Barbara Bisetto ci guida in un breve viaggio nella rappresentazione dell’amore nella letteratura cinese classica
Il laccio scarlatto che dà il titolo a questa raccolta di racconti, a cura di Barbara Bisetto e pubblicata da Marsilio con testo a fronte, è un elemento della cultura cinese che rappresenta con un filo di colore rosso il vincolo matrimoniale a cui sono destinati uomini e donne. Secondo la tradizione cinese, infatti, chi si sposa è predestinato a farlo fin dalla nascita, quando una divinità lega con un laccio rosso i piedi di uomini e donne destinati in futuro al matrimonio, determinando così un legame indissolubile, che va oltre la volontà e le condizioni terrene.
E non poteva essere scelto titolo più azzeccato per questa raccolta. I cinque chuanqi di epoca Tang (618-907), periodo in cui questo genere di racconti raggiunse il massimo splendore, selezionati hanno come tema l’amore, declinato in situazioni estremamente diverse l’una dall’altra.
I chuanqi sono racconti caratterizzati dalla presenza di elementi straordinari, spesso fantastici e sovrannaturali. Ma come spiega la curatrice nella prefazione, utilissima per contestualizzare e comprendere i racconti pubblicati, in questi cinque chuanqi l’elemento sovrannaturale non è predominante, ma quello che li caratterizza maggiormente è il fatto che la storia d’amore raccontata
emerge dal vissuto, reale o immaginato, di uomini e donne le cui esperienze private divengono materia di discussione all’interno di una comunità di letterati che di volta in volta chiacchiera, giudica, compone poesie sugli eventi e sui protagonisti, legge le storie ed è in esse rappresentata.
Ognuna delle storie presenta il sentimento amoroso in maniera diversa e anche i protagonisti sono profondamente differenti gli uni dagli altri, accomunati però dal fatto di vivere in bilico tra i desideri individuali e ciò che la vita pubblica impone.
C’è il vecchio che tiene tra le mani un misterioso manoscritto e un laccio rosso nel sacco; la concubina che, dopo i fasti e i privilegi di corte, muore davanti all’amato imperatore; la nobile fanciulla che riesce a ricongiungersi al promesso sposo grazie a una pillola prodigiosa; la ragazza privata per sempre del suo sogno amoroso per una passione consumata anzitempo; la cortigiana che per la forza della sua devozione trasforma l’incontro con un letterato in una meravigliosa storia di rinascita.
Una varietà di situazioni e personaggi che permettono al lettore di comprendere la molteplicità di sfaccettature con cui erano rappresentati i legami amorosi nella narrativa di epoca Tang, che era una novità assoluta, visto che prima di allora l’amore aveva ispirato perlopiù le poesie popolari.