nella foresta di bambù di Elisabetta Garilli (illustrazioni di E. Bussolati, Carthusia, 32 pagine 18 euro)
Il piccolo Zhuan Chi abita in un antico villaggio vicino a una fitta foresta di bambù e vive con la nonna che ogni sera gli racconta storie di draghi gialli che aiutano solo chi ne ha davvero bisogno. Un brutto giorno la fonte limpidissima, che alimenta i campi di riso del villaggio, si prosciuga e la poca acqua rimasta diventa color ruggine. Come potranno sopravvivere? Il magico spirito dell’acqua incarica Zhuan Chi di riallacciare il dialogo tra l’uomo e la natura, la cui rottura è la causa della siccità. Riuscirà Zhuan Chi nella sua impresa? Arriveranno i draghi gialli in suo aiuto? Esecuzioni musicali del Garilli Sound Project ascoltabili e scaricabili tramite QR code.
Il drago di Sua Maestà. La prima guerra dell’oppio di Daniele Cellamare (Les Flaneurs Edizioni, 308 pagine, 18 euro)
Febbraio 1839. Un drappello di soldati cinesi marcia nel quartiere per stranieri di Canton e sulla riva del Fiume delle Perle pianta un palo di legno e impicca un prigioniero accusato di contrabbando di terra nera. E un monito per gli inglesi, i Diavoli dai capelli rossi: devono smettere di vendere l’oppio alla popolazione cinese. Inizia così una drammatica spirale di violenze tra il governo britannico di Sua Maestà e l’imperatore Daoguang, che inutilmente cerca di vietare il consumo e il commercio della terra nera. Ma i cinesi vogliono cavalcare il drago che viene loro offerto e ben presto le tensioni sfociano in un conflitto aperto tra le potenti navi della Royal Navy e le tradizionali giunche cinesi, una guerra che dal 1839 si protrarrà fino al 1842. All’ombra della pirateria, dei criminali della Triade e dei fanatici del Regno Celeste della Grande Pace, si incrociano i destini di Shaoran e Maylin, due giovani innamorati che fuggono precipitosamente da Canton per inseguire la felicità, e di Ethan e Richard, ex soldati britannici che, in balia di eventi più grandi di loro, vengono inghiottiti dal Regno di Mezzo.
Il vaso di Meng di Paolo Proietti (La Margherita, 32 pagine, 14 euro)
C’erano una volta un bambino di nome Peng che amava prendersi cura di piante e fiori e un imperatore, ormai anziano, in cerca di un erede…
APRILE 2022
Nella terra dei peschi in fiore di Melissa Fu (traduzione di Barbara Ronca, Editrice Nord, 432 pagine, 18 euro)
Cina, 1938. La guerra contro i giapponesi le ha già strappato il marito e adesso minaccia di toglierle tutto. Con la città in fiamme, Meilin capisce di non avere scelta: per salvare Renshu, suo figlio di quattro anni, deve scappare da Changsha e abbandonare il negozio di antichità di famiglia. È l’inizio di una fuga che sembra non avere mai fine, fatta di marce sfiancanti nelle campagne contese da comunisti e nazionalisti, dove anche un semplice gesto di pietà può portare alla morte, e tentativi di crearsi una nuova vita nelle città martoriate dai bombardamenti. Come unico ricordo e legame con tutto ciò che hanno perduto, un prezioso rotolo di seta su cui sono illustrate fiabe e leggende tradizionali cinesi. Ed è grazie a quel rotolo che madre e figlio sopravvivranno. Prima con la forza delle storie raffigurate, che Meilin racconta a Renshu nei momenti più duri per infondergli speranza e fiducia nel futuro, e poi come moneta di scambio per ottenere due biglietti per Taiwan. Ma quelle storie saranno il filo che continuerà a unirli ancora tanti anni dopo, quando Renshu, ormai cittadino americano, troverà finalmente il coraggio di condividere con la figlia il proprio passato e la storia della loro famiglia. Tre generazioni e due continenti sono il palcoscenico su cui prende vita questo straordinario romanzo, che non solo racconta in modo unico e indimenticabile la tormentata e dolorosa storia della Cina moderna, ma soprattutto celebra il potere dei legami familiari nel percorso per costruirsi un futuro migliore e trovare il proprio posto nel mondo.
La Cina tra identità nazionale e globalizzazione. Promozione ed impresa culturale come strumenti di diplomazia e coesione sociale di Daniela Caruso (Eurilink University Press, 154 pagine, 22 euro)
Il 2020 ha sancito il cinquantenario della ricostruzione dei rapporti diplomatici tra Italia e Cina ed avrebbe dovuto essere anche occasione di gemellaggio per la cultura ed il turismo tra i due paesi. Tuttavia l’annus horribilis dell’emergenza sanitaria globale ha costretto il mondo a rivedere i propri progetti e ripensare nuove scadenze, così che anche il gemellaggio sino-italiano e la celebrazione del cinquantenario sono stati rimandati al 2022. Lo scopo del testo è quello di aprire una discussione sulle sfide delle politica culturale nella Cina contemporanea ed esplorare, per quanto possibile, i contesti nazionali ed internazionali che ne influenzano la costruzione. La diplomazia, l’economia, l’identità nazionale, la rielaborazione di un nuovo sé e la proiezione della propria immagine nel mondo provano a diventare lenti diverse e complementari attraverso cui leggere storia ed obiettivi di un paese che, nonostante sia diventato la seconda potenza mondiale, conosciamo ancora troppo poco.
Riflessi. E se Mulan dovesse viaggiare nel Regno degli Spiriti? A twisted tale di Elizabeth Lim (traduzione di Anna Caterina Forastieri, Giunti, 384 pagine, 14 euro)
Sulle nevi del passo Tung-Shao, durante il terribile attacco degli Unni, il Capitano Li Shang protegge Mulan con il proprio corpo e viene ferito gravemente. Per salvare il comandante, senza rivelare la propria vera identità, la giovane è costretta ad affrontare un viaggio difficile e pericoloso nel Regno degli Spiriti. Con la sola guida del leone guardiano ShiShi, affronta demoni, fantasmi, sortilegi, miraggi. È un’angosciosa corsa contro il tempo, una missione dall’esito incerto e forse fatale, ma se riuscirà a portarla a termine, Mulan potrà ritrovare soprattutto se stessa.
Foresta fantasma di Pik-Shuen Fung (traduzione di Benedetta Dazzi, Il saggiatore, 272 pagine, 18 euro)
«Famiglia astronauta» dicevano i media a Hong Kong: perché il padre è sempre in cielo, lontano. Su un aereo che lo porta via, mentre la bambina è ferma a terra all’aeroporto di Vancouver e la madre le dice di salutare papà, «Papà torna a Hong Kong ora». «Famiglia astronauta», perché la propria casa è lontana anni luce e la si può ritrovare unicamente attraverso odori e sapori, scaldando i ravioli nell’olio di sesamo o cuocendo il pollo per la zuppa. «Famiglia astronauta», perché quando un padre muore è solo e sua figlia, diventata grande, non sa nemmeno dire se lo abbia mai conosciuto. Nel 1997 Hong Kong passa dopo un secolo dalla sovranità del Regno Unito a quella della Cina e i suoi abitanti si trovano di fronte a una scelta: restare e vivere sotto un potere autoritario o abbandonare tutto ed emigrare in cerca di una vita migliore. Foresta fantasma è la storia delle conseguenze della decisione di un padre di restare a lavorare in patria mandando a vivere la propria famiglia in Canada. È il racconto, intimo e toccante, del difficile rapporto con un genitore distante.
All’ombra del dragone. Il Sudest asiatico nel secolo cinese di Sebastian Strangio (traduzione di Piernicola D’Ortona ed Eva Allione, add editore, 512 pagine, 20 euro)
L’influenza della Cina si allunga inarrestabile come un’ombra sul Sudest asiatico, dove la vicinanza geografica con Pechino è allo stesso tempo una benedizione e una maledizione. All’ombra del dragone tratteggia la storia del rapporto tra le nazioni della regione e la Cina e delinea l’attuale situazione geopolitica, analizzando ogni ambito della relazione: economico, politico, militare e culturale. Mentre la Cina cerca di ripristinare l’antico status di potenza dominante dell’Asia, i Paesi del Sudest asiatico devono affrontare una scelta sempre più complessa: prosperare all’interno della sua orbita o languire al di fuori di essa. Intanto mentre le potenze rivali, inclusi gli Stati Uniti, intraprendono azioni concertate per frenare le ambizioni cinesi, la regione è emersa come un’area cruciale di competizione strategica. Basandosi su più di un decennio di esperienza sul campo, Sebastian Strangio esplora gli impatti dell’ascesa della Cina sul Sudest asiatico, come i Paesi della regione stanno rispondendo e il peso di questo scenario per i futuri equilibri di potere a livello globale.
Grande Panda e Piccolo Drago di James Norbury (traduzione di Chiara Carminati, Rizzoli, 160 pagine, euro 16,50)
Grande Panda e Piccolo Drago osservano il risveglio della natura in primavera, ascoltano il rumore della pioggia che rinfresca i pomeriggi d’estate, danzano insieme alle foglie che cadono dagli alberi in autunno, si addormentano sotto il freddo e scintillante cielo dell’inverno. E mentre accendono una candela e bevono una tazza di tè, un nuovo sole sorge e un’altra magnifica avventura li attende. Il viaggio attraverso le stagioni di due amici inseparabili, per imparare che il nostro cammino non è segnato su nessuna mappa e che per scoprirlo non dobbiamo arrenderci davanti agli errori o alle insicurezze, ma respirare, ascoltare ed esistere.
Il carattere e la lettera. Tradurre dal cinese all’italiano di Silvia Pozzi (Hoepli, 328 pagine, euro 28,90)
Dedicato alle specificità della traduzione dalla lingua cinese, il manuale presenta i contenuti necessari alla riflessione e alla prammatica della traduzione per la combinazione linguistica cinese-italiano da una prospettiva inedita: cosa trasportare, cosa trasformare e cosa far cadere nel passaggio dal carattere alla lettera? L’opera, la prima del genere pubblicata in Italia, è articolata in cinque capitoli ciascuno dei quali è corredato da brani in cinese con esempi di traduzione e tavole sinottiche di confronto con la resa in altre lingue europee (inglese, francese, spagnolo) o di comparazione tra più versioni italiane del testo (di traduttori diversi o delle diverse fasi di revisione) commentate. Chiude il volume un saggio sulle varietà della lingua cinese letteraria a Hong Kong, Taiwan e in Malesia. In appendice sono presenti prove di traduzione con note tecniche e linguistiche utili a operare una riflessione sui testi di partenza e di arrivo e a mettere in pratica le possibili strategie traduttive.
MAGGIO 2022
Of machines and beasts di Chen Xi (traduzione di Erika Leone e Matteo Vesprini, Jundo, euro 9,99)
Il pianeta Terra è stato raso al suolo: lʼintera storia umana cancellata in unistante. Due specie sono risorte dalle ceneri della distruzione: i Cyborg, avanzi del progresso, e gli Spiriti Bestia, ultimo legame col mondo naturale.
Tecnologia e natura si contendono le redini di un nuovo, spietato mondo.
Una speranza, tuttavia, esiste. Riuscirà a interrompere questo ciclo di distruzione?
Queste gioie violente di Chloe Gong (traduzione di Laura Miccoli, Mondadori, 396 pagine, euro 20,90)
Corre l’anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un’aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c’è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un’organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c’è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell’ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l’una per l’altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.
Questa violenta fine di Chloe Gong (traduzione di Laura Miccoli, Mondadori, 396 pagine, euro 20,90)
Corre l’anno 1927 e Shanghai pare ormai sull’orlo della rivoluzione. Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto. Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un’idea estrema. Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un’altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull’orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento. Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l’uno dall’altra.
Iron Widow di Xiran Jay Zhao (traduzione di Paolo Maria Bonara, Rizzoli, 432 pagine, euro 17)
A Huaxia ogni ragazzo sogna di pilotare le Crisalidi, giganteschi robot da guerra mutanti derivati dalle spoglie degli Hundun, alieni animati dal metallo-spirito che da tempo hanno invaso la Terra insediandosi oltre la Grande Muraglia. La massima aspirazione concessa a una ragazza, invece, è quella di diventare la pilota-concubina di qualche famoso combattente, ottenendo una lauta ricompensa per la propria famiglia in cambio quasi sempre della vita, consumata nello sforzo mentale richiesto per supportare il pilota in battaglia. Quando la diciottenne Zetian si offre per il ruolo, ha in mente tutt’altro: il suo scopo è assassinare il celebre pilota responsabile della morte della sorella. Ciò che non ha pianificato, però, è di sopravvivere alla sua vendetta sul campo dimostrando una forza mentale inaudita per una donna, venendo quindi etichettata come Vedova di Ferro, leggendaria figura di pilota donna molto temuta e – non per caso – sconosciuta al popolo che segue ogni combattimento sul proprio tablet.Per domare la sua scomoda ma inestimabile forza mentale, Zetian viene messa in coppia con Li Shimin, il più forte e controverso pilota di Huaxia, che porta sulle spalle l’assassinio della propria famiglia. Ma una volta assaggiato il potere, Zetian non si piegherà tanto facilmente. Non perderà occasione di sfruttare la loro forza e infamia combinate per scampare a un attentato dopo l’altro, finché non riuscirà a capire esattamente perché il sistema dei piloti funziona in modo misogino e a impedire che altre ragazze vengano sacrificate.
L’eclissi di Hong Kong. Topografia di una città in tumulto di Ilaria Maria Sala (add editore, 208 pagine, 20 euro)
A bordo dello Star Ferry, un traghetto dall’aspetto retrò che fa la spola fra Central e la punta della penisola di Kowloon, inizia la traversata di Hong Kong, una delle città più emblematiche di un’epoca, quella in cui la Cina intende riprendere il suo antico ruolo di superpotenza. A che costo? Dopo la repressione violenta delle proteste di massa in seguito all’instaurarsi della Legge di sicurezza nazionale è calata la coltre della pandemia, ma il tumulto della città non si è arrestato. Ilaria Maria Sala, nell’anno che segna il venticinquesimo anniversario del passaggio di Hong Kong dal controllo britannico a quello cinese, ricostruisce la topografia di una città simbolo. Nella distribuzione delle strade, delle vie d’acqua e dei quartieri, si rivela una storia cosmopolita e ibrida che qui viene ripercorsa attraverso le storie delle persone che la abitano, per offrire una chiave di lettura dell’affermarsi dell’autorità cinese. La trasformazione sta eclissando una realtà complessa costituita da storie di migrazione e convivenza, potere economico e contese finanziarie, stratificazioni e spiritualità ancestrale.
Il cervo di nove colori di Feng Jiannan (edizione bilingue, traduzione di Lea Vendramel, Cina in Italia, 13 euro)
Un incantatore di serpenti, intento a cercare erbe medicinali tra le montagne, cade accidentalmente in acqua e viene salvato da un cervo di nove colori, che gli chiede di non raccontare a nessuno di averlo incontrato. Ma la regina, venuta a sapere dell’esistenza di questo meraviglioso animale, desidera avere un abito con la sua pelle. Allora il re pubblica un editto, promettendo una ricompensa a chiunque lo avesse catturato. L’incantatore di serpenti dimentica la sua promessa e attira in una trappola il cervo di nove colori, che però grazie ai suoi poteri riesce a fuggire.
L’albero di pere di Chen Hui (edizione bilingue, illustrazioni di Dai Hongqian e Dai Dunbang, traduzione di Maura Schettino, 48 pagine, 13 euro)
Questo racconto è tratto dai Racconti straordinari dello Studio di Liao, scritto da Pu Songling ai tempi della dinastia Qing (1636-1912). Racconta la storia di un taoista che punisce un avaro venditore di pere. Il taoista lancia un incantesimo per trasformare un torsolo in un albero di pere e distribuirne i frutti a tutti. Sciolto l’incantesimo, si scopre che quelle erano in realtà le pere del venditore.
Il signor Scaccialacrime di Yao Jian (silente book, Carthusia edizioni, euro 19,90)
Tutti i giorni il signor Scaccialacrime risponde alle telefonate delle persone per dare loro conforto, perché il suo lavoro è riportare calma e serenità in chi è turbato. Un lavoro che può essere impegnativo e stancante, ma ecco che a fine giornata il signor Scaccialacrime torna a casa e la tristezza che ha accumulato svanisce di colpo. Un albo illustrato dedicato a chi ha bisogno di abbracci e al potere rigenerante del tornare a casa la sera da chi ci vuole bene.
GIUGNO 2022
Forbici, incenso e canfora di Lu Min (traduzione di Fiori Picco, Fiori d’Asia Editrice, 160 pagine, euro 16,50)
Tre racconti dal sapore antico che rivelano la caducità dell’uomo: un sarto prigioniero della sua omosessualità celata, un eremita e monaco laico sconvolto dall’intromissione di una disadattata, un vecchio che programma il proprio funerale.
Forbici, incenso e canfora: tre simboli che rappresentano in successione la carnalità, la spiritualità e la precarietà dell’uomo.
La leggenda del cacciatore di aquile. Vol. 2 di Jin Yong (traduzione di Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati e Silvia Pozzi, Mondadori, 480 pagine, 18 euro)
A Zhongdu, la Capitale centrale, importanti rivelazioni attendono Guo Jing, che apprende finalmente la verità sulla morte di suo padre e capisce contro chi dirigere la sua vendetta. Nel frattempo si ritrova promesso, per volere dei suoi shifu e del padre putativo, Gengis Khan, a due donne diverse. Nessuna delle quali è la sua adorata Huang Rong. Combattuto tra il desiderio di seguire il cuore e quello di adempiere al dovere filiale, Guo Jing intraprende un viaggio nella terra dei suoi avi, accompagnato da Huang Rong. Incontrerà bizzarri e potentissimi campioni del combattimento e sarà coinvolto nella lotta per il supremo libro delle arti marziali, il Classico delle nove tenebre. Ma il passato incombe: la vedova del guerriero crudele che ha accidentalmente ucciso quand’era bambino lo ha rintracciato e vuole vendicarsi. Nel frattempo, dopo aver saputo di chi è veramente figlio, Yang Kang diventa fratello giurato di Guo Jing e deve scegliere il proprio destino: continuerà a godere di una vita di ricchezze e privilegi presso l’invasore della sua patria o rinuncerà a tutto ciò che ha sempre conosciuto per vendicare i suoi genitori?
Colazione a Pechino. Sogni e incubi di un impero senza tempo di Siegmund Ginzberg (Feltrinelli, 352 pagine, 20 euro)
La Cina fa innamorare, ma si può anche odiarla. Molto più difficile cercare di capirla. Siegmund Ginzberg quella Cina l’ha vissuta, intensamente. Dopo averla ripensata e rimuginata a lungo, ha deciso che valeva la pena di raccontarla. Con un filo conduttore sorprendente: la cucina. Perché tutti siamo quello che mangiamo. Ma i cinesi forse lo sono un po’ più degli altri. La Cina è la sua cucina, è come e quando si mangia. È una cucina che varia quanto variano le cucine d’Europa. Come variano i dialetti che là si parlano. Solo due cose uniscono i cinesi, da un capo all’altro del Regno di mezzo: la lingua scritta e l’ora in cui si impugnano le bacchette. Tutto cambia, ma certe cose non cambiano. Il Partito di Xi Jinping resta il più grande Partito clandestino al mondo. Esattamente come era segreta e proibita la Cina di Mao o quella degli imperatori. Ginzberg è stato corrispondente da Pechino per sette anni, dal 1980 al 1987, e questo è il suo racconto personale di quel che era, di quel che è cambiato e soprattutto di quel che resta immutato.
La strada delle nuvole di Jenny Tinghui Zhang (traduzione di Elisa Banfi, Editrice Nord, 384 pagine, 18 euro)
Cina, 1882. Quando i suoi genitori scompaiono nel nulla, Daiyu non sa cosa fare. La nonna, invece, lo sa benissimo. Ha visto troppe orfane morire di fame o di violenze e lei non ha più la forza di occuparsi di una dodicenne. Perciò la traveste da ragazzo e la manda in città, in modo che possa guadagnarsi da vivere. E infatti, ben presto, Daiyu trova impiego come sguattera in una scuola di calligrafia. Intelligente e curiosa, inizia ad ascoltare di nascosto le lezioni, scoprendo così la meraviglia della parola scritta, l’infinito piacere della lettura, i molteplici significati racchiusi in ogni singolo ideogramma. E rivela un vero talento per la calligrafia, un talento che il maestro nota e non esita a coltivare. Ma tutto cambia il mattino in cui, mentre gira tra i banchi del mercato, Daiyu viene convinta con l’inganno a seguire uno sconosciuto, che la trascina a forza su una nave diretta a San Francisco e, giunto lì, la vende a un bordello. Per Daiyu, l’America è un Paese oscuro, sconcertante, pieno di contraddizioni, a partire dalla lingua che tutti parlano e che sembra precisa, ma si scrive con simboli sciatti e incomprensibili, per finire al modo in cui lei viene trattata: disprezzo per il colore della sua pelle alternato alla bramosia per il suo giovane corpo. Una cosa, però, è evidente: in America, se si è un maschio, si ha diritto a trovare il proprio angolo di paradiso. E allora Daiyu ruba alcuni abiti da uomo, si traveste di nuovo e fugge lontano, verso la quiete di un villaggio dell’Idaho, che – le hanno detto – è molto più vicino alla Cina. Una scelta che dovrebbe finalmente condurla sulla strada di casa e che invece segnerà la sua rovina. Ma anche la sua rinascita.
Bao & dim sum. 60 ricette & tecniche base di Orathay Souksisavanh (L’Ippocampo, 160 pagine, euro 19,90)
Orathay Souksisavanh ci presenta 60 ricette di bao e dim sum, i bocconcini al vapore star della cucina cinese. Soffici panini che si sciolgono in bocca, ripieni di verdura, carne di maiale, pollo o gamberetti, i bao si aggiungono ai già famosi ravioli al vapore nella famiglia dei bocconcini cinesi che spopolano in ristoranti e locali di street food. In questo libro troverete ingredienti, spiegazioni e dritte per cucinare a regola d’arte bao, xiaolongbao e dim sum, di cui esplorerete una vasta e golosa gamma di varianti. Le fasi più complesse delle ricette sono accuratamente illustrate per garantirvi una perfetta riuscita. E i bao non avranno più segreti per voi!
Fiori di pioppo al vento. Storie di donne cinesi in cerca di diritti di Sara D’Attoma (Le Lucerne, 144 pagine, 13 euro)
Mogli, madri, concubine: sono le donne che si affacciano nella letteratura cinese e nella vita reale alla ricerca della loro identità e della loro salvezza, ma soprattutto dei loro diritti. Qualcuna li reclama a gran voce, altre in silenzio, tutte ritrovandosi contro un contesto ostile e restio ad ascoltarle. E a partire dalle loro storie che Sara D’Attoma ricostruisce un secolo di mutamenti sociali e legami con la tradizione, lungo il quale si svolge il lungo e faticoso percorso – non ancora concluso – per la conquista dei diritti delle donne in Cina. Il viaggio comincia con il crollo dell’Impero nel 1911, al tramonto dell’era della fasciatura dei piedi, e attraversa gli anni della Prima Repubblica di Cina e della Rivoluzione Culturale, dai tempi di Lanterne rosse all’introduzione del divorzio, fino ad arrivare ai nostri giorni, con l’abrogazione della politica del figlio unico e l’adozione delle norme contro la violenza domestica.
Niu Lang e Zhi Nu. La leggenda del bovaro e della tessitrice di Chen Hui (edizione bilingue, illustrazioni di Wang Zumin, traduzione di Francesca Runci e Flavia Terrana, 48 pagine, 13 euro)
La storia d’amore tra la tessitrice celeste Zhi Nü e il bovaro Niu Lang è molto conosciuta in Cina.
Da questa leggenda ha avuto origine la Festa di Qixi, dedicata agli innamorati e celebrata il settimo giorno del settimo mese lunare, per questo detta anche Festa del Doppio Sette.
Il pennello incantato di Hong Xuntao (edizione bilingue, illustrazioni di Yang Yongqing, traduzione di Giulia Carbone, 48 pagine, 13 euro)
Fin da bambino Ma Liang amava dipingere, ma la sua famiglia era molto povera e non poteva acquistare i pennelli. Ci pensava giorno e notte e alla fine ricevette un pennello magico da un anziano immortale. Ma Liang, grazie a questo pennello che poteva dare vita ai dipinti, fece molte cose buone per gli abitanti del suo villaggio.
Le orchidee rosse di Shanghai di Juliette Morillot (traduzione di Serena Tardioli e Margaret Petrarca, Newton Compton Editori, 480 pagine, 12 euro)
Seoul, 1937. Sangmi non si è mai sentita accettata dalla sua famiglia. Il padre, un uomo potente e rispettato in tutta la Corea, le è sempre parso freddo e distante. E sua madre le ha riservato un trattamento diverso rispetto ai fratelli. Quando la ragazzina, nel tentativo di attirare le attenzioni paterne, commette un gesto disperato che rischia di finire in tragedia, la famiglia la allontana da casa, relegandola in un remoto villaggio di campagna. Sola, ancora spaventata per l’accaduto, Sangmi non ha idea di quello che la attende. L’esercito giapponese controlla la penisola e un giorno un manipolo di uomini irrompe nella sua scuola, portando via le giovanissime ragazze. All’uscita, anche Sangmi viene rapita e trascinata con la forza fino a Shanghai, dove, a soli quattordici anni, viene arruolata tra coloro che passeranno tristemente alla storia come donne di conforto, schiave del sesso negli infernali bordelli dell’esercito imperiale. Strappata alla sua cultura, alla sua terra e a tutto ciò che conosce, Sangmi dovrà trovare dentro di sé la forza per resistere, per impedire ai suoi aguzzini di spegnere anche l’ultimo barlume di speranza che custodisce nel cuore.
La notte scorsa al Telegraph Club di Malinda Lo (traduzione di Giusi Palomba, Mondadori, 456 pagine, 20 euro)
Lily Hu ha diciassette anni e non ricorda esattamente quando sia nata in lei la domanda. Ma di sicuro la risposta l’ha trovata insieme a Kathleen Miller sotto l’insegna al neon del Telegraph Club, un locale per lesbiche. L’America del 1954, però, non è un luogo sicuro per due ragazze che si amano, soprattutto a Chinatown. La paranoia del maccartismo investe tutti, soprattutto i cittadini cinesi americani come la famiglia di Lily: nonostante il padre si sia duramente guadagnato la cittadinanza negli Stati Uniti, infatti, il rischio della deportazione è ancora alto. Ma Lily e Kath sono disposte a rischiare tutto purché il loro amore fiorisca alla luce del giorno.
LUGLIO 2022
Jade city. La saga delle ossa verdi – Volume 1 di Fonda Lee (traduzione di Andrea Cassini, Mondadori, 564 pagine, 24 euro)
La giada è la linfa vitale dell’isola di Kekon: estratta, venduta, rubata, e soprattutto usata da secoli dai guerrieri Ossa Verdi come la famiglia Kaul per potenziare le loro abilità marziali e difendere l’isola dagli invasori stranieri. Ormai le guerre sono finite e la nuova generazione di Kaul, a capo del clan Zero Vette, vuole solo proteggere i propri affari e dominare il mercato della giada. È un mondo in rapido cambiamento nel quale le antiche tradizioni d’onore non hanno più posto. E quando spunta una nuova droga che permette a chiunque di maneggiare la giada, la tensione tra il clan Zero Vette e i rivali della Montagna esplode con violenza. È in gioco il destino di tutte le Ossa Verdi, e dell’intera Kekon.
Sima Guang e la giara di Yang Yongqing (edizione bilingue illustrata, traduzione di Francesca Runci e Flavia Terrana, 36 pagine, 13 euro)
Sima Guang, storico della Dinastia Song settentrionale, ha redatto l’importante opera storiografica cinese Specchio comprensivo per l’aiuto nel governo (Zizhi Tongjian), che consta di 294 capitoli. Ha impiegato diciannove anni per completare l’opera che copre 1362 anni di storia cinese, dal 403 a.C. al 959 d.C. Fin da piccolo, Sima Guang era particolarmente sveglio. Un giorno, mentre giocava con gli amici, uno di loro cadde dentro una giara piena d’acqua, ma lui non si fece prendere dal panico e riuscì a trovare la soluzione migliore per salvarlo.
Le pietre dai cinque colori di A Jia (edizione bilingue, illustrazioni di Zhu Chengliang, traduzione di Francesca Runci e Flavia Terrana, 60 pagine, 13 euro)
Basato su una leggenda popolare dell’area del lago Tai Hu nella Cina meridionale, questo libro narra la storia di un intagliatore di nome A Liang che cercò pietre di cinque colori e poi le incise con grande cura. Di fronte all’avidità e alla brutalità dei potenti, preferì sacrificare la sua vita per proteggere i tesori a beneficio del popolo del lago Tai Hu. Il libro cita Nüwa, la divinità che secondo i cinesi ha creato l’umanità, e Dayu che, secondo la leggenda, nei tempi antichi, quando le pianure centrali spesso si allagavano, imparando dal fallimento dei suoi predecessori, riuscì a controllare le acque deviandole, facendole passare attraverso i canali e alla fine sfociare nel mare.
Cao Chong e l’elefante di Yang Yongqing (edizione bilingue, illustrata, traduzione di Francesca Runci e Flavia Terrana, 48 pagine, 13 euro)
Cao Chong era l’amato figlio minore di Cao Cao, statista e stratega della fine della dinastia Han orientale, fin da piccolo molto intelligente.
Quando capitò che nessuno sapeva come pesare un elefante, Cao Chong escogitò un trucco, ricevendo così le lodi di tutti.
Cinarriamo 2 – Racconti sino-italiani di Autori Vari (Orientalia editrice, 66 pagine, 8 euro)
Dopo i quattro racconti contenuti in Cinarriamo, arriva una nuova raccolta di autori sino-italiani che comprende i quattro racconti vincitori della seconda edizione del concorso Cinarriamo, storie tra identità e alterità e un racconto inedito fuori concorso.
Si tratta di Fantasmi napoletani, fantasmi cinesi di Luna Cecilia Kwok, Percorso di crescita (che non ha mai fine) di Sandra Huang, Tra le grate di una finestra affacciata sulla strada di Jada Bai, Essere un cinesino (non è così male) di Sun Wen-Long e Treni verso il futuro di Lala Hu.
AGOSTO 2022
La costituzione materiale della Cina di Giordano Sivini (Astorios, 144 pagine, 16 euro)
In Cina i rapporti di produzione sono capitalisti e la produzione di plusvalore si basa su un intenso sfruttamento della forza lavoro, che ha scarsi spazi di resistenza. Il plusvalore è prodotto all’interno di un’area di accumulazione separata dall’economia-mondo, governata dal partito comunista il quale controlla i mezzi di produzione essenziali per lo sviluppo economico. A quest’area fluiscono i capitali finanziari provenienti dall’economia-mondo che contribuiscono alla crescita del Paese. L’elemento distintivo del capitalismo cinese sta nel fatto che il capitale finanziario è al servizio dell’economia reale e questo consente una produzione di valore su scala allargata mentre nell’economia-mondo finanziarizzata i capitali produttivi sono tributari di quelli finanziari che distruggono valore. Il maggior sviluppo della produttività e la crescita costante della produzione di ricchezza in Cina dipendono da questo. Il partito comunista cinese ne trae legittimazione in quanto consente di progredire nel miglioramento delle condizioni di vita della popolazione in controtendenza con la generale crisi sociale del resto del mondo. Su questo si basa il socialismo con caratteristiche cinesi.
La rosa perduta di Shanghai di Weina Dai Randel (traduzione di Paola Vitale, Newton Compton Editori, 416 pagine, 12 euro)
1940. Aiyi Shao ha ereditato quello che una volta era il night club più in voga di Shanghai. Ernest Reismann è invece un ebreo appena fuggito dalla Germania, non ha un soldo e spera di potersi ricostruire una vita in quella città che dà rifugio a così tanti stranieri. Quando le loro strade si incrociano, sembra che il destino abbia deciso di favorirli: Ernest in patria era un musicista e Aiyi ha bisogno di un pianista jazz per il suo locale. La combinazione fa subito faville. Il talento di Ernest e l’intraprendenza di Aiyi rendono il night club uno dei più gettonati della città e tra i due nasce un’intesa che va al di là del comune amore per la musica. Ma le difficoltà sono dietro l’angolo: le differenze culturali tra i loro mondi sono enormi e inoltre Aiyi è già promessa a un altro uomo. Mentre la guerra infuria, Aiyi ed Ernest sono costretti a separarsi e a compiere delle scelte disperate, che metteranno in gioco il loro amore e la loro sopravvivenza.
SETTEMBRE 2022
Africa rossa. Il modello cinese e il continente del futuro di Alessandra Colarizi (L’Asino d’Oro, 190 pagine, 14 euro)
Cina e Africa oltre i grandi numeri. Partendo dal racconto dei primi contatti avvenuti nella storia, Africa rossa cerca di restituire un’immagine a tutto tondo dei rapporti sino-africani, superando la dimensione puramente economica. Mentre la narrazione dei mass media propone in modo ossessivo quasi ogni giorno le statistiche del debito africano e degli investimenti cinesi, poco o nulla viene raccontato degli scambi politici e culturali tra i rispettivi popoli. Con l’invasione russa dell’Ucraina e il timore di una nuova guerra fredda, l’Africa e il Sud globale hanno acquisito un’importanza anche maggiore nell’agenda estera cinese. La Cina sa di esercitare un notevole ascendente su quella parte di mondo che non si sente rappresentata da una comunità internazionale a trazione occidentale. Può il modello cinese dimostrarsi un mezzo di emancipazione sociale in quello che viene da molti considerato il continente del futuro? Attingendo ad aneddoti, fonti di prima mano e antiche storie dimenticate, il volume propone nuovi spunti di riflessione per comprendere civiltà, nei fatti, da noi ancora poco conosciute.
Come un seme sepolto dal tempo di Fang Fang (Rizzoli, 384 pagine, 20 euro)
Tra Ding Zitao e il suo passato corre un fiume della provincia cinese del Sichuan orientale. Dalle sue acque turbolente l’avevano ripescata, esanime, nella primavera del 1952, mentre la Riforma agraria voluta da Mao Zedong seminava violenza. A quel tempo lei era una giovane donna ferita in fuga, e inconsapevolmente lo è ancora, ormai anziana e segnata dalla scelta compiuta decenni prima di seppellire nel silenzio le vicende dolorose a cui aveva assistito. Certi giorni, i segreti che porta con sé tentano di riaffiorare e uno scintillio pizzica i suoi occhi opachi e persi nel vuoto. Ora le pagine di un vecchio diario incoraggiano suo figlio Qinglin a sollevare il velo su quel pezzo di vita; ad affrontare la storia dimenticata di sua madre, in cui si riflette un dramma collettivo.
Ferrovia di sangue di Tom Lin (traduzione di Alfredo Colitto, Einaudi, 320 pagine, 18 euro)
Per anni Ming Tsu è stato costretto a lavorare come uno schiavo alla costruzione della ferrovia transcontinentale, insieme ai tanti cinesi che con la loro sofferenza hanno aperto il West agli americani e che nessuno ricorda mai. È fuggito solo quando il Profeta – un vecchio cinese cieco, capace di leggere il futuro – non gli ha detto che era il momento. Adesso è tornato. E può iniziare la sua caccia. È deciso a eliminare i suoi nemici uno per uno e raggiungere la California, raggiungere Ada, la donna che gli hanno strappato dalle braccia. Ad accompagnarlo fino a Reno sarà un gruppo di bizzarri artisti dai poteri soprannaturali, un carrozzone di freak che gli insegneranno cosa vuol dire essere umani.
L’età dell’entusiasmo. La mia vita con Tiziano di Angela Terzani Staude (Longanesi, 400 pagine, 25 euro)
Nel raccontare con sincerità e commozione i primi quarant’anni di due vite inestricabilmente intrecciate agli eventi che hanno segnato il Novecento, Angela Terzani Staude ci affida in questo libro la sua trascinante storia d’amore con il marito Tiziano: una coppia che matura e si consolida affrontando sia le difficoltà personali e sentimentali, sia i problemi di una generazione e di una società alla strenua ricerca di identità e di valori. Tutto inizia a Firenze in un caldo pomeriggio di fine estate del 1957, quando Angela diciottenne incontra a casa di un’amica un giovane della sua stessa età che senza alcuna esitazione comincia a raccontarle di un suo viaggio in autostop e della volta in cui ha lavorato in un albergo di Losanna per pagarsi un soggiorno a Parigi, mostrandole così tutta la sua voglia di scoprire il mondo. Coraggiosi e ribelli, animati dalla passione per la politica, dopo pochissimo tempo Angela e Tiziano iniziano la loro vita insieme, prima in Italia, poi in un continuo viaggiare per lavoro che li porta in Danimarca, Portogallo, Olanda, Australia, Hong Kong, Sudafrica e…
La donna drago di Margherita Marvasi (Giunti, 264 pagine, euro 15,90)
American Born Chinese di Gene Luen Yang (traduzione di Omar Martini, Tunué, 240 pagine, 19 euro)
Tutto quello che Jin Wang vorrebbe è integrarsi. Ma quando la sua famiglia si trasferisce in una nuova zona, scopre di essere l’unico ragazzo sino-americano della sua scuola. I bulli lo prendono ben presto di mira e lui a stento riesce a farsi un amico. Per peggiorare le cose, Jin si innamora di una ragazza americana, ma tra di loro si frappone Danny: alto, biondo, aitante, veramente 100% americano. Le vite e le storie di tre personaggi si uniscono in questa favola moderna che riesce a trattare temi fondamentali e delicati come il razzismo, il bullismo, la discriminazione e l’identità culturale.
Stranieri su un molo di Tash Aw (traduzione di Martina Renata Prosperi, add editore, 120 pagine, 16 euro)
Tash Aw esplora la vitalità culturale dell’Asia moderna in un memoir poetico che racconta la complicata storia della sua famiglia: una vicenda di migrazione e adattamento, di distanze e sottintesi, di accettazione cieca e amore silenzioso. Gli stranieri smarriti su un molo sono i nonni dopo l’insidioso viaggio in barca per fuggire dalla Cina verso la Malesia negli anni Venti. Dal porto di Singapore, a una corsa in taxi nella Bangkok di oggi, a un’abbuffata da Kentucky Fried Chicken nella Kuala Lumpur degli anni Ottanta, Aw tesse storie di inclusione ed esclusione, tra scenari che saltano da villaggi rurali a club notturni e una varietà vertiginosa di lingue, dialetti e slang, per creare un ritratto sorprendentemente intricato e vivido di un luogo stretto tra il futuro in rapido avvicinamento e un passato che non si lascia andare.
Questioni di primavere e autunni di Li Jingze (traduzione di R. Moratto, Orientalia editrice, 224 pagine, 15 euro)
Nelle storie che vi accingete a leggere, tradotte dal cinese per la prima volta in italiano, Li Jingze attinge alle fonti storiche per rievocare, con ironia e sapienza, personaggi ed eventi appartenenti prevalentemente al periodo delle Primavere e Autunni, l’età dell’adolescenza e della giovinezza della civiltà cinese in cui, nella confusione e nel caos più totali, i desideri e le emozioni travolgevano ogni forma di raziocinio. Fu un’epoca di violenza, di avidità e lussuria, che tuttavia vide la nascita di alcuni dei pensatori più noti e importanti della storia cinese e mondiale.
Le voci di Pechino. Come i media hanno costruito l’identità cinese di Gianluigi Negro (Luiss University Press, 192 pagine, 20 euro)
Lo studio dei mezzi di comunicazione in Cina costituisce un tema di sempre maggior interesse e dibattito. L’uso di nuove e potenti tecnologie nei media ha infatti contribuito a rivoluzionare il mondo della comunicazione e dell’informazione cinesi e lo ha fatto a tal punto che la questione non è più relegabile al solo piano nazionale, ma si è fatta globale. Nel corso degli ultimi 70 anni, la Repubblica popolare cinese ha sperimentato nuove tecnologie e forme di comunicazione che hanno avviato un processo di rafforzamento dell’identità nazionale in continua evoluzione. In questo processo, fattori legati al controllo della popolazione, alle necessità di mercato e alle spinte identitarie hanno plasmato un nuovo uso dei media. Gianluigi Negro, utilizzando gli strumenti del sinologo e quelli dell’esperto di media studies, offre una ricostruzione inedita e articolata sulla storia dei media cinesi e su come giornali e radio, televisione e cinema, social media e app, dalla fondazione della Repubblica popolare cinese a oggi, abbiano contribuito alla costruzione dell’identità nazionale.
In cucina con Mulan. Le migliori ricette della tradizione cinese tramandate di generazione in generazione di Giada Zhang (illustrazioni di Leonardo Stanzial, Mondadori Electa, 224 pagine, euro 22,90)
Dai ravioli al vapore alla zuppa agropiccante, dai noodles con gamberi e verdure al pollo gong bao, oltre cinquanta ricette per assaporare tutti i piatti della tradizione cinese, dagli antipasti al dessert. E non mancano gli infusi di bellezza e le ricette per il benessere. Giada Zhang, fondatrice del Gruppo Mulan e vera e propria istituzione del food in Italia, ci guida alla scoperta della cucina cinese. Riavvolgendo il filo dei ricordi, Giada raccoglie in queste pagine tutte le ricette della sua famiglia, tramandate di madre in figlia. Un libro imperdibile, ricco di curiosità, approfondimenti e consigli per conoscere la cucina cinese e innamorarsi dei suoi sapori. Perché la cultura del cibo è fonte di benessere, ha il potere di unire le persone ed è un ponte tra passato e futuro. Prefazione di Massimo Bottura.
Storia della Cina a fumetti. Volume 1 di Jiang Zhengqi (edizione bilingue, traduzione di Lea Vendramel, Cina in Italia, 2022)
La serie Storia della Cina a fumetti racconta storie antiche, leggende, personaggi celebri e grandi eventi storici, dall’antichità ai tempi moderni, in uno stile nuovo e divertente. Un libro particolare per studiare la storia della Cina, le leggende popolari e le espressioni idiomatiche.
Jiang Zhengqi si è laureato presso l’Accademia nazionale dell’informazione e della difesa dell’Esercito Popolare di Liberazione ed è un fumettista e scrittore affermatosi negli ultimi anni. Ha pubblicato oltre venti fumetti e romanzi per bambini. Il suo stile è estremamente umoristico, il contenuto è preciso e consente sempre ai lettori di apprendere conoscenze storiche e culturali in modo divertente.
CDS. Cinese da strada 2 di Antonio Bettinelli e Jacopo Magistrale (Orientalia editrice, 208 pagine, 16 euro)
Dalla prima rubrica in lingua italiana sullo slang cinese, nata nel 2016 sulle pagine di ABCina, arriva il secondo volume di CDS – Cinese Da Strada, in cui gli autori propongono più di cento nuovi termini dello slang cinese coniati negli ultimissimi anni, spiegandone l’origine, l’utilizzo e le trasformazioni, perché la lingua cinese contemporanea continua ad evolversi e a mutare alla stessa velocità con cui la Cina cresce e cambia. Insulti, riferimenti alla sfera sessuale, gergo del business e neologismi nati su internet sono il pane quotidiano del vero cinese da strada che scruta i passanti fumando una sigaretta, accovacciato nella tipica posizione dello squat asiatico. CDS – Cinese Da Strada vol. 2 offre anche un focus su alcune nuove espressioni nate durante la pandemia da COVID-19 e un’appendice dedicata ad alcuni termini cinesi italianizzati.
OTTOBRE 2022
Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il Paese di Giulia Pompili e Valerio Valentini (Mondadori, 216 pagine, euro 18,50)
Dall’invasione russa dell’Ucraina nel nostro Paese si sta consumando uno scontro aperto proprio in merito alla condanna di Putin. Ma come mai, di fronte a uno degli eventi più tragici dalla Seconda guerra mondiale, il parlamento è stato così ambiguo? Chiedendosi come sia stato possibile, per l’Italia, trovarsi sempre più isolata nei consessi internazionali e scivolare ai margini dell’Alleanza atlantica, Giulia Pompili e Valerio Valentini analizzano i paradossi nefasti che il mito del sovranismo, coltivato a partire dal primo governo Conte, ha prodotto sul fronte della politica internazionale italiana. Evidenziano poi come la necessità di cercare nuovi legami diplomatici e commerciali con partner inediti abbia portato l’Italia ad asservirsi sempre più al disegno strategico antidemocratico di Cina e Russia, per esempio tramite le visite di omaggio a Vladimir Putin e Xi Jinping da parte dei vertici di Lega e Movimento 5 Stelle, l’affidamento di incarichi di governo a personaggi vicini ai regimi di Mosca e Pechino, la firma del Memorandum cinese sulla Via della Seta, la diplomazia delle mascherine di Pechino e l’operazione «Dalla Russia con amore» durante la pandemia di Covid-19.
Deep Vacation di Yi Yang (Bao Publishing, 200 pagine, 21 euro)
Dopo l’esordio con Easy Breezy, un pluripremiato e innovativo fumetto ambientato in Cina, Yi Yang torna con una storia che condivide alcuni protagonisti con il libro precedente. La scuola è finita ed è tempo di gita estiva, ma non sarà una vera vacanza (perché coincide con un’alternanza scuola-lavoro presso un villaggio di pescatori) e non sarà serena, perché la misteriosa figura di un “fantasma degli abissi” rivelerà legami con un cold case di dieci anni prima. Riuscirà una sgangherata combriccola di studenti in preda al turbamento dei primi amori a sopravvivere alla vacanza più pericolosa della loro vita?
I Ching. Libro dei Mutamenti a cura di Daniele Ferrero (traduzione di Daniele Ferrero, illustrazioni di Enrico Albisetti, Giunti, 96 pagine, 22 euro)
Da sempre gli uomini si rivolgono alla divinazione per rispondere ai dubbi sul proprio futuro o prendere decisioni importanti. Tra i metodi più antichi c’è quello legato all’I Ching, o Libro dei mutamenti, uno dei Cinque Classici del Confucianesimo. Questo antico testo cinese per millenni ha guidato con la sua saggezza grandi personaggi così come moltissime persone comuni. Il celebre metodo è basato su 64 esagrammi, ciascuno composto da sei linee spezzate (energia yin) o intere (energia yang). Le linee possono essere “fisse” (yin o Yang) oppure “mobili” (yin che diventa Yang o Yang che diventa yin). Attraverso il ripetuto lancio di tre monete, il consultante costruisce l’esagramma profetico che serve per individuare il proprio responso.
Membrana di Chi Ta-Wei (traduzione di Alessandra Pezza, add editore, 160 pagine, 20 euro)
Siamo nel 2100 e Momo è la più celebre estetista della pelle nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici. Il mondo è dominato da potenti conglomerati mediatici e si basa sullo sfruttamento del lavoro dei cyborg. Momo conduce una vita introversa e comunque è troppo impegnata per coltivare relazioni sociali: tra i suoi clienti ci sono alcuni dei più noti personaggi dei media della città. Dopo aver incontrato la madre, da cui era separata da anni, inizia a esplorare la propria storia, in un viaggio in cui corpi, identità e generi si trasformano e si reinventano, ponendo questioni radicali: gli esseri umani sono ancora padroni della loro memoria e del loro futuro?
Pubblicato per la prima volta a Taiwan nel 1995, Membrana è un classico della narrativa speculativa queer in cinese. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a tòpoi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti.
Giorni cinesi di Angela Terzani Staude (Tea, 320 pagine, 13 euro)
Diario di tre anni vissuti in Cina, dal 1980 al 1983, insieme al marito Tiziano – allora corrispondente del settimanale tedesco Der Spiegel – e ai figli Folco e Saskia. Tre anni vissuti appassionatamente e con curiosità, esplorando a fondo Pechino e percorrendo in aereo, treno e bicicletta l’immenso Paese, dalle città costiere ai villaggi più remoti; ascoltando centinaia di storie e incontrando uomini e donne dai destini più diversi; registrando lucidamente gli esiti dolorosi della Rivoluzione culturale e affrontando sia i più comuni problemi della vita quotidiana che i nodi più antichi di una civiltà millenaria. Un diario traboccante di persone e di cose, un documento prezioso in cui si è fissata in modo straordinariamente vivo l’immagine dolente di un momento cruciale della storia della Cina moderna.
Corso di lingua cinese classica e letteraria di Attilio Andreini, Maurizio Scarpari e Giulia Baccini (Hoepli, euro 34,90)
Illustra la lingua cinese quale appare nei testi manoscritti risalenti al periodo tra il V e il III secolo a.C. e ne descrive l’evoluzione in quella che è chiamata “lingua letteraria”, impiegata da letterati e funzionari per quasi due millenni per comporre testi in prosa o in versi, ma anche per redigere documenti ufficiali di carattere amministrativo. Dopo un’introduzione che inquadra i diversi aspetti relativi all’apprendimento della lingua cinese antica, il corso si articola in due parti: la prima relativa alla lingua classica, di cui sono descritte le principali strutture sintattiche e lessicali, la seconda alla lingua letteraria, attraverso l’analisi critica e la traduzione dei testi letterari, storici e filosofici, integrati da ampie note e commenti. L’appendice presenta alcune versioni tratte dal corpus letterario classico con chiari ed essenziali apparati critico-descrittivi e l’indice analitico delle parole di funzione che agevola il reperimento dei termini tecnici fondamentali per un’efficace analisi dei testi.
L’imboscata di Yu Hongcheng (edizione bilingue, illustrata, traduzione di Lea Vendramel, Cina in Italia, 48 pagine, 13 euro)
Questo libro descrive la cruenta scena della battaglia del 202 a.C., in cui Liu Bang sconfisse Xiang Yu, utilizzando la tattica dell’imboscata da dieci lati.
In Cina, circa 2.220 anni fa, il re dei Chu occidentali e il re di Han, combatterono per diversi anni per unificare il Paese, ma le sorti della guerra restavano incerte.
Yu Gong sposta le montagne di Shi Nan (edizione bilingue, illustrazioni di Yang Yongqing, traduzione di Lea Vendramel, Cina in Italia, 48 pagine, 13 euro)
Il contadino Yu Gong viveva da generazioni tra le montagne. Per facilitare gli spostamenti dei suoi discendenti, con figli e nipoti promise di rimuoverle. La loro determinazione e i loro sforzi commossero l’Imperatore del Cielo, che aiutò Yu Gong a realizzare il suo desiderio.
Spore di Tang Fei (traduzione di Francesca Bistocchi, Future Fiction, 16 euro)
Prima raccolta in italiano di Tang Fei, una delle voci femminili più influenti della fantascienza contemporanea cinese. L’antologia comprende sette racconti, sette scenari molto diversi in termini di spazio e tempo, ma accumunati da un legame profondo con il nostro presente: realtà simulate, Big Data, intelligenze “non-umane”, teorie astronomiche, tatuaggi ombra, e neuroscienze sono soltanto alcuni dei temi che l’autrice esplora in storie tanto eclettiche quanto suggestive.
Se vado via di Li Yiyun (traduzione di Laura Noulian, NN Editore, 400 pagine, 19 euro)
Lilia Liska è sopravvissuta a tre mariti, ha cresciuto cinque figli e ha visto nascere diciassette nipoti. Ora vive in una residenza per la terza età e ha un unico obiettivo: leggere il diario del suo amore segreto, Roland Bouley – un uomo appassionato ma anche fragile e vanesio – e contestare ogni evento, correggere ogni ricordo in argute note a margine. Il diario di Roland si trasforma così in un dialogo silenzioso, una conversazione intima lunga una vita, in cui Lilia ripercorre l’esistenza di Roland, opponendo la propria versione a quella di lui, narrando la relazione fugace e clandestina che li ha uniti e rivelandone le tragiche conseguenze – una figlia illegittima, amata e scomparsa troppo presto. E nelle parole non dette, nei pensieri inespressi, nelle vite divise, Lilia cerca le ragioni di quell’amore mai dimenticato, e del dolore pungente che non l’abbandona. Se vado via è un viaggio nel tempo dove passato e presente vivono fianco a fianco e dove la voce di Lilia e quella di Roland si alternano in due verità inconciliabili, eppure vicinissime. Illuminando i moti più liberi e profondi del cuore, Yiyun Li torna con un romanzo sui ricordi e sulla memoria, il luogo in cui la vita e la morte prendono forma.
L’isola sospesa. Taiwan e gli equilibri del mondo di Stefano Pelaggi (Luisa University Press, 236 pagine, 20 euro)
“Questo volume racconta le storie delle persone che hanno abitato l’isola di Taiwan: quelle arrivate migliaia di anni fa e quelle che hanno attraversato le acque dello Stretto di Taiwan dal Cinquecento all’Ottocento; i soldati in ritirata dalla guerra civile cinese e i funzionari del Kuomintang all’indomani del secondo conflitto mondiale; i migranti arrivati negli scorsi decenni dai Paesi del Sud est asiatico. Ma anche le storie dei colonizzatori che hanno imposto per periodi più o meno lunghi il proprio potere sugli altri abitanti dell’isola: gli olandesi e gli spagnoli, i pirati e i contrabbandieri, i funzionari dell’Impero Qing e i giapponesi, fino al regime del Kuomintang. I confini geografici dell’isola sono rimasti immutati, ma le storie e i percorsi di coloro che la abitano hanno ridefinito il perimetro del significato di ‘essere taiwanese’. Il ruolo praticamente unico al mondo di Taiwan, entità autonoma all’interno della comunità internazionale, ha consentito una formulazione inedita dell’identità nazionale. La dinamica società taiwanese contemporanea è il frutto delle dominazioni, delle interazioni tra i diversi gruppi etnici ma soprattutto delle modalità di convivenza tra chi ha scelto, talvolta costretto, di chiamare ‘Taiwan’ la propria casa”.
NOVEMBRE 2022
Voci da Taiwan di Autori Vari (a cura di Rosa Lombardi, Orientalia Editrice, 320 pagine, 18 euro)
La letteratura contemporanea, il cinema, la questione dell’identità e la storia di Taiwan nell’ultimo secolo in una prospettiva comparativa nei contributi di studiosi di fama internazionale.
Contributi di: Isabelle Rabut, Angel Pino, David Der-wei Wang, Michelle Yeh, Rosa Lombardi, Guido Samarani, Chien-hsin Tsai, Silvia Schiavi, Wen Tianxiang, Wu Yi-wei.
Cucina cinese per italiani. Le ricette più famose sulla tavola di tutti i giorni di Zheng Ruyi (Rizzoli, 208 pagine, euro 19,50)
Vuoi cimentarti con i ravioli al vapore o gli spaghetti cinesi? Perché non preparare un pranzo a base di pollo alle mandorle o gamberi saltati? Ti piacerebbe stupire i tuoi ospiti con una cena cinese, dall’antipasto al dolce? Ruyi svela i segreti della cucina cinese, presenta ingredienti, strumenti e metodi di cottura, offrendo ricette prelibate che potrai facilmente realizzare a casa tua. Un viaggio unico in una tradizione gastronomica millenaria che riserva straordinarie sorprese.
Breve storia della Cina. Dalla dinastia Xia a Mao Tse Tung fino a Taiwan: il Celeste Impero dalle origini a oggi di Andrea Marrone (Newton Compton Editori, 256 pagine, euro 12,90)
Oggi la Cina è una superpotenza mondiale. Il suo potere economico, prima ancora di quello militare, le è valso un posto di primissimo piano nello scacchiere geopolitico internazionale. Eppure, gran parte della sua storia millenaria è ancora sconosciuta ai più. Andrea Marrone i lunghi secoli di vita dello Stato cinese, dalla preistoria ai giorni nostri, fornendo al lettore delle chiavi di lettura fondamentali per capire la Cina di oggi e comprenderne l’evoluzione. Dalla dinastia Xia e i Regni Combattenti alla rivoluzione di Mao Zedong, da Confucio alla questione di Taiwan, dall’imperatrice vedova Cixi alla decolonizzazione: un lungo e affascinante viaggio alla scoperta della storia della Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo.
Microcosmi. Haiku moderni di Chen Li (a cura di Rosa Lombardi, Elliot, 144 pagine, 17 euro)
Chen Li (1954) è uno dei poeti contemporanei di lingua cinese più innovativi e originali. Accoglie nella sua poesia influssi della poesia locale, cinese, giapponese e straniera. Nel corso del tempo ha sperimentato stili, tecniche e temi diversi, fino ad approdare negli anni Novanta alla poesia sperimentale e concreta. Scrittore e traduttore prolifico, in mezzo secolo di attività ha pubblicato quindici antologie poetiche, dieci volumi di prosa e tradotto le opere di oltre trenta poeti tra cui Basho¯, Neruda, Borges, Vallejo, Paz, Plath, Heaney, Larkin e Szymborska. Tra i riconoscimenti ottenuti, il National Award for Literature and Arts, il China Times Literary Award, e il Taiwan Literature Award.
La storia della Cina. Ritratto di una civiltà millenaria di Michael Wood (traduzione di Tullio Cannillo, Mondadori, 624 pagine, 40 euro)
Attingendo a inedite testimonianze e alle più recenti scoperte archeologiche, nonché alla personale esperienza vissuta in quarant’anni di viaggi nel Paese, Michael Wood offre uno sguardo completo sul passato della Cina, indispensabile per comprendere il suo presente. Alla narrazione storico-politica di vasto respiro l’autore affianca il punto di vista della gente comune, attraverso documenti familiari, diari e corrispondenze ufficiali e private, come lo scambio di lettere tra monaci buddisti in Cina e in India, o tra una madre e una figlia coinvolte negli orrori della conquista Manciù, o ancora, gli scritti di imperatori, poeti e mercanti della Via della Seta. Il risultato è un affresco che spazia dalle desolate steppe mongole alla Grande Muraglia, dalla Città Proibita al mondo ultramoderno di Pechino, Shanghai e Hong Kong; dalla nascita delle prime dinastie all’incontro con l’Occidente, dall’unificazione alla rivolta dei Taiping, dalle rivoluzionarie femministe di fine impero Qiu Jin e He Zhen all’invasione giapponese, alla Grande Carestia, alla Rivoluzione culturale, fino alle svolte nella storia più recente, inclusa la crisi di piazza Tian’anmen del 1989 e il nuovo ordine del presidente Xi Jinping.
Istruzioni per il buon governo. Antologia in 360 massime sui principi per il retto governare della Cina antica. Testo originale a fronte a cura di Ludovica Gallinaro (Marsilio, 456 pagine, 20 euro)
La raccolta consta di sessantacinque volumi divisi in cinquanta libri e racchiude, attraverso un’esperienza politica plurisecolare, l’essenza della cultura cinese. Imparare dal passato e trarre insegnamento dalla storia. L’opera Istruzioni per il buon governo attinge da secoli di saggezza politica, dando vita a un compendio che diventa una lettura imprescindibile per chi si prefigge di rispondere a una domanda fondamentale: come poter essere un buon governante. Il governante illuminato si impegna a correggere se stesso mostrandosi esempio di integrità, così come a guidare il popolo con lo stesso amore di un genitore verso il proprio figlio. A partire dalla coltivazione morale e spirituale di se stessi attraverso sincerità e umiltà, sino alla cura di tutto ciò che si estende sotto il Cielo secondo i principi di benevolenza e rettitudine, è possibile così realizzare pace e armonia universale, auspicio di tutte le epoche.
Jade war. La saga delle Ossa Verdi. Vol. 2 di Fonda Lee (traduzione di Andrea Cassini, Mondadori, 660 pagine, 24 euro)
La giada divide. Il potere corrompe. Solo la famiglia perdura. Sull’isola di Kekon, la famiglia Kaul è intrappolata in una sanguinosa faida per il controllo della capitale e del commercio di giada, la magica sostanza che fornisce ai guerrieri Ossa Verdi i poteri soprannaturali di cui sono stati per secoli gli unici detentori. Ma la guerra incombe ai confini di Kekon: l’isola fa gola a potenti governi stranieri, così come a capi della malavita. Perché la giada, la principale risorsa del territorio, potrebbe renderli ricchissimi, o dare loro quel vantaggio di cui hanno bisogno per sconfiggere gli avversari. Minacciati da ogni parte, i Kaul dovranno cercare l’aiuto di nuovi, ambigui alleati per fronteggiare i nemici tra vicoli malfamati e uffici scintillanti. Più di tutto, dovranno mettere da parte l’onore ed essere disposti a pagare qualsiasi prezzo per assicurarsi la sopravvivenza: la propria e quella di tutte le Ossa Verdi di Kekon. I fratelli Kaul in lotta contro i clan rivali in nome dell’onore e del potere, in questo urban fantasy di ispirazione orientale.
Fulmine globulare di Liu Cixin (traduzione di Benedetta Tavani, Mondadori, 451 pagine, 16 euro)
Il giorno del suo quattordicesimo compleanno, Chen ha visto i suoi genitori carbonizzati davanti ai suoi occhi da un fulmine globulare. Da quel momento, nel tentativo di dare un senso alla tragedia, ha deciso di dedicare la vita a svelare i segreti di questo incredibile fenomeno naturale. Le sue ricerche lo portano tra montagne e temporali, laboratori militari e vecchie stazioni scientifiche. Più studia e impara, più si avvicina al mistero di queste potenti esplosioni di energia, più Chen si convince che il fulmine globulare è la punta dell’iceberg di una nuova frontiera scientifica. Il suo desiderio di conoscenza è ciò che dà un senso alla sua esistenza solitaria, ma non può proteggerlo dalle brame di chi ha interessi nelle sue scoperte. Il demone di Chen lo porterà così a scontrarsi con scienziati, militari, politici: un fisico privo di senso etico, disposto a tutto nella sua folle ed egocentrica corsa verso il sapere; un generale ossessionato dalle nuove guerre; una nazione disperata davanti a una sicura sconfitta.
A Taiwan! di Marco Liu (Obarrao Edizioni, 48 pagine, euro 24,90)
Cittadino di Taipei, Marco Liu con le sue illustrazioni ci guida in una passeggiata attraverso le strade dell’isola di Taiwan alla scoperta dei suoi luoghi tipici, delle sue peculiarità architettoniche, dei cibi e degli stili di vita locali. Attento osservatore dei più piccoli aspetti della quotidianità, Liu, con il suo tratto delicato e la sua ricchissima palette cromatica, interpreta la realtà che lo circonda facendo esplodere i colori nei suoi minuziosi disegni ad acquerello. Una preziosa edizione in formato leporello (libro a fisarmonica), un road trip visivo accompagnato da brevi approfondimenti bilingui (cinese-italiano) che è una gioia per gli occhi e costituisce una piccola guida per chi vuole avvicinarsi a questo Paese di cui troppo spesso si parla solo in ottica geopolitica.
DICEMBRE 2022
Versi di umana resistenza di Zheng Xiaoqiong (testo cinese a fronte, traduzione di Serena Zuccheri, Orientalia Editrice, 128 pagine, 13 euro)
Versi di umana resistenza è la prima raccolta in lingua italiana delle poesie di Zheng Xiaoqiong, poetessa contemporanea cinese insignita di numerosi riconoscimenti in patria e nota a livello internazionale come una delle maggiori rappresentanti della poesia dei lavoratori migranti.
“In un mondo costruito su desideri materiali, pervaso da ingiustizie di ogni tipo, dove gli arrivisti attaccano la giustizia e il principio di uguaglianza con guerre brutali e ideologie ambigue, la poesia, come in passato, dovrebbe assumersi l’eroica responsabilità di salvaguardare l’equità, la giustizia, l’uguaglianza e la libertà.”
2088 di Alessandro Zhu (Orientalia Editrice, 17 euro)
Anno 2088, la popolazione mondiale è connessa alla Grande Rete, il paradiso virtuale dove è possibile consumare ogni forma di intrattenimento. Utenti di tutte le età trascorrono intere giornate ad accumulare crediti per alzare i propri livelli social, nella speranza di poter partecipare un giorno al programma in grado di tramutare i sogni in realtà, l’unico, favoloso, formidabile, fantasmagorico Quiz Nazionale!
Anno 2020, il mondo è sconvolto da una pandemia, milioni di persone sono costrette alla quarantena per sfuggire agli inarrestabili contagi. La Gaia Company di Edward Miskin viene in loro soccorso offrendo il più grande miracolo tecnologico del secolo, un visore VR in grado di armonizzarli con un mondo virtuale, un luogo di pace e serenità al riparo dalla crudele follia del mondo reale.
2088 si snoda tra presente e futuro, tra il mondo prima e dopo la Grande Virtualizzazione Mondiale. Un romanzo corale e visionario in cui l’autore combina realtà e immaginazione nella narrazione di un ipotetico futuro per l’umanità, e sulla forza di cambiarlo.
Le dieci saggezze cinesi. Millenni di strategia da Sunzi a Wei Liaozi di Ilaria Mundula (Trèfoglie, 124 pagine, euro 14,50, disponibile dal 16 dicembre)
Un testo utile per la vita e per il business. Dieci ideogrammi estratti dai sette classici militari cinesi (tra cui il famoso L’arte della guerra) attraverso cui apprendere tecniche, delineare strategie, gestire l’imprevisto, identificare le caratteristiche del bravo generale.
Esercizi di controllo della mente e del corpo per la gestione del team con tecniche psicologiche per valutare e scegliere le persone meritevoli. Prefazione di Sarah Manganotti.