Un e-book raccoglie neologismi, parole ed espressioni, con particolari significati, che i cinesi utilizzano per comunicare sul web
Dopo Il piccolo dizionario cinese delle buone maniere (2020), Cina in Italia propone un nuovo piccolo dizionario, questa volta dedicato a particolari parole ed espressioni diffuse e utilizzate sul web cinese.
Il piccolo dizionario cinese dello slang del web (2021) raccoglie una serie di termini molto utilizzati nella comunicazione tra i cinesi, la cui conoscenza risulta particolarmente interessante per chi studia la lingua cinese. Conoscere questo slang del web, infatti, non solo facilita la comunicazione con i cinesi, ma permette di comprendere meglio quanto scrivono sulle piattaforme social, da Weibo a WeChat.
Oggi, Internet e i social media sono un mezzo fondamentale per l’informazione e la comunicazione interpersonale e occupano un posto sempre più importante nella vita di ognuno di noi. La loro evoluzione ha portato allo sviluppo di parole ed espressioni tipiche che hanno arricchito la lingua cinese. Apprenderle è importantissimo per migliorare la propria competenza linguistica.
Il piccolo dizionario cinese dello slang del web è impostato proprio per favorire l’apprendimento lessicale. Ogni termine è seguito da una spiegazione, prima in cinese e poi in italiano, e da una frase in cui ne viene esemplificato l’utilizzo, anche questa presentata in cinese, con la trascrizione della pronuncia in pinyin, e poi tradotta in italiano.
Le spiegazioni delle parole sono chiare e sintetiche e si soffermano sia sul significato letterale che sul significato particolare acquisito nel web.
Il piccolo dizionario cinese dello slang del web, quindi, è uno strumento utile per approfondire un aspetto specifico e attuale della lingua cinese, che non può essere assolutamente sottovalutato. Inoltre, aspetto non trascurabile, è disponibile sul sito di Cina in Italia a un prezzo davvero ridotto.
Il mio consiglio è quello di acquistare Il piccolo dizionario cinese dello slang del web insieme a Il piccolo dizionario cinese delle buone maniere, perché entrambi offrono la possibilità di studiare parole che non si trovano nei manuali di lingua comunemente adottati per lo studio del cinese.