Giunto alla XXXIII edizione l’appuntamento culturale organizzato nella città di Ma’anshan
Si è tenuto a metà ottobre in Cina, nella città di Ma’anshan, nella provincia orientale dell’Anhui, il XXXIII festival della poesia dedicato a Li Bai, famoso poeta cinese, tra i più rappresentativi della dinastia Tang (618-907) insieme a Wang Wei e Du Fu. Proprio a Ma’anshan Li Bai passò gli ultimi giorni della sua vita quando, secondo la leggenda, ubriaco, morì annegato tentando di afferrare la luna che si rifletteva nell’acqua. Una leggenda legata alla sua dichiarata passione per il bere, a cui dedicò anche delle poesie.
Figlio di un mercante, tra il 742 e il 744, durante il regno dell’imperatore Xuan Zong, Li Bai fece parte dell’Accademia Hanlin, che al tempo era una sorta di circolo personale dell’imperatore, ma non intraprese mai la carriera burocratica.
Di Li Bai sono state tramandate oltre mille poesie, anche se non per tutte l’attribuzione è sicura. I suoi componimenti sono estremamente suggestivi, ricchi di immagini originali, con evidenti influenze taoiste. Li Bai parla di amicizia e solitudine, contemplazione della natura e distacco dal mondo.
Il Festival della poesia dedicato a Li Bai, inaugurato nel 1989, attrae studiosi e appassionati di poesia da tutta la Cina, che si incontrano ogni anno nella città cinese, nominata nel 2014 Città della Poesia dall’Istituto di poesia della Cina.