Noto anche come Classico dei Mutamenti, è un manuale di divinazione che fa parte dei Cinque Classici del confucianesimo. Disponibili numerose edizioni in lingua italiana
L’I Ching, traslitterato anche Yi Qing e noto anche come Libro dei Mutamenti o Classico dei Mutamenti, è un manuale di divinazione che fa parte dei Cinque Classici del confucianesimo, testi fondamentali della dottrina confuciana e della letteratura cinese classica.
Indice
BREVE STORIA DEL LIBRO DEI MUTAMENTI
L’I Ching è tradizionalmente attribuito all’imperatore Fu Xi, uno dei tre mitici sovrani cinesi. Vissuto tra il 2952 e il 2836 a.C., gli vengono attribuite numerose invenzioni e innovazioni, dalla scrittura al calendario, passando per l’allevamento, la pesca, la caccia, la musica e appunto il sistema divinatorio alla base dell’I Ching.
Sarebbe stato lui, infatti, ad elaborare gli otto trigrammi del Bagua, che poi intorno al 1150 a.C. il re di Wen sviluppò nei sessantaquattro esagrammi che compongono l’I Ching, lavoro poi completato da suo figlio, il duca di Zhou, che aggiunse la spiegazione delle singole linee che li compongono. Nel corso del tempo, fu poi sottoposto ad altre revisioni fino ad assumere la forma in cui lo conosciamo oggi.
Successivamente l’I Ching fu oggetto di studio da parte di Confucio e di altri studiosi e fu inserito tra i testi fondamentali del confucianesimo, diventando nel II secolo a.C. uno dei Cinque Classici confuciani.
IL CONTENUTO DELL’I CHING
Il Libro dei Mutamenti, quindi, è composto di sessantaquattro capitoli, ognuno dedicato a uno dei sessantaquattro esagrammi, costituiti da sei linee, che possono essere continue oppure spezzate. Le linee continue rappresentano il principio yang, mentre quelle interrotte il principio yin. Ogni esagramma è poi accompagnato da una spiegazione complessiva dell’esagramma e da una spiegazione delle singole linee che compongono ogni esagramma.
Fin dall’antichità l’I Ching è stato utilizzato a scopi divinatori, applicando diverse metodologie, dal lancio di tre monete uguali, a cui vengono associati lo yin e lo yang, ai bastoncini di achillea.
LE EDIZIONI PUBBLICATE IN ITALIA
Nel corso dei secoli la fama dell’I Ching ha valicato i confini cinesi, attirando l’interesse di studiosi di tutto il mondo. Venne, quindi, tradotto in numerose lingue diventando accessibile anche al pubblico occidentale.
La prima traduzione integrale in una lingua europea risale al 1924 e si deve al sinologo Richard Wilhelm, che la tradusse in tedesco, con una prefazione a cura di Carl Gustav Jung. Una traduzione arrivata anche in Italia, grazie a Bruno Veneziani e alla casa editrice Adelphi.
Anche l’edizione I King. Libro dei Mutamenti di Astrolabio Ubaldini, riproposta più volte nel corso degli anni, è basata sempre sulla traduzione tedesca di Wilhelm e tradotta in italiano da Livio Agresti.
Ma le edizioni dell’I Ching disponibili in italiano sono numerose. Di seguito, quelle più facilmente reperibili.
Luni Editrice propone l’I King illustrato di Li Yan, tradotto da Nan Xin Zhi e Vanessa Passoni. Nel 1987, il professor Li Yan decise di approntarne una versione illustrata di questo classico confuciano, che commentasse l’interpretazione più corretta degli esagrammi e delle linee, convinto che proprio l’intuitività della raffigurazione permettesse di superare la concettualizzazione dei commenti scritti e desse l’accesso al suo vero elemento arcaico e primordiale.
Nel 2017 Feltrinelli pubblica un’edizione a cura di Augusto Shantena Sabbadini e Rudolf Ritsema, che per tentare di trasferire al lettore italiano tutta la ricchezza semantica dei caratteri cinesi sono ricorsi a un’unica parola italiana per restituire ogni carattere cinese, evidenziandone un nucleo semantico, e a essa hanno affiancato l’intera gamma dei significati del carattere, in modo tale che chiunque possa accedere all’intero spettro semantico che un lettore cinese coglie immediatamente.
L’anno successivo Il Mulino pubblica il volume I Ching. Una nuova lettura del libro dei Mutamenti di Richard J. Smith, a cura di Silvia Pozzi, tradotto da Francesco Francis.
Tra le edizioni più recenti ci sono poi quella tascabile pubblicata da Mondadori nel 2021, a cura di Brian Browne Walker e tradotta da Cristina Cortellaro, e quella elegantemente rilegata edita nel 2022 da Giunti, a cura di Daniele Ferrero, illustrata da Enrico Albisetti.