Mese dopo mese i titoli più interessanti sulla Cina arrivati sul mercato editoriale italiano nel corso del 2021. Saggi, romanzi, racconti e libri per bambini di autori cinesi e non, dedicati al Dragone
Indice
GENNAIO 2021
La zuppa della festa Laba di Zhang Qiusheng (Cina in Italia, edizione italiana e cinese, traduzione di Giulia Carbone, 48 pagine, 13 euro)
La festa Laba, che secondo il calendario lunare cinese si celebra l’ottavo giorno del dodicesimo mese, ha origini molto antiche ed è considerata il giorno più freddo dell’anno. Durante questa festività, i cinesi preparano una speciale zuppa e pregano per un raccolto abbondante e per la felicità della famiglia. La zuppa della festa Laba è la tenera storia della piccola Yan che, insieme alla sua nonnina, prepara la zuppa da offrire in dono agli dei e agli antenati e da condividere con gli anziani del villaggio. Un racconto che insegna ai piccoli lettori il rispetto, la gratitudine e il valore di un gesto di gentilezza.
Le regole d’oro del Feng Shui. Riordina la tua casa per riscoprire benessere e prosperità di Yuchico Rinoie (Gribaudo, 134 pagine, euro 14,90)
Il Feng Shui è nato più di 3.000 anni fa in Cina. È un insieme complesso di conoscenze, a metà strada fra arte e scienza, che svela come equilibrare le energie di uno spazio abitativo per assicurarsi benessere e prosperità. Yuchiku Rinoie, l’esperta di Feng Shui più popolare in Giappone, propone un approccio semplice e pratico per organizzare la propria casa e fare il pieno di energia positiva. Grazie a questo libro è possibile scoprire non solo le regole base del Feng Shui, ma anche come organizzare ogni stanza al meglio, con consigli specifici per propiziare la buona riuscita delle situazioni più disparate, dal superamento di un esame universitario al cambio di lavoro.
Cucina cinese. Tecniche e segreti per cucinare e gustare i sapori dell’Oriente sulla tua tavola di Fumiki J. Kobayashi (109 pagine, euro 12,90)
Un libro per scoprire i segreti della cucina cinese e realizzare tante ricette tipiche. Oltre a tantissime varietà di ricette e piatti da presentare a tavola, sia della tradizione che espressione delle nuove tendenze, la spiegazione degli utensili indispensabili per realizzarle, l’introduzione ai metodi e alle tecniche di cottura dei cibi, questa guida comprende anche la storia e tutte le abitudini e le tradizioni che hanno contribuito a rendere la cucina cinese famosa e apprezzata in tutto il mondo.
La stirpe della gru di Joan He (Mondadori, traduzione di Gabriele Giorgi, 456 pagine, 22 euro)
La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?
Sguardi interculturali. Pearl S. Buck e la Cina a cura di Valeria Gennero, Maria Gottardo, Junwei Yao (Ombre corte, 191 pagine, 18 euro)
Raccolta di saggi che offrono una lettura innovativa dell’eredità letteraria della scrittrice insignita del Premio Nobel per la Letteratura, mettendo in primo piano la ricezione transnazionale della sua opera e il ruolo svolto dalla letteratura nella percezione occidentale della Cina repubblicana. Viene inoltre presentata per la prima volta una selezione di ben quattro saggi di studiosi cinesi. Anche in Cina infatti Pearl S. Buck è oggi al centro di una riscoperta critica, dopo anni di oblio, e questo rende particolarmente importante questa pubblicazione, in cui letteratura, storia culturale e teoria della traduzione contribuiscono a illuminare un percorso artistico di straordinaria attualità.
Colora il mondo di Mu Ming (Future Fiction, edizione italiana e cinese, traduzione di Marto Botosso e Maria Teresa Trucillo, 318 pagine, 16 euro cartaceo/3,99 e-book)
Correttori retinali per migliorare la vista, animatronici di compagnia per compensare la solitudine, IA di supporto alla perdita di funzionalità causata dell’invecchiamento e una serie di “potenziamenti” volti a trasformare i nostri sensi in qualcosa di diverso da ciò che abbiamo sperimentato sinora: sono queste alcune delle innovazioni che Mu Ming (pseudonimo di Gu Congyun) utilizza per costruire una drammaturgia fantascientifica capace di unire l’antica tradizione cinese, i suoi miti e le sue leggende millenarie, con le ultimissime scoperte nei campi della programmazione neurolinguistica, dell’intelligenza artificiale e della robotica. In questi racconti basati su teorie scientifiche altamente plausibili, l’autrice modella i suoi personaggi come uno specchio dei nostri tempi per consentirci di esplorare e scorgere un’altra verità del mondo.
La storia del giuggiolo di Ye Zhaoyan (Atmosphere Libri, a cura di Marco Fumian, 160 pagine, 16 euro)
FEBBRAIO 2021
Il libro della saggezza di Lao Tse (Theoria, traduzione di Girolamo Settanta, 128 pagine, 10 euro)
Il Tao è ovunque e da nessuna parte, domina ogni cosa, ma è indomabile: è il punto di equilibrio del mondo e dell’uomo, quello di contraddizione. Il Tao è all’origine dei nomi, ma è innominabile, eleva i contrari in unità. Il Tao Te Ching – o meglio, Daodejing – è un testo sconcertante, il caposaldo della cultura estremo-orientale, il fondamento del Taoismo. Soprattutto, è una raccolta di 81 poesie, di fragorosa bellezza, che hanno la potenza, con levigata ironia e aforismi spiazzanti, di disciplinare una vita. La versione proposta, in questo caso, intende recuperare il valore lirico, la regalità poetica del Tao Te Ching: versi che germinano scelte, sentenze che spezzano il giorno in leggerezza.
Capire la Cina di Adriano Màdaro (Giunti, 684 pagine, 20 euro)
La Cina. Per due millenni l’Impero Proibito, nello scorso secolo il potenziale nemico, in questi ultimi vent’anni il grande avversario al primato planetario. Un enigma – una Civiltà altra – che ha sempre intrigato e diviso l’Occidente. Tanti sono stati gli esploratori, i religiosi, gli avventurieri che sono arrivati nel Celeste Impero e hanno provato a raccontarlo, ma solo pochi sono riusciti a mettere da parte i pregiudizi per capirne e apprezzarne la diversità. Capire la Cina offre la testimonianza diretta di uno dei più importanti sinologi al mondo che, nel corso di cinquant’anni e 216 viaggi ha potuto osservare con i suoi occhi i cambiamenti, le contraddizioni, le speranze, gli errori ma anche i grandi successi del Paese del Drago. Da Marco Polo al Socialismo alla cinese, dalla questione tibetana alla pericolosa gara con gli Stati Uniti per la supremazia mondiale, dalle proteste di Hong Kong ai misteriosi virus SARS: tutte le informazioni e i retroscena per scoprire una nazione fondamentale nell’assetto geopolitico mondiale. Perché non si può capire la Cina di oggi se non si conosce ciò che è stata per oltre duemila anni: un caso unico.
Il regno delle donne. L’ultimo matriarcato di Ricardo Coler (Nottetempo, traduzione di Angela Masotti, 216 pagine, 15 euro)
Esce a quindici anni dalla prima pubblicazione una nuova edizione, arricchita di un’introduzione scritta dall’autore, il medico argentino Ricardo Coler che viaggia nella provincia cinese dello Yunnan fino alle remote sponde del Lago Lugu per conoscere i Mosuo, una delle più pure culture matrilineari al mondo. In questa regione appartata vive una comunità matriarcale, nella quale le donne amministrano l’economia, il lavoro e la vita familiare, non hanno compagni fissi, ignorano il legame matrimoniale e la figura paterna. In famiglie dominate esclusivamente da madri e nonne, lo scrittore incontra uomini che ai privilegi femminili si sono felicemente adeguati, con poche responsabilità, nessuna iniziativa o spinta alla competizione, e molto tempo per giocare a mahjong, oziare e fumare in riva al lago. Un mondo in cui i dissidi sono guardati con imbarazzo, la violenza è praticamente sconosciuta e la vita prende una piega impensabile.
Spaghetti cinesi di Ma Jian (Feltrinelli, traduzione di Nicoletta Pesaro, 192 pagine, euro 9,50)
Nuova edizione del romanzo di Ma Jian, da tempo ormai fuori catalogo. Uno scrittore professionista e un donatore di sangue professionista pranzano insieme. Sono due persone molto diverse e hanno filosofie e stili di vita opposti, ma vivono nella medesima realtà, la Cina post-Tian’anmen, quella delle grandi opportunità, delle libertà ritrovate e dei facili guadagni. Mentre mangiano, lo scrittore racconta che il Partito gli ha commissionato un romanzo propagandistico incentrato su Lei Feng, una sorta di Stakanov cinese. Questo lavoro gli avrebbe assicurato un posto nella storia: sarebbe entrato finalmente nel Grande dizionario degli scrittori cinesi. Il problema è che sono altri i personaggi che popolano l’immaginario dello scrittore professionista.
Il sogno cinese di Ma Jian (Feltrinelli, traduzione di Katia Bagnoli, 160 pagine, 15 euro)
Ma Daode è un mediocre politico di provincia. Fedele al Partito e devoto ammiratore del presidente Xi Jinping, è ricco e corrotto, ha dodici amanti principali, le Dodici Forcine di Jinling, come le fanciulle del romanzo della Dinastia Qing, Il sogno della camera rossa. Accanito sostenitore della causa del Sogno cinese e della visione di Ringiovanimento del Paese di Xi Jinping, dal suo Ufficio Rotondo, di pochi metri più piccolo del più celebre Studio Ovale, lavora perché il sogno cinese diventi globale. Ha un problema, però: durante la Rivoluzione culturale, come tante giovani Guardie rosse ha commesso parecchi crimini e i sogni del suo passato, che fino a oggi lo hanno tormentato nel sonno, adesso si presentano anche di giorno, sotto forma di allucinazioni, rendendogli la vita sempre più difficile. Vorrebbe così tanto smettere di sognare questo doloroso passato che il governo ha rimosso dalla coscienza collettiva di tutto il Paese, da proporsi volontario per un impianto cerebrale di un dispositivo che garantisce il completo lavaggio del cervello. Inevitabilmente Ma Daode finisce per precipitare nella follia, e la sua disgregazione rispecchia quella di un popolo disposto a cancellare a ogni costo la propria storia perché accecato da materialismo, infantilismo, violenza e bugie.
Un drago in metropolitana di Sergio Badino (Coccole Books, illustrazioni di Nicolò Mingolini, 158 pagine, 10 euro)
Marzia e Arty, durante una visita ai lavori della nuova metropolitana, sentono un rumore che fa venire i brividi. Chi si nasconde dietro quel terribile suono? È l’inizio di un’incredibile avventura. Nonno Peng, la scuola di Kung-fu e i biscotti del loro papà aiuteranno i due fratellini a risolvere il mistero. Età consigliata: dagli 8 anni.
Marco Polo e l’incredibile Milione di Luca Novelli (Editoriale Scienza, 128 pagine, euro 9,90)
Viaggiatore ed esploratore. Ragazzino a Venezia, Occhio dell’Imperatore nel Catai. È sopravvissuto ad avventure mortali. È diventato ricchissimo e ha perso tutto o quasi. Ha incontrato l’amore e la guerra, pirati e creature fantastiche. Ha raccontato fatti e cose stupefacenti che ha visto con i suoi occhi. Ha fatto sognare re, imperatori e uomini di scienza. È autore del più straordinario libro di viaggi della storia: Il Milione, un best seller come pochi altri al mondo. Questa biografia fa parte della collana dedicata ai più grandi scienziati della storia e contiene tanti approfondimenti e bellissime illustrazioni. Età consigliata: dagli 8 anni.
MARZO 2021
Innovazione, proprietà intellettuale e sviluppo regionale. Un’analisi dello sviluppo tecnologico cinese di Antonio Crupi (Edizioni ETS, 152 pagine, 14 euro)
Negli ultimi decenni, il mondo sta assistendo ad una incredibile ascesa della Cina come potenza economica e tecnologica. Il Paese è attualmente nel pieno della sua transizione dall’essere la “fabbrica del mondo” a divenire un’economia guidata dall’innovazione. Ma, come ha avuto origine questa trasformazione? Quali sono stati i driver che hanno portato il dragone cinese ad aspirare alla leadership mondiale della conoscenza e dell’innovazione? Il presente volume risponde a queste domande attraverso l’analisi del rapporto tra politiche di innovazione, sviluppo regionale, proprietà intellettuale e trasferimento tecnologico nel contesto cinese. La pianificazione economico-sociale, l’assenza di una netta marcatura tra pubblico e privato, gli enormi investimenti in scienza e tecnologia e l’aumento significativo di brevetti sono alcuni degli aspetti che hanno portato la Cina nel Gotha dell’innovazione mondiale. Quale sia il vero modello dell’innovazione Made in China e altri elementi trattati nel volume ci aiutano a comprendere perché i prossimi anni saranno cruciali per determinare e regolamentare i nostri rapporti, in termini di innovazione e trasferimento tecnologico, con i partner cinesi.
Le associazioni dei fedeli cristiani in Cina. Storia e contesti della Diocesi di Xianxian di Li Jingren (Urbaniana University Press, 224 pagine, 20 euro)
Ancor prima del Concilio Vaticano II, in Cina numerose associazioni cattoliche furono fondate dai missionari e dai fedeli laici, perseguendo fini specifici ecclesiali secondo le esigenze del tempo e del luogo, contribuendo alla diffusione della fede cattolica e custodendola durante i tempi più difficili. L’analisi del fenomeno associativo in alcuni momenti della storia della Cina consente di evidenziare come l’interazione tra Cristianesimo ed elementi delle diverse culture e religioni e lo stesso sistema organizzativo delle associazioni del popolo cinese abbiano costituito un terreno assai fertile per l’opera dei missionari. Questo studio – approfondendo in particolare la situazione nella Diocesi di Xianxian – prende in considerazione quattro delle forme tipiche delle associazioni tradizionali, rappresentative in ragione della loro diffusione e della struttura: quelle a carattere religioso, quelle dei letterati, quelle caritative e infine quelle dei concittadini. Oggetto di ricerca e di analisi è anche l’influenza dell’economia sociale e della politica adottata dal governo nei confronti delle associazioni.
Montagne e nuvole negli occhi di Wu Ming-yi (edizioni e/o, traduzione di Silvia Pozzi, 204 pagine, 18 euro)
Sull’isola di Wayo-wayo, il destino di ogni figlio maschio secondogenito è già segnato: al compimento dei quindici anni, dovrà mettersi in mare per offrirsi come sacrificio umano al dio del mare. Atrei, tuttavia, ha deciso che sarà il primo a sfidare questa sorte. E a sopravvivere. Sull’altra costa, la vita di Alice sarà travolta da un gigantesco accumulo di spazzatura galleggiante venuto a infrangersi sulle coste di Taiwan che porta con sé anche Atrei. All’indomani della catastrofe, Atrei e Alice intraprendono un viaggio fra le montagne, cercando di ripercorrere il sentiero battuto dal marito della donna, prima di morire: sperano così di risolvere il mistero della scomparsa del figlio. Mentre fra i due nasce un’inaspettata amicizia, emergerà un oscuro segreto, per cui Alice dovrà mettere in discussione i propri ricordi e tutte le sue certezze.
Easy Breezy di Yi Yang (Bao Publishing, 194 pagine, 20 euro)
Un male assortito gruppetto di ragazzi, più uno zio bonario e remissivo, ruba un furgone con l’intento di rivenderlo a malavitosi locali, ma quando sul sedile posteriore, da sotto una coperta, si risveglia una bambina che da tutto il giorno i notiziari danno per scomparsa, la missione cambia improvvisamente, e anche le vite dei membri della sgangherata combriccola non saranno mai più le stesse.
Da Yi Yang, talentuosa autrice cinese che vive in Italia, un road movie sui generis dalla struttura apparentemente spontanea, ma che costruisce le relazioni tra i personaggi con una maestria da narratrice consumata. Una vera sorpresa narrativa, sostenuta da un impianto grafico assolutamente stupefacente e stilisticamente innovativo.
I fiori dell’impero di Cao Shui (Fiori d’Asia Editrice, edizione cinese, italiano, inglese, traduzione di F. Picco e B. Higginbottom, 280 pagine, euro 17,50)
Raccolta trilingue di poesie del poeta, scrittore e sceneggiatore cinese Cao Shui. L’autore ripercorre la storia dell’umanità unendo Oriente e Occidente e facendoli convergere nel cuore dell’Eurasia, un mondo ideale senza muri né confini. Eroi coraggiosi, principesse e imperatori si alternano a figure mitologiche e a personaggi ibridi che incarnano le virtù umane e la forza selvaggia degli animali in un contesto epico-cavalleresco, magico, surreale e senza tempo. Le vite pregresse, il ripetersi degli eventi e l’inconsistenza dell’uomo sono le tematiche ricorrenti che si intrecciano, a volte in modo impercettibile.
La mano invisibile. Come il Partito Comunista Cinese sta rimodellando il mondo di Clive Hamilton e Mareike Ohlberg (Fazi, 450 pagine, 20 euro)
Il Partito Comunista Cinese è determinato a rimodellare il mondo a sua immagine e somiglianza, con l’obiettivo di vincere quella che considera una feroce guerra ideologica contro l’Occidente. Ai suoi occhi il mondo si divide in due: coloro che possono essere conquistati e i nemici. Pezzi importanti dell’élite economica e politica occidentale sono già stati cooptati; molti altri, proprio in questo momento, stanno valutando se stringere o meno un patto col diavolo. Attraverso il suo enorme potere economico e le sue operazioni segrete “di influenza”, la Cina sta lentamente ma inesorabilmente indebolendo le istituzioni globali, prendendo di mira in modo aggressivo le singole imprese e minacciando la libertà di espressione nei campi delle arti, della cultura e del mondo accademico. Allo stesso tempo, i servizi di sicurezza occidentali sono sempre più preoccupati per le incursioni cinesi nella nostra infrastruttura di telecomunicazioni. Questa la tesi sostenuta dagli autori nel libro La mano invisibile.
L’epoca dei tatuaggi di Su Tong (Orientalia Editrice, traduzione di Maria Rita Masci, 152 pagine, euro 13,30, disponibile da fine marzo)
Cina del sud, metà degli anni Settanta, i ragazzini di via Xiangchunshu cercano disperatamente di emergere dalle difficoltà della vita quotidiana che affrontano nella quasi completa assenza degli adulti. Attraverso le loro storie, intrise di violenza e brutalità, Su Tong trasporta il lettore negli anni terribili della Rivoluzione culturale che, sebbene mai menzionata, rimane la ragione implicita del crollo dei codici morali di un’intera generazione.
Cinque splendidi racconti inediti di uno dei più importanti scrittori cinesi contemporanei presentati per la prima volta in una raccolta: L’epoca dei tatuaggi, I fratelli Shu, Banda autonoma, La scena del crimine, Diario di agosto.
La resistenza contadina nella Cina dei primi anni Cinquanta. Uno studio preliminare sulla provincia dello Shanxi di Silvia Picchiarelli (libreriauniversitaria.it, 288 pagine, euro 26,90)
Il volume esamina un tema poco trattato dalla storiografia cinese e occidentale, quello della resistenza contadina nei primi anni Cinquanta, assumendo come oggetto di indagine una provincia della Cina settentrionale, lo Shanxi. Basandosi sull’analisi di documenti d’archivio, questo studio si pone l’obiettivo di illustrare le dinamiche che indussero i contadini alla protesta e le modalità attraverso cui essa prese forma, in risposta alle misure del governo che, nel 1953, istituì una forma di monopolio sul commercio dei principali prodotti agricoli, a partire dai cereali. Destinato a cambiare drasticamente la vita delle campagne cinesi, questo provvedimento inaugurò inaspettatamente il processo di transizione al socialismo, suscitando un forte risentimento tra la popolazione rurale.
APRILE 2021
Mosè sulla pianura di Shuang Xuetao (Atmosphere Libri, a cura di Paolo Magagnin, 17 euro)
Il racconto che dà il titolo alla raccolta narra la storia di un detective che si occupa di indagare su un vecchio caso di omicidio di un tassista, accaduto dodici anni prima. Quando gli indizi iniziano a indicare un padre e una figlia nel quartiere della sua infanzia come potenziali sospetti, il detective sprofonda nella confusione. Mentre l’indagine scava più a fondo, sente che potrebbe anche essere coinvolto nel caso.
Tra gli altri racconti Il maestro, la storia della discesa nella follia di un giocatore di scacchi maniacale; Teppista in cui un giovane, dopo aver vissuto con i nonni, si trasferisce dai genitori in una stanzetta attigua all’officina in cui lavora il padre, dove subisce i soprusi del guardiano; Il sonno eterno che racconta di un giovane che si ritrova con la sua ex ragazza nel mezzo di un conflitto a fuoco scatenato dagli abitanti del villaggio.
Il piccolo dizionario cinese dello slang del web (Cina in Italia, e-book, 4 euro)
In un’epoca in cui internet e i social media rappresentano il mezzo principale che regola le relazioni interpersonali, la diffusione della comunicazione online ha portato il mondo alla ricerca di un canale comunicativo più rapido e immediato. Così come in Occidente, anche in Cina il bagaglio linguistico si è caricato di espressioni e parole tipiche dello slang giovanile e in particolare il vocabolario della comunicazione telematica informale si è arricchito con neologismi, contrazioni, abbreviazioni, acronimi e analogie. Per chi studia la lingua cinese, apprendere lo slang del web può facilitare lo scambio e la comunicazione con i cinesi. Dopo Il piccolo dizionario cinese delle buone maniere, Cina in Italia propone un compendio delle parole ed espressioni più utilizzate sul web cinese.
Cina. Lo sguardo di Nenni e le sfide di oggi di Alberto Bradanini (Anteo, 120 pagine, 13 euro)
Nenni visita la Cina due volte, nel 1955, quando incontra anche Mao Zedong, e nel 1971, quando il Primo Ministro Zhou Enlai gli esprime l’eterna gratitudine del popolo cinese per l’impegno da lui profuso nel riconoscimento italiano della Repubblica Popolare. Dalle pagine appassionate dei suoi diari affiora un uomo integro, un autentico umanista, ansioso di contribuire alla pace e alla distensione internazionale. Principi tuttora deficitari in un mondo dominato dalla finanza globalista. Se i due momenti appartengono a tempi diversi, essi vivono in queste pagine una seducente convergenza. Le osservazioni dell’autore si dipanano in un’analisi esterna al mainstream nelle interazioni tra Cina, Stati Uniti, Unione Europea, Italia e altri ancora. Il punto di congiunzione è lasciato al lettore, concorde o discorde, all’insegna della nota filosofica che fa coincidere la verità con la ricerca di essa e non certo con le pagine di un libro o con gli echi distonici di una narrazione pubblica imbottita di falsità.
L’infinito errore. La storia segreta di una pandemia che si doveva evitare di Fabrizio Gatti (La nave di Teseo, 656 pagine, 22 euro)
Il volume rivela la storia segreta della pandemia, una versione che le fonti ufficiali non ci hanno mai, ancora, raccontato. Grazie a testimonianze e informazioni inedite – tra cui l’analisi di oltre diecimila documenti e l’accesso alle banche dati che registrano l’identità genetica dei virus – questa inchiesta ripercorre l’intero viaggio compiuto dal coronavirus: dalle grotte infestate di pipistrelli ai laboratori cinesi dove i nuovi agenti patogeni sono stati studiati in collaborazione con i centri di ricerca americani, australiani e francesi, fino alle nostre città, ai nostri ospedali, alle nostre vite e alle nostre vittime. Un libro che evidenzia in modo inconfutabile gli errori e le responsabilità che hanno portato alla nuova Chernobyl mondiale: con una ricostruzione minuziosa, Gatti svela esperimenti militari segreti, gli insufficienti standard di sicurezza di molti laboratori di regime, le bugie dell’Oms sui legami di questo virus con le precedenti epidemie di Sars. Fino a rivelare gli scandali di casa nostra che hanno contribuito a fare dell’Italia il trampolino dell’infezione in Europa, tra ritardi e cancellazioni di forniture di mascherine e ventilatori polmonari, errori nei lockdown e le troppe scelte sciagurate che hanno disarmato l’impegno coraggioso dei tanti operatori sanitari al fronte.
Il dizionario di Maqiao di Han Shaogong (traduzione di Maria Rita Masci e Patrizia Liberati, Einaudi, 400 pagine, 22 euro)
Fine anni Sessanta, è la Rivoluzione culturale: milioni di studenti vengono trasferiti dalle città alle campagne per lavorare la terra spalla a spalla con i contadini. L’esperienza li trasforma, mettendoli a contatto con una vita dura e povera, e con una cultura eterodossa e semiprimitiva. Il viaggio di uno di loro, il «giovane istruito» Han Shaogong, si fa fonte inesauribile di riflessioni e suggestioni. I personaggi e le storie che poco per volta si uniscono a formare un unico affresco sono dei più vari: il nullafacente Ma Ming, un taoista che vive al di fuori della società; il cantante dongiovanni che si scopre, alla sua morte, essere privo degli organi genitali; la «donna-sogno», considerata veggente perché in grado di indovinare i numeri della lotteria; la mucca Padron Hong, ritenuta la reincarnazione di un latifondista; un cane giallo; la pioggia. Il mondo con cui l’autore deve fare i conti è spesso percepito come spiazzante, perché il suo linguaggio si contrappone alla lingua ufficiale. Molti termini hanno significati diversi o addirittura contrari: «sveglio» significa «stupido», «addormentato» è sinonimo di «intelligente» e chiamare qualcuno «scienziato» equivale a dargli dello «scansafatiche». Man mano che le vicende si affastellano, anche lo sguardo dell’autore subisce una metamorfosi: lo straniero, il giovane intellettuale pieno di pregiudizi, finisce per diventare un memorialista nostalgico, determinato a risalire alla fonte dell’essenza culturale del suo popolo per gettare nuova luce sulla tradizione e sull’identità nazionale.
Cina. Prospettive di un paese in trasformazione a cura di Giovanni B. Andornino (Il Mulino, 252 pagine, 25 euro)
La Cina sta trasformando le dinamiche della politica globale più di qualsiasi altro Paese al mondo, eppure la conosciamo poco. Sovente oggetto di letture stereotipate e quasi assente dai programmi scolastici, la Repubblica Popolare Cinese ambisce a un ruolo da protagonista del XXI secolo. Stati Uniti e Unione Europea la definiscono partner in alcuni ambiti di interesse comune e concorrente in campo economico, ma anche rivale sistemico in quanto promotrice di un modello di stato e società alternativo a quello liberale e democratico. Ma che cosa caratterizza questo modello? E come si configura la capacità di Pechino di proiettarlo verso il resto del mondo? A un secolo dalla fondazione del Partito Comunista Cinese, questo volume delinea la nuova fisionomia politica e socio-economica della Cina in quella che il suo leader Xi Jinping chiama la «nuova era».
La Cina, gli Stati Uniti e il futuro dell’ordine internazionale di Matteo Dian (Il Mulino, 288 pagine, 26 euro)
L’ascesa economica, politica e militare della Cina ha un impatto cruciale sulla politica internazionale contemporanea. Pechino promuove una visione propria dell’ordine internazionale, molto diversa da quella promossa dagli Stati Uniti e basata su concetti quali sovranità, autodeterminazione, un forte ruolo dello stato nell’economia, oltre che su una nuova centralità politica e strategica cinese in Asia. Ciò non implica necessariamente l’inizio di una nuova guerra fredda, quanto un processo complesso di rinegoziazione dell’ordine internazionale che riguarda diverse dimensioni: sicurezza, economia, ideologia e i rapporti con gli alleati. La competizione tra Washington e Pechino non è solo una sfida per il primato economico e militare: la capacità di promuovere soluzioni efficaci e legittime a problemi collettivi quali cooperazione economica, governance globale e regionale, e la riduzione della conflittualità internazionale sono centrali per il futuro ruolo delle due grandi potenze.
La moglie del mercante e altre donne cinesi di Xu Dishan (a cura di Antonio Paoliello, Robin, 144 pagine, 14 euro)
Le protagoniste dei quattro racconti presenti in questo volume sono altrettante giovani donne, figure che pur essendo l’Altro sono capaci di veicolare appieno la filosofia di vita di Xu Dishan e le trasformazioni che essa subì col passare degli anni e il susseguirsi degli eventi, non sempre positivi, che segnarono la storia dei primi decenni del Novecento cinese. Sin da Sioh-kuan, la moglie del mercante, che incontrò i lettori nel 1921, fino ad arrivare a Chuntao, che invece prese forma nel 1934, passando per Shangjie, la protagonista de Il ragno operoso (1922) e la donna senza nome de La strada verso casa (1931), chi legge si trova davanti a figure femminili forti, nonostante la loro condizione nella società . Xu Dishan ci presenta donne coraggiose che scelgono un cammino esistenziale indipendente.
Là dove nascono i desideri di Marco Fabbri (Illustrazioni di Rachele Valli, bookabook, 48 pagine, 13 euro)
Nella notte delle lanterne volanti, se ci credi per davvero, i sogni e i desideri diventano realtà. Una dolce bambina dai capelli rossi come il fuoco scoppiettante e la pelle azzurrina come il cuore di una fiammella si risveglia nel fitto della foresta, sotto il cielo danzante di lanterne luminose come stelle. Inizia così la sua avventura per trovare la strada di casa, guidata da un gatto bianco e fortunato, alla scoperta del vero significato di felicità, generosità, amicizia e amore. Età di lettura: da 4 anni.
Chinatown interiore di Charles Yu (traduzione di Claudia Durastanti, La nave di Teseo, 288 pagine, euro 17,10)
Cosa succede quando non sei il protagonista della tua vita ma una semplice comparsa? Willis Wu vive in un piccolo appartamento a Chinatown e tutti i giorni si reca al Tempio d’oro, un ristorante cinese adibito a set cinematografico dove viene girata la serie poliziesca Bianca e Nero. Ma Willis non è l’attore principale, le regole di Hollywood prevedono per lui, di origine asiatica, solo parti di contorno, dal fattorino delle consegne al cameriere. Willis lotta per farsi strada nella serie, il suo sogno è diventare il Fenomeno del kung fu, il ruolo più importante che un orientale possa interpretare, quello a cui tutti ambiscono. Ma è veramente così? È quello il massimo a cui può aspirare, nella serie come nella vita? Willis si troverà ad affrontare un mondo più grande e complesso di quello della Chinatown dov’è cresciuto, scoprirà le origini di quel luogo e le radici della sua famiglia fino a interrogarsi su cosa voglia dire veramente fare la comparsa in una vita che fatica ad accettarlo. Charles Yu costruisce un romanzo che scorre tra serie TV e kung fu, ironico e sorprendente come un film di Tarantino, per raccontare la storia di un protagonista che vuole integrarsi in un mondo dalle regole spietate.
Letteratura cinese di Sabina Knight (traduzione di Federica Casalin, Hoepli, 174 pagine, euro 14,90)
Questa breve storia della letteratura cinese dall’antichità a oggi si concentra sul ruolo fondamentale svolto dalla cultura letteraria nella promozione delle istanze sociali e politiche. Facendo propria la tradizionale concezione cinese della letteratura, che abbraccia la storia e la filosofia, oltre alla poesia, la critica letteraria, la narrazione orale, il teatro e il romanzo, il volume riflette sui fondamenti filosofici e sulla capacità della letteratura di affrontare i traumi della storia e coltivare le passioni etiche. Spaziando dalle antiche testimonianze fino all’epoca della modernizzazione e poi della globalizzazione, l’autrice trae spunto da vividi esempi per illustrare il ruolo del mecenatismo delle élite cinesi, le modalità con le quali la letteratura ha servito gli interessi di specifici gruppi e le questioni della definizione del canone, della lingua, del nazionalismo e della comprensione interculturale. Il volume include i caratteri cinesi di nomi, titoli e parole chiave. L’edizione italiana è stata tradotta e curata da Federica Casalin, professore associato di Lingue e letterature della Cina e dell’Asia sud orientale a Roma Sapienza.
Giovane Babilonia di Lu Nei (traduzione di Gloria Cella e Natalia Riva, a cura di Silvia Pozzi, Atmosphere Libri, 340 pagine, 18.50)
Seduto su un marciapiede di Shanghai, il trentenne Lu Xiaolu racconta la sua Giovane Babilonia. Caotici ricordi ci trasportano nella città fittizia di Daicheng. Sono gli anni Novanta, Lu Xiaolu è un diciannovenne imbranato, con una penosa carriera scolastica e scarse prospettive per il futuro. Segue il corso degli eventi con indolenza e pessimismo ma grazie agli agganci del padre diventa apprendista operaio nella fabbrica locale di saccarina. Lo sguardo ironico e disilluso di questo scapestrato dall’animo buono dà vita al mondo variopinto della fabbrica. Tra rozzi operai, rigidi burocrati, donne maliziose e ragazze da corteggiare, Lu Xiaolu cerca la sua strada. Innamoramenti, baruffe, guai, amicizie e rivalità lo accompagnano nella sua avventurosa ricerca che lo porterà alla tanto agognata Shanghai. Umorismo e amarezza, ribellione e rassegnazione si intrecciano nelle esuberanti vicende narrate. Sullo sfondo, la Cina socialista in piena espansione economica.
La Guerra dell’Oppio. La lettura cinese del conflitto di Comitato di redazione della collezione Storia moderna della Cina (traduzione di Maurizio Gatti,
introduzione di Alessandra Lavagnino, O barra O edizioni, 128 pagine, 14 euro)
La Guerra dell’Oppio (1840-1842) rappresenta una svolta nei rapporti tra Oriente e Occidente. Dà inizio a quello che in Cina è considerato “il secolo della vergogna”, il drammatico ingresso nell’era moderna attraverso regole scritte da altri, quei trattati ineguali che sancirono la supremazia delle potenze coloniali.
Molte pagine sono state scritte dagli storici occidentali, ma quasi nulla sappiamo del modo in cui gli storici della Repubblica Popolare cinese hanno interpretato tali eventi. Questo libro, uscito nel 1979, consente di colmare le lacuna. Sotto la lente della dottrina maoista la Guerra dell’Oppio assurge a evento fondatore della Cina contemporanea. Il conflitto è visto come “l’inizio della rivoluzione democratica messa in atto dal popolo cinese contro l’imperialismo e il feudalesimo”, come “testimonianza dell’indomabile spirito di resistenza del popolo cinese” che ha rifiutato di inchinarsi davanti agli “invasori britannici, rapaci insaziabili”.
Cigni neri su Pechino di Edward Burman e Plinio Innocenzi (Castelvecchi, 154 pagine, euro 16,50)
Quando Xi Jinping è diventato padrone e arbitro del suo Paese, come solo Mao prima di lui, la realizzazione del sogno cinese – la supremazia economica, militare e tecnologica della Cina – è sembrata imminente. La presidenza aggressiva e imprevedibile di Donald Trump e poi la pandemia hanno contribuito però a scombinare le carte e hanno aperto la strada a un futuro pieno di incertezze. Dal modo in cui Xi Jinping saprà gestire incognite e “cigni neri” dipenderà gran parte dell’equilibrio geopolitico dei prossimi anni: dalla presidenza di Joe Biden al centenario del Partito Comunista Cinese del 2021, dalla deteriorata reputazione del Paese nel mondo, dopo essere stato colpito per primo dal nuovo coronavirus, agli effetti interni di un regime sempre più autoritario. Il volume spiega la Cina di oggi attraverso i personaggi e gli eventi che più aiutano a comprenderla; riallaccia la stretta attualità alla storia; racconta un Paese che in un modo o nell’altro sarà ancora protagonista e non potrà essere ignorato né isolato.
Lo scimmiotto di Milo Manara (sceneggiatura di Silverio Pisu, Feltrinelli, 96 pagine, 24 euro)
Da un classico della letteratura cinese, un libro provocatorio e ironico, seducente e trasgressivo. Il capolavoro che ha imposto Milo Manara come maestro internazionale del fumetto. Dalla prefazione di Vincenzo Mollica: «In quest’opera c’è tutta la giovinezza di Manara: il suo ’68, il suo modo di intendere parole come libertà, uguaglianza, democrazia, solidarietà, utopia, la sua intramontabile ribellione contro ogni forma di ingiustizia. Ma soprattutto ci sono i germi del suo stile, che sbocceranno regalando capolavori assoluti».
MAGGIO 2021
Cenerina ha una grande stoffa a fiori di Fu Wenzheng (edizione bilingue italiano-cinese, La linea, 32 pagine, 14 euro)
Cenerina è una piccola gazza con un carattere riservato che la porta a sentirsi sola nella foresta. Un giorno incontra un elefante tutto triste e ha un’idea: mettere a disposizione degli altri animali il suo talento nel cucito e il suo grande pezzo di stoffa a fiori per renderli felici! Pian piano il tessuto diminuisce, ma il cuore di Cenerina si riempie di nuovi amici, imparando la bellezza del dare senza aspettarsi niente in cambio. Albo bilingue italiano-cinese. Età di lettura: da 4 anni.
La Cina non è una sola. Tensioni e paradossi della superpotenza asiatica di Filippo Santelli (Mondadori, 264 pagine, 18 euro)
Il trauma del coronavirus, dilagato in tutto il mondo dalla lontana metropoli di Wuhan, ha dato una brusca accelerazione a un processo in atto da anni nell’opinione pubblica occidentale. Di Cina non si è mai parlato così tanto: dalla Via della Seta all’antagonismo con gli Stati Uniti, dalla travolgente crescita economica al mancato rispetto dei diritti umani, questo vasto impero è sempre più al centro di sentimenti e previsioni contrastanti, che lo danno di volta in volta destinato al dominio planetario o a un repentino tracollo. È quell’approccio emotivo e «schizofrenico» definito anche «sinofrenia». Per comprendere davvero questo Paese e le sue prospettive bisogna conoscere le «tante Cine» che oggi convivono dietro l’apparente compattezza e che Filippo Santelli racconta in questo libro. Perché la Cina è un inestricabile groviglio di forze e debolezze, di tensioni difficili da comporre che interagiscono lungo linee di faglia geografiche, economiche, sociali e culturali: la ricchezza ostentata delle classi più elevate e la povertà diffusa nelle aree rurali e tra le pieghe delle metropoli; la corsa verso l’innovazione e la visione patriarcale che penalizza le donne in famiglia e nel lavoro; la spietata competizione negli studi e la sua contropartita di ansia, frustrazione, paura del futuro; la diffusione di stili di vita e brand occidentali e un tenace e orgoglioso nazionalismo; le ambizioni di egemonia internazionale che suscitano diffidenza e compromettono le alleanze; la questione ambientale e quella demografica. Il risultato è «un Paese in bilico tra sicurezze e insicurezze, tra evoluzione e involuzione». Ne è un chiaro esempio la gestione dell’epidemia di Covid-19, prima colpevolmente trascurata e nascosta dal governo di Pechino, poi efficacemente gestita con un’inflessibilità che l’autore ha sperimentato in prima persona nella sua quarantena ospedaliera a Nanchino.
I Ching. Il libro dei mutamenti (traduzione di Cristina Cortellaro, Mondadori, 156 pagine, euro 14,90, in uscita il 18 maggio)
La repubblica del drago di Rebecca F. Kuang (traduzione di Sofi Hakobyan, Mondadori, 624 pagine, 24 euro, in uscita il 25 maggio)
Dopo La guerra dei papaveri (Mondadori, 2020), prosegue la saga di Rin. Già tre volte nella sua storia il Nikan ha dovuto combattere per sopravvivere alle sanguinarie Guerre dei papaveri. Il terzo conflitto si è appena spento, ma Rin, guerriera e sciamana, non può dimenticare le atrocità che ha dovuto commettere per salvare il suo popolo. E ora sta scappando, nel tentativo di sfuggire alla dipendenza dall’oppio e agli ordini omicidi della spietata Fenice, la divinità che le ha donato i suoi straordinari poteri. Solo un desiderio la spinge a vivere: non vuole morire prima di essersi vendicata dell’Imperatrice, che ha tradito la sua patria vendendola ai nemici. E l’unico modo per farlo è allearsi con il signore di Lóng, discendente dell’ultimo Imperatore Drago, che vuole conquistare il Nikan, deporre l’Imperatrice e instaurare una repubblica. Né l’Imperatrice, né il signore di Lóng, però, sono ciò che sembrano. E più Rin va avanti, più si rende conto che per amore del Nikan dovrà usare ancora una volta il potere letale della Fenice. Non c’è niente che Rin non sia disposta a sacrificare per salvare il suo paese e ottenere la sua vendetta. Così si getta di nuovo nella lotta. Perché in fondo lottare è ciò che sa fare meglio.
Dove le ragioni finiscono di Li Yiyun (NN Editore, 17 euro)
Yiyun Li racconta un dolore indicibile che non conosce parole esatte: la perdita di un figlio.
La protagonista affronta l’accaduto con tutto il dolore ma anche con l’intimità e la fierezza del suo ruolo di madre. E lo fa immaginando una conversazione con il fantasma, proprio perché ricreare il figlio attraverso le parole è il solo modo di tenerlo in vita.
Diario di un maestro in Cina di Claudio Piani (Independently published)
«Credo che la vera essenza di un viaggio risieda nel desiderio di ricercare il diverso e lo sconosciuto, esplorando il mondo attraverso gli occhi delle genti che lo popolano … Avevo lasciato casa, affetti e un lavoro stabile, proprio con questo intento: scoprire la bellezza del mondo declinata nelle sue infinite varietà». È così che inizia il viaggio di Claudio, che lo porterà, quasi per caso, a vivere in Cina, spinto proprio dal desiderio di visitare una parte di mondo così distante da quella “occidentale” da cui proviene. Diario di un maestro in Cina racconta, in maniera leggera e ironica, le contraddizioni, le usanze e le diversità di un Paese e di un popolo dalla storia millenaria, visti da “dentro”, attraverso gli occhi di un ragazzo che si ritrova a vivere da solo, in un quartiere di periferia, dove lavora come insegnante di educazione fisica e allenatore di pallacanestro in una scuola pubblica elementare.
GIUGNO 2021
La leggenda del cacciatore di aquile (Volume 1) di Jin Yong (traduzione di Alessandra Pezza, a cura di Silvia Pozzi e Patrizia Liberati, Mondadori, 480 pagine, 18 euro)
Cina, 1200 d.C. La capitale dell’impero Song, insieme a metà del suo territorio, è stata occupata dalle genti barbare confinanti, gli Jurchen, provenienti dal Nord. I contadini sono oppressi dalle pesanti tasse imposte dagli invasori. Intanto, nelle steppe, le tribù dei mongoli stanno per essere unificate da un potente guerriero il cui nome risuonerà glorioso nei secoli: Gengis Khan. Guo Jing, figlio di un patriota Song assassinato, è stato allevato sotto la sua protezione. Onesto, leale, forse un po’ troppo ingenuo, il suo destino è scritto fin dalla nascita: un giorno dovrà vendicare suo padre. Ma prima lo aspetta un combattimento con un avversario che è il suo esatto opposto, cresciuto nella bambagia, astuto, perfettamente addestrato nelle arti marziali. Sotto la guida dei suoi fedeli shifu, i Sette Balordi del Sud, Guo Jing fa ritorno in Cina, diretto alla taverna degli Immortali ubriachi di Jiaxing, dove avrà luogo la sfida per cui si è allenato tanto a lungo. In una terra devastata dalla guerra e dal tradimento, però, niente è come sembra e il suo coraggio e le sue virtù saranno messi a dura prova.
La Cina in otto parole di Beatrice Gallelli (Il Mulino, 192 pagine, 14 euro)
Per molti il frutto di una cultura millenaria, per altri solo il più grande mercato di beni e servizi al mondo; un Paese lontano e misterioso o il luogo di sviluppo dei moderni assetti capitalistici? La Cina di oggi è ormai protagonista indiscussa della scena globale: come partner commerciale o punto di riferimento ideologico, gran parte dei Paesi del mondo ha relazioni con essa. Otto parole chiave ci aiutano a comporre il quadro sociale, politico e culturale della Cina di Xi Jinping, mettendo in luce continuità e cesure rispetto alle grandi trasformazioni storiche dal XIX secolo a oggi. Per comprendere un Paese incredibilmente poliedrico e in sempre più rapida evoluzione.
Asiatica. Storie, viaggi, città: guida a un continente in trasformazione di Marco Del Corona (add editore, 318 pagine, 18 euro)
Un libro che attraversa Corea, Giappone, Cina, Vietnam, Cambogia, Taiwan, disegnando una mappa geografica e culturale per orientarsi tra i sommovimenti dell’Asia orientale. Per ogni sua tappa, Marco Del Corona sceglie di raccontare luoghi che, più di altri, lasciano intravedere i fermenti, i conflitti e lo spirito irrequieto che anima questa fetta di mondo: le capitali, Pechino, Tokyo, Seoul, ma anche Taipei, Hanoi o Phnom Penh; le grandi città epicentro delle trasformazioni, come Shanghai o Hong Kong, mescolati a nomi che ci suonano meno familiari, benché siano metropoli da decine di milioni di abitanti come la cinese Chongqing. Bussola del viaggiatore sono le parole degli scrittori con i quali l’autore ha dialogato e dai quali si è fatto accompagnare, condividendo idee e visioni. Il risultato è una guida per l’outsider, che sia un visitatore reale o virtuale, in compagnia di Han Kang, Hwang Sok-yong, Murakami Ryu, Kirino Natsuo, Yoshimoto Banana, Hao Jingfang, Yu Hua, Yan Lianke, Li Kunwu, Wu-Ming-yi, Rithy Panh, Nguyen Huy Thiep. In appendice una «Guida per viaggiare» a cura della redazione con suggerimenti di letture e luoghi da visitare.
Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l’Asia di Giulia Pompili (Mondadori, 252 pagine, 18 euro)
La nuova rivalità tra America e Cina, l’aggressiva politica di Xi Jinping spesso ci portano a vedere l’Asia come un’estensione di Pechino, che fagocita e ruba la scena alle nazioni che la circondano. Eppure il ritorno del Dragone sulla scena mondiale, in buona parte, dipende proprio da loro, dalle economie più sviluppate cui la Cina è legata in modo indissolubile. Non esiste Pechino senza Taipei, non esiste Pechino senza Seul, ma soprattutto non esiste Pechino senza Tokyo. La vicinanza geografica, culturale e storica rende praticamente impossibile interpretare i fatti asiatici di oggi – e di conseguenza quelli americani, europei, mondiali – senza conoscere che cosa succede al di là dei confini del Celeste impero. Attingendo non solo alla storia e ai fatti più recenti, ma anche agli incontri, alle esperienze, ai dialoghi avuti durante i suoi numerosi reportage, la giornalista del Foglio, Giulia Pompili, dedica un libro all’altra Asia, ovvero a quella che Cina non è. E da questa prospettiva, globale e personale insieme, mescolando politica, costume e aneddoti, ci racconta il disgelo tra le due Coree, il rilancio del Giappone di Shinzo Abe, il crescente soft power di Seul, l’isola ribelle di Taiwan, ma anche la divisione generazionale e le discriminazioni presenti in queste società ancora fortemente patriarcali.
Il coraggio nel vento di montagna di Li Yao (traduzione di Jonathan Cox, Carthusia, 36 pagine, euro 19,90)
Quando il vento diventa pioggia e poi tempesta, a volte è proprio l’aiuto inaspettato di un amico silenzioso a farti scoprire il potere nascosto di affrontare la paura. Proprio come accade al piccolo protagonista di questo silent book. Età di lettura: da 7 anni.
Grida di Lu Xun (Sellerio, a cura di Nicoletta Pesaro, 280 pagine, 15 euro)
Il primo dei tre volumi dell’edizione completa dei racconti di Lu Xun, in una nuova traduzione originale. Con Lu Xun (1881-1936) inizia, nei primi del Novecento, la letteratura cinese moderna. Autore di opere narrative e scritte nella «lingua piana», più comunemente parlata, completava, grazie a queste sue decisive innovazioni, due rivoluzioni nella tradizione. Nel Celeste Impero solo le opere poetiche avevano le doti per essere considerate vera letteratura, mentre ne era esclusa la narrativa, e per di più dovevano essere composte in lingua letteraria, cioè aulica, artificiale, poco comprensibile a chi era fuori dalle élite. Questa spinta al cambiamento è spesso evidente nelle situazioni e nei personaggi dei suoi racconti, che per lo più parlano di storie piccole, quotidiane, che dipingono in modo vivacissimo la vera vita nei villaggi e nei quartieri delle persone vere, incastrate nelle ironie, o nei paradossi, o nelle tragedie della loro esistenza. In uno stile ondeggiante tra il satirico e il grottesco.
La via cinese. Sfida per un futuro condiviso di Valerio Massimo Parenti (Meltemi, 156 pagine, 14 euro)
Il libro si propone di comunicare ai lettori, in modo chiaro, scorrevole e documentato, il nuovo ruolo che il Paese asiatico ricopre nella geografia del potere mondiale, valutandone peso, influenza e impatto sugli sviluppi futuri. L’ambizione cinese e la sua visione degli affari internazionali possono essere riassunte nella volontà di Pechino di costruire una comunità umana dal futuro condiviso mediante rapporti win-win che portino benefici reciproci agli attori coinvolti. La Cina è cresciuta e ha intenzione di continuare a ritagliarsi lo spazio che le spetta nelle varie sedi internazionali. Secondo l’autore, ciò non rappresenta necessariamente una minaccia, in quanto la Repubblica Popolare mira a raggiungere i propri traguardi attraverso il rispetto reciproco, l’interconnessione spaziale e gli investimenti produttivi di lungo termine.
Il leggendario Nüshu. La scrittura creata dalle donne per le donne di Zhao Liming (traduzione di Giulia Falcini, Csa Editrice, euro 19,90)
L’opera analizza i luoghi e la storia dei villaggi culla della tradizione del Nüshu, che sono fondamentali nello sviluppo di questa lingua. Viene dato ampio spazio alla figura della nobildonna, intesa come ragazza ligia ai precetti confuciani e aderente alla cultura Nüshu che non doveva rappresentare un affronto alla società maschile, quanto un mondo parallelo in cui le donne potevano trovare conforto. L’autrice ci parla anche degli oggetti tipici di questa cultura, delle tradizioni e delle festività. Un’opera il cui valore è esaltato dai tantissimi brani riportati in lingua originale e nella traduzione in italiano, accompagnati dall’elenco di tutti i caratteri Nüshu e dei loro significati. Un saggio che avvicina il lettore alla cultura del Nüshu rendendola tangibile.
Cipria di Su Tong (Theoria, 76 pagine, 10 euro)
Sullo sfondo di una opulenta metropoli della Cina meridionale, in cui si può riconoscere la cosmopolita ed esuberante Shanghai, le due prostitute Qui Yi e Xiao E, protagoniste del romanzo, vengono arrestate dalle Guardie rosse e confinate in un campo di lavoro per la rieducazione, in quanto non in linea con il tono austero del regime comunista.
Ma il Partito non riuscirà a imporre loro la sua salvezza, quella salvezza che non ammette repliche, che non lascia scampo…
LUGLIO 2021
Corsa tra i campi di Ai Wei (Guida, 322 pagine, 16 euro)
Un racconto semplice e complicato allo stesso tempo, dotato di immaginazione fanciullesca e libertà sfrenata, che racconta i cambiamenti economici, sociali e politici di un villaggio remoto della Cina del sud nell’arco di trent’anni, a partire dal 1965. In contrapposizione al villaggio reale c’è Tianzhu, un luogo esistente soltanto nell’immaginario collettivo, dove si originano tutti i miracoli e le anime trovano riposo. Il filo conduttore del racconto è un cavallo bianco abbandonato dall’esercito e cresciuto al villaggio, che simboleggia il collegamento tra il mondo reale e quello immaginario. Una vivida rappresentazione di un mondo popolare, dove coesistono passione e sacralità, ragione e pazzia, dove ciò che ha forma si incontra con ciò che non ha forma.
Nove canti. Canti sciamanici del regno di Chu (testo cinese a fronte, traduzione di Serse Cardellini, Il cerchio, 224 pagine, 32 euro)
Le poesie dei Nove canti, scritte alla corte del regno di Chu nel periodo degli Stati Combattenti (453-221 a. C.), rappresentano la più antica testimonianza di letteratura sciamanica cinese, nei cui aspetti rituali emergono i tratti salienti dei principi taoisti. Queste raffinate poesie sono pervase da un senso profondo di devozione per le divinità e gli spiriti ancestrali, non sempre corrisposto, generando quel sentimento contrastante di gioia e dolore che è il cuore e l’anima di questi canti. Il lavoro di traduzione è supportato da un approfondito commento storico e filologico.
Massime di Confucio (Theoria, 10 euro)
Pacificare il cuore dell’uomo e del regno con un aforisma, raffinare ogni frase fino a farla diventare il punto esatto dell’equilibrio del mondo. Così agì Confucio, il Platone cinese, il prototipo del saggio, l’uomo che mirava a disciplinare gli uomini e a forgiare il “buon governo”. Libro di inossidabile attualità, manuale morale, trattato che tenta di fondere in armonia le scelte individuali, il ruolo della famiglia, la necessità di adempiere i riti, questa racconta di sentenze, passata con il titolo frugale Dialoghi, è uno dei testi ‘sacri’ di ogni tempo. Soprattutto, Confucio fonda l’etica del potere, raffina la figura del ‘principe’ destinato a governare su uno degli imperi più imponenti della Storia. Leggere Confucio, in fondo, è imparare a diventare i re di se stessi.
Il Libro delle Odi. Classico confuciano della poesia (Edizione integrale, traduzione di Vincenzo Cannata, Luni editrice, 672 pagine, 36 euro)
Il Libro delle Odi, in cinese Shijing, è una dei Cinque classici confuciani. Libro intramontabile e fondamentale per conoscere e comprendere la Cina antica, la sua storia e la sua civiltà, viene pubblicato per la prima volta in edizione integrale in lingua italiana, ricca di tutti gli strumenti interpretativi oggi disponibili: dai commenti tradizionali di Mao Heng e Mao Chang (II secolo a.C.), che hanno prevalso incontrastati per oltre duemila anni, ai testi interpretativi più vicini ai tempi di Confucio, recuperati con le scoperte archeologiche del secolo scorso, senza ignorare le rilevanti reinterpretazioni dovute a sinologi del Novecento della statura di Marcel Granet, Bernhard Karlgren, Arthur Waley e Joseph R. Allen.
La ragazza dei girasoli di Hazel Gaynor (traduzione di Maria Carla Dallavalle, Tre60, 400 pagine, euro 16,90)
Cina, dicembre 1941. Dopo aver lasciato l’Inghilterra per lavorare come insegnante alla scuola missionaria inglese di Chefoo, nel nord della Cina, Elspeth Kent decide di tornare in patria per dare il proprio contributo allo sforzo bellico. Ma mentre si prepara a lasciare la Cina, il destino sembra avere altri piani per lei e per i suoi studenti. Nancy Plummer ha dieci anni e si è sempre sentita al sicuro alla scuola missionaria di Chefoo, protetta dal suo status britannico. Ma quando il Giappone dichiara guerra alla Gran Bretagna e all’America, le forze giapponesi prendono il controllo della scuola e la sicurezza e le comodità di ogni giorno sono improvvisamente sostituite da privazioni, incertezza e paura. Separati dai loro cari, gli studenti vengono condotti insieme agli insegnanti nel centro di detenzione di Weihsien, dove devono far fronte a condizioni di vita disperate. In una lotta quotidiana per la sopravvivenza, contro la fame, la malattia e la violenza, solo grazie alla guida di Miss Kent, sempre pronta a infondere loro fiducia e coraggio, Nancy e gli altri ragazzi troveranno la forza e la determinazione di resistere, nella speranza di un’imminente liberazione.
I due Ma, padre e figlio di Lao She (traduzione di Monica Morzenti e Maria Gottardo, Mondadori, 372 pagine, euro 14,50)
Il signor Ma Zeren e suo figlio Ma Wei ereditano da un parente un negozio di antiquariato a Londra. Lasciata Pechino e la Cina, che negli anni Venti del Novecento è un Paese debole e diviso, i due Ma devono imparare a districarsi tra la variopinta folla di una città che li attrae e li respinge allo stesso tempo e soprattutto tra mille incomprensibili convenzioni sociali. A guidarli alla scoperta di abitudini e codici di comportamento nuovi sono il reverendo Evans, già missionario in Cina, e le signore Wendell, madre e figlia, presso cui i Ma alloggiano e di cui fatalmente si innamorano. Commedia ironica ma dal fondo amaro, I due Ma, padre e figlio (1929) è un romanzo scritto da Lao She al termine del suo soggiorno nella capitale britannica: nonostante la giovane età, l’autore si rivela già lucido osservatore e narratore di una realtà sfaccettata dal punto di vista umano, sociale e politico, doti che si ritroveranno in quello che è considerato il suo capolavoro, Il ragazzo del risciò.
Nali nali. Primi passi nella lingua cinese contemporanea di Federico Madaro (Seb 27, 240 pagine, 28 euro)
Il testo intende accompagnare lo studente principiante lungo i primi passi di un cammino complesso e affascinante fornendogli gli strumenti che gli permetteranno di comunicare in breve tempo grazie a dialoghi realistici, dettagliate spiegazioni del lessico utilizzato e numerose schede socio-linguistiche. Se il punto di partenza è costituito dalla lingua parlata, il testo è altresì corredato di approfondite note grammaticali e sintattiche che si basano sui lavori dell’autore già pubblicati presso la stessa collana (La parola e La frase). Ogni argomento grammaticale è illustrato con numerosi esempi che costituiscono la vera ricchezza del testo. Completano le dieci unità un ricco apparato di esercizi mirati all‘applicazione delle regole grammaticali e un‘ampia serie di dialoghi supplementari. Nella seconda parte del volume (Unità 6-10), ogni capitolo si conclude con divertenti indovinelli e scioglilingua che metteranno alla prova gli studenti. Conclude il volume una ricchissima sezione di strumenti di riferimento (tabelle del pinyin, tabelle dei radicali, dei tratti, dei caratteri più frequenti per ogni sillaba ecc.). Tramite qr code è poi possibile ascoltare i dialoghi delle varie unità e trovare materiali supplementari in periodico aggiornamento.
La civiltà cinese. Manuale di cultura e letteratura. Volume 1 – Dalle origini al 600 d.C. di Ileana Di Nallo, Laura Lettere, Anna Maria Paoluzzi, Zhang Nanxi (Orientalia editrice, 240 pagine, euro 26,80)
Primo di tre volumi, è un manuale per le scuole secondarie di secondo grado, destinato agli studenti di lingua e cultura cinese. Il testo, articolato in otto unità, comprende un periodo che parte dalle origini fino al 600 d.C. e introduce la storia, la letteratura e la cultura accompagnandole con una ricca sezione di letture ed esercizi in lingua volti a potenziare le competenze di comprensione ed espressione degli studenti. Sono presenti anche tabelle di riepilogo ed esercizi funzionali alla didattica inclusiva, insieme ad approfondimenti anche in forma multimediale.
L’esule di Pearl S. Buck (traduzione di Andrea Damiano, Mondadori, 272 pagine, 13 euro)
La giovane moglie di un pastore presbiteriano lascia nel 1880 la Virginia e assieme al marito si reca in missione nella lontana Cina, affrontando un vero e proprio “esilio” dalla patria e dalla famiglia, nella speranza che il suo sacrificio le permetta di cogliere quel segno di Dio che attende da sempre. La morte prematura di quattro dei sette figli farà perdere senso a qualunque scelta, e Carie, la cui profonda natura è quella di una ribelle, si sentirà “esiliata” anche dal marito e dalla sua fede. In L’esule (1936) è la figlia, la scrittrice Nobel Pearl S. Buck, a narrarci la sua vita, trasformando la storia familiare in un racconto ricco d’amore e comprensione quanto lucido nei giudizi morali e culturali.
Vento dell’est, vento dell’ovest di Pearl S. Buck (Mondadori, 272 pagine, 13 euro)
Venti di trasformazione agitano la Cina all’alba del secolo XX, suscitando contrasti tra tradizione e innovazione, rispetto per l’antico e l’irrompere di una mentalità diversa. Educata secondo i precetti dell’Oriente e data in sposa a un giovane che ha studiato all’estero e rifiuta i valori del passato, Kwei-lan accetta di abbandonare a poco a poco le sue certezze, imparando così ad amare e a essere amata. Speculare è la storia del fratello, ribelle in nome di una moderna libertà di sentimenti, che ha studiato oltremare e al ritorno in Cina porta con sé la moglie americana. L’ostilità della grande famiglia e l’ostinazione del giovane provocano dolore e fratture, ma anche profonde trasformazioni che condurranno a un diverso incontro fra i due mondi.
Futugrammi. Fantascienza contemporanea cinese (edizione bilingue italiano-cinese, Future Fiction, 202 pagine, 16 euro)
Quarta antologia di fantascienza contemporanea cinese in doppia lingua dopo Nebula, Sinosfera e Artificina. Le storie selezionate provengono da autori affermati e già noti nel panorama cinese e internazionale, come Chen Qiufan, Yang Ping, Zhan Ran e Jiang Bo, e da voci nuove, come quelle delle scrittrici Bella Han e Su Min. In particolare l’antologia contiene: Introduzione di Fei Dao, Amore in cloud di Chen Qiufan, Caos ematico di Yang Ping, A Helen di Bella Han, Un altro volto di Jiang Bo, L’era delle bare di ghiaccio di Zhang Ran, L’era della post-coscienza di Su Min. Le traduzioni dal cinese di Chiara Rizzo, Domenica Recupero, Maria Teresa Trucillo, Francesca Bistocchi, Noemi Vetta, Louise Machetti, Andrea Chiara Palmerini.
AGOSTO 2021
CPP – Cinese per pessimisti. Manuale definitivo di grammatica cinese per studenti stressati di Claudia B. Unali (Orientalia Editrice, 152 pagine, 12 euro)
Per imparare il cinese gli scogli da superare sono molti e insidiosi: dalla memorizzazione dei caratteri ad alcuni misteriosi aspetti della grammatica. CPP. Cinese Per Pessimisti è un manuale di grammatica corredato di esercizi specifici che offre un metodo chiaro e semplice e suggerisce soluzioni e risposte alle questioni più complesse legate allo studio del cinese. È un compendio di saggi consigli da parte di chi ha già vissuto quest’esperienza e sa come prevenire o superare le difficoltà che chi studia la lingua cinese solitamente si trova a dover affrontare.
Una Cina (1985-2003) di Paola Ghirotti (176 pagine, euro 39,50)
Paola Ghirotti riordina il suo archivio fotografico e pubblica un progetto editoriale che, coprendo un arco di quasi vent’anni, dal 1985 al 2003, restituisce attraverso un racconto fotografico la particolarità e l’unicità di questo Paese. Ghirotti da circa trent’anni indaga soprattutto le tradizioni del Giappone, è infatti membro dell’AISTUGIA, “Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi”, ma la sua produzione in pellicola riguarda anche la Cina, l’Italia, il Marocco.
L’impero di mezzo di Andrea Cotti (Rizzoli, 456 pagine, 16 euro)
Dopo l’ultima, sfiancante inchiesta, il vicequestore Luca Wu ha bisogno di riposo e di ritrovare se stesso: lo deve a sua moglie Anna, che lo ha cacciato di casa dopo l’ennesimo tradimento, e soprattutto a suo figlio Giacomo. L’occasione per allontanarsi da Roma e dal commissariato di Torpignattara si presenta quando i nonni di Wu decidono di tornare un’ultima volta al loro villaggio di origine, Caoping. Ma a pochi giorni dall’arrivo, l’ufficio sicurezza dell’ambasciata italiana in Cina lo contatta per chiedere il suo aiuto su un caso molto delicato: un importante imprenditore italiano è morto precipitando dal diciassettesimo piano di un parcheggio a Wenzhou. Il sospetto è che si tratti di un incidente, ma qualcosa nella ricostruzione delle autorità cinesi non torna. Insieme alla poliziotta Yien Bao Yi, quello che sembrava un semplice contrattempo si trasforma in una corsa impazzita tra i locali controllati dalle Triadi, le stanze della politica e le fabbriche dei colossi mondiali della tecnologia. Dopo la Roma multietnica de Il cinese, Andrea Cotti spedisce Luca Wu alla scoperta delle sue origini e dipinge un affresco della Cina sospesa tra tradizioni millenarie e futuro accelerato.
Cina di Edward Rutherfurd (traduzione di S. Crimi e L. Tasso, Mondadori, 864 pagine, euro 24,50)
Cina, XIX secolo: un impero antico e orgoglioso, proibito agli stranieri e pronto a difendere i propri confini dalle mire espansionistiche dei commerci europei e americani. Gli occidentali, e i britannici in particolare, pur di acquistare il tè cinese, ricorrono al contrabbando di oppio dai loro fondachi di Canton. L’imperatore cinese Xianfeng invia nella città un commissario per porre fine ai traffici, dando così inizio alle guerre dell’oppio, che inaugurano un lungo periodo di sanguinose sconfitte militari, ritirate e trattati unilaterali, noto come il Secolo dell’Umiliazione. Una drammatica lotta infuria nel Celeste Impero, da Hong Kong a Pechino alla Grande Muraglia, dal Palazzo d’Estate alla Città Proibita. Le vicende storiche, magistralmente dipinte dall’autore, fanno da sfondo alle storie di vita dei tanti protagonisti, che si intrecciano e si incontrano nel corso dei decenni: una giovane contadina che sfiderà le rigide tradizioni del suo popolo, imperatrici mancesi, potenti eunuchi impegnati negli intrighi di palazzo, fanatici ribelli Taiping e Boxer, astuti pirati cinesi, concubine, canaglie ed eroi, missionari ben intenzionati e mercanti senza scrupoli, diplomatici e soldati. Attraverso un caleidoscopio di scene indimenticabili, il libro restituisce il vivido affresco dello scontro tra due opposte visioni del mondo e due culture molto diverse.
Spin the dawn – Il sangue delle stelle 1 di Elisabeth Lim (traduzione di Laura Miccoli, Mondadori, 396 pagine, 20 euro)
Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d’Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C’è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all’incarico. E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell’imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle. In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cui occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare.
Unravel the dusk – Il sangue delle stelle 2 di Elisabeth Lim (traduzione di Laura Miccoli, Mondadori, 348 pagine, 20 euro)
Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l’imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull’orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa… La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.
SETTEMBRE 2021
Sei tu che mi salvi di Jimmy Liao (traduzione di Silvia Torchio, Terre di Mezzo, 136 pagine, 18 euro)
Il nuovo intenso libro di Jimmy Liao segue un lui e una lei dall’infanzia fino all’età adulta, con gli inevitabili momenti difficili e quelli felici, resi visivamente come fossero delle dimensioni parallele iper colorate, e ci racconta che sono sempre le relazioni con gli altri a fare la differenza e ad accompagnarci fuori dal buio.
Quando ti senti giù, quando tutto è grigio intorno a te, quando non vedi una via d’uscita, c’è bisogno di qualcuno che ti dica: io ci sono! E ti voglio bene, te ne voglio tantissimo.
Piccoli dèi di Meng Jin (traduzione di Monica Capuani, Codice Edizioni, 334 pagine, 21 euro)
La notte del 4 giugno 1989 la marea tumultuosa delle proteste di piazza Tian’anmen riversa le sue vittime nei corridoi e nelle sale operatorie di un ospedale, dove una donna sta partorendo. Su Lan dà alla luce la sua bambina da sola e diciassette anni dopo muore improvvisamente. La giovane Liya, che ha ereditato i silenzi e le contraddizioni della madre, è cresciuta negli Stati Uniti e non ha memoria del proprio Paese di origine, di cui a malapena ricorda la lingua. Ora, impigliata nei lacci di un legame materno che è sempre stato scostante ma al tempo stesso tanto agognato, la ragazza è determinata a riportare le ceneri della madre in Cina, dove spera di ritrovare anche le sue radici. Dall’altra parte del mondo, in un territorio abitato dai fantasmi dei vivi e dei morti, ai ricordi di Liya si aggiungono i racconti di altre persone: Zhu Wen, l’ultima donna ad aver conosciuto Su Lan prima che lasciasse la Cina; Yongzong, il padre che Liya non ha mai conosciuto; e Zhang Bo, un amico dei tempi della scuola. Quello che la ragazza ricompone pezzo dopo pezzo è il mosaico di una madre ambiziosa e tormentata, segnata dalla miseria e dalla voglia di riscatto. Meng Jin firma un romanzo d’esordio lirico e potente, una storia di migrazioni geografiche ed emotive, di fuga dal passato e di ricerca delle origini.
Chiamare la luna di Wu Xia (edizione bilingue italiano-cinese, con audio, illustrazioni di Meng Ziru, traduzione di Lea Vendramel, Cina in Italia, 48 pagine, 13 euro)
Quinta uscita della collana INCINQUE, dedicata allo studio dei caratteri cinesi. La storia di questo libro è ambientata nel periodo della Festa di Metà Autunno, protagonista è la piccola Yueyue, che attende il ritorno a casa del padre previsto proprio per quel giorno. Il papà lontano, infatti, le aveva promesso che sarebbe tornato «il giorno in cui la luna fosse diventata più rotonda». Quel giorno, quindi, la bambina lo aspetta con impazienza. Ma si leva un’improvvisa raffica di vento, la luna si nasconde e Yueyue, in ansia, la cerca ovunque. Corre fino in cima alla collina gridando, chiama la luna, finalmente riappare e anche il papà torna da lei. Alla fine del libro approfondimento su cinque caratteri cinesi utilizzati nella storia e una griglia per esercitarsi nella scrittura.
Il cavallo del dipinto magico di A Jia (edizione bilingue italiano-cinese, con audio, illustrazioni di Dai Dunbang, traduzione di Valentina Mazzanti, Cina in Italia, 48 pagine, 13 euro)
Sesta uscita della collana INCINQUE dedicata allo studio dei caratteri cinesi. Il Cavallo del dipinto magico fa parte dei Racconti fantastici dello studio Liao di Pu Songling, scrittore cinese della dinastia Qing (1636-1911). La storia narra la vicenda di un cavallo magico che prende vita da un dipinto appeso nella casa del vecchio Zeng. Il cavallo aiuterà il giovane Cui Sheng a fare fortuna mettendo però in difficoltà il vecchio Zeng che, ignaro di tutto, verrà salvato proprio dal giovane ragazzo. L’opera Racconti fantastici dello studio Liao, conosciuta anche con il nome Storie di fantasmi e volpi, è una raccolta di 491 storie. Alla fine del libro approfondimento su cinque caratteri cinesi utilizzati nella storia e una griglia per esercitarsi nella scrittura.
L’arte della guerra di Sun Tzu (Giunti, 128 pagine, euro 7,50)
Tutti i grandi testi di strategia, dall’Arte della guerra ai Trentasei stratagemmi al Libro dei cinque anelli di Miyamoto Musashi, sono da tempo usati più come strumenti per la formazione dei manager che come punti di riferimento dell’educazione degli ufficiali. Questo ovviamente, e purtroppo, non avviene per una benefica estensione dell’idea di pace ma per una trasformazione profonda dell’idea di guerra… Eppure, il messaggio dell’Arte della guerra non è quello machiavelliano del fine che giustifica i mezzi. Si tratta, piuttosto, dell’invito a guardarsi dentro, a conoscersi e a vedere, prima di tutto, l’avversario che sta dentro di noi.
Ivy di Susie Yang (traduzione di Laura Prandino, Neri Pozza, 368 pagine, 18 euro)
Ivy Lin è una ladra e una bugiarda insospettabile. Ha l’aspetto di un’esile ragazza asiatica dagli occhi bellissimi, con ciglia folte e nere e gli angoli allungati che affondano morbidamente nella piega delle palpebre, ma sostituirebbe volentieri se stessa con una versione bionda con gli occhi azzurri. Ivy Lin, infatti, non vuole essere quella che è, una ragazza asiatica negli Stati Uniti d’America. Non vuole la stessa vita di sua nonna Meifei, un’esistenza governata da noia e da regole ferree. Soprattutto, non vuole un marito buono soltanto a procurare un visto ai parenti o una vita rispettabilmente mediocre ai suoi. Quando conosce Gideon Speyer, un rampollo di sangue blu del New England, con un ciuffo di soffici capelli biondi che gli scende dalle tempie fino alla sommità delle orecchie, una pronuncia impeccabile e una casa che sembra un castello in vetro e pietra, Ivy crede perciò di aver trovato una via d’uscita al suo mediocre destino. Ma proprio mentre sta per avere quello che ha sempre desiderato, il passato riaffiora, minacciando la vita quasi perfetta per cui ha lavorato così duramente.
Fermare Pechino di Federico Rampini (Mondadori, 324 pagine, 20 euro)
«Questo libro è un viaggio nel grande paradosso di una sfida planetaria. Vi racconto una faccia della Cina troppo nascosta e inquietante, che l’élite occidentale ha deciso di non vedere. Rivelo il gioco dei corsi e ricorsi, tra due superpotenze che si studiano e si copiano a vicenda. E spiego il Nuovo Grande Esperimento Americano, che tenta di invertire il corso della storia prima che sia troppo tardi». Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l’imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid
Il vaso cinese di Hu Lanbo (edizione in italiano e in cinese, traduzione di Giulia Carbone, Cina in Italia, 160 pagine, 18 euro)
I cinesi “non muoiono mai”? C’è libertà di culto in Cina? Qual è il rapporto che lega i cinesi alla famiglia? E quale alla patria? Dopo più di trentasei anni passati in Europa, attraverso la sua scrittura chiara e semplice, Hu Lanbo risponde a queste e molte altre domande sfatando i falsi miti che ancora oggi minano la comprensione della cultura cinese. Sebbene la Cina sia già nota per la sua economia in continua crescita, la sua cultura, le sue tradizioni e il motivo di alcuni “strani atteggiamenti” cinesi restano ancora un mistero per molti occidentali. Il volume, in versione bilingue, intende fornire al lettore gli strumenti adatti per comprendere la Cina e accostarsi alla sua cultura. Un punto di vista diverso, quindi, fornito direttamente da una cinese italianizzata che da anni lavora per la comprensione reciproca e per la collaborazione tra i suoi due Paesi, Italia e Cina.
Diario veneziano di Acheng (Theoria, 144 pagine, 14 euro)
Nel Diario veneziano Acheng porta all‘estremo limite il suo sguardo «taoista» sul mondo. All‘inizio, passando dalla descrizione della Los Angeles bruciata dalle violenze razziali al ricordo di un episodio della Rivoluzione culturale, lo scrittore conclude con disarmante ironia: «Nei grandi disordini c‘è sempre un grande silenzio». La forza segreta di questo libro, che si colloca in un preciso genere letterario detto biji, letteratura in forma di appunto, divenuto popolare in Cina a partire dal periodo delle Sei Dinastie (265-589), sta proprio nella svagatezza e concisione quasi algebrica dello stile. La simpatia per il meticciato e l‘ostilità ai nazionalismi. Lo spirito anti-aristocratico. L‘insofferenza per le corporazioni degli intellettuali di ieri e di oggi, nella varietà cinesi e occidentali. L‘ironia sull‘antico e sul moderno, e anche sul postmoderno, sono alcuni dei nodi attorno ai quali si coagula la visione del mondo di Acheng.
La Cina nuova di Simone Pieranni (Laterza, 16 euro)
I cambiamenti attraversati dalla Cina in poco più di cinquant’anni sono così profondi e radicali che, nella storia di altri Paesi, analoghe trasformazioni hanno impiegato secoli per affermarsi. Là dove oggi si innalzano grattacieli dalle architetture sbalorditive, fino a pochi anni fa c’era solo campagna. Ragazzi e ragazze dell’ultima generazione, una massa di figli di operai e nipoti di contadini, sono arruolati nel settore hi-tech più dinamico al mondo. Il mastodontico inquinamento industriale si affianca alla più avanzata ricerca di fonti di energia sostenibile. Ma nonostante sia apparentemente tutta proiettata verso il futuro, la Cina contemporanea ha radici che affondano in un passato millenario, al quale spesso attinge traendone valori, idee, strategie che usa nel confronto sempre più serrato con l’Occidente. È un gigante con un’identità fatta di contrasti, che mischia furiosamente passato e presente in modo del tutto inedito ai nostri occhi. Simone Pieranni ci accompagna alla scoperta della Cina più contemporanea, immergendoci sapientemente nella sua atmosfera, indagandone i valori, guardando alle più recenti tendenze culturali, ma soprattutto smontando pezzo a pezzo quel volto apparentemente contraddittorio che si mostra allo sguardo del laowai, dello straniero.
Figlio unico di Wang Ning (illustrazioni di Ni Shaoru, Xu Ziran e Qi Chang, traduzione di Stefano A. Cresti, Oblomov Edizioni, 96 pagine, 18 euro)
In Cina per contrastare gli effetti della sovrappopolazione è stato attuato un rigoroso controllo delle nascite attraverso la politica del figlio unico. Basandosi su eventi reali, Wang Ning racconta il dramma delle famiglie che perdono il loro unico figlio. «Sono nato nel 1971, in un’epoca in cui i cinesi potevano avere tutti i bambini che volevano. Ecco perché la maggior parte dei miei coetanei hanno tutti fratelli e sorelle». Wang Ning fa parte di una generazione fortunata. Lo stesso non si può dire per i più giovani, perché dal 1979 fino al 2016, a fasi alterne e con maggiore o minore coercizione, con premi in denaro e multe per i trasgressori, la pianificazione e il controllo delle nascite hanno impedito alle coppie di avere più di un figlio. Il libro racconta il dramma della perdita del figlio unico a partire da storie vere, che l’autore ha raccolto per anni in seguito a un lutto familiare.
Medicina cinese di Misha Ruth Cohen (traduzione di Sabrina Placidi, Giunti, 176 pagine, 15 euro)
La medicina cinese è tra le più antiche pratiche di cura, eppure è scientificamente dimostrato che continua a essere una modalità terapeutica potente ed efficace anche oggi. Indaga le cause, oltre ai sintomi, con risultati spesso eccezionali, e tiene conto dell’equilibrio fondamentale tra mente e corpo, Yin e Yang. Il suo punto di forza sta nella prevenzione. In questo libro la dottoressa Misha Ruth Cohen, esperta riconosciuta a livello internazionale, affronta i temi principali per iniziare un percorso naturale completo verso la salute: alimentazione, terapia con le erbe, agopuntura, esercizi e meditazione, massaggio, riequilibrio energetico. Grazie a uno stile chiaro e sintetico, ogni concetto di base è spiegato con grande immediatezza e tradotto in applicazioni concrete, facili da applicare alla propria routine quotidiana. Scorrendo queste pagine troverete spunti, tecniche, idee e tante indicazioni per raggiungere il benessere totale del corpo, della mente e dello spirito.
Daodejing. Il canone della via e della virtù di Lao Tzu (testo cinese a fronte, a cura di Luigi Maggio, 800 pagine, 25 euro, Bompiani)
In questa edizione, il ricco commentario, giocato sul doppio binario filologico e filosofico, ripercorre gli ottantuno capitoli del testo fornendo confronti con altre traduzioni, chiavi di lettura, aprendo spiragli su possibili ricerche. Oltre al commentario, la presente edizione contiene tre studi inediti dedicati ad altrettanti temi cruciali per la comprensione dell’opera. L’intento complessivo della trattazione è definire categorie portanti della gnoseologia cinese, affinché il testo più emblematico del Taoismo sia inserito a pieno titolo nell’odierno dibattito filosofico. All’interno di un autentico confronto interculturale infatti non si possono più eludere principi che innervano e alimentano la mentalità cinese contemporanea.
Sopravvissuta a un gulag cinese di Gulbahar Haitiwaji (scritto con Rozenn Morgat, traduzione di Sara Prencipe, Add editore, 284 pagine, 18 euro)
Per quasi tre anni, Gulbahar Haitiwaji è stata immessa in un drammatico programma di repressione della minoranza musulmana degli uiguri, in Cina. Ha subito fame, freddo e violenza della polizia. Centinaia di ore di interrogatori, torture, propaganda dodici ore al giorno, lavaggio del cervello e sterilizzazione forzata. Nata nello Xinjiang, nella Cina occidentale, Gulbahar viveva in Francia da molti anni. Una mattina del novembre 2016, la sua vita è cambiata durante un viaggio in patria. L’accusa è che l’esilio in Francia fosse una copertura della sua attività terroristica e delle sue convinzioni indipendentiste. Così Gulbahar sparisce nelle viscere del terrificante sistema dei campi di concentramento cinesi, salvata grazie alle disperate trattative di sua figlia e all’ostinazione del ministero degli Esteri francese. Il libro è stato scritto a quattro mani insieme a Rozenn Morgat, giornalista francese esperta della questione uigura.
Dumplings. Un libro di cucina a fumetti di Hugh Amano e Becan Sarah (traduzione di Alessia Conti, Quinto Quarto, 206 pagine, 20 euro)
Un libro di cucina a fumetti per imparare, divertendosi, a preparare i ravioli più famosi e prelibati del mondo orientale. Ingredienti, utensili, curiosità storiche, ma soprattutto istruzioni su come realizzarli, chiuderli, farcirli, cuocerli, accompagnarli e persino congelarli. Dai wonton ai potstickers, dai buuz ai momo, dagli intricati stili di piegatura come la mezzaluna plissettata o la stella a quattro punte ai mille ripieni saporiti: tutto sarà realizzabile nella cucina di casa. Infine, dopo aver seguito passo passo, autore e illustratrice, neanche salse, intingoli e relativi abbinamenti avranno più segreti. Una guida piena di informazioni e ricette ma soprattutto un inno ai dumpling e un invito a prepararli con spirito libero e giocoso. Il fumetto più delizioso che abbiate mai letto.
Diario di un letterato di epoca Ming di Zhang Dai (traduzione, adattamento e cura di Armando Alessandro Turturici, Luni editrice, 160 pagine, 20 euro)
Un raffinato letterato cinese di epoca Ming, Zhang Dai, e il suo diario che per la prima volta viene qui pubblicato in traduzione italiana. Un insieme di ricordi e sogni – Reminiscenze oniriche è, infatti, il titolo originale – che ci rimandano un quadro vivido e palpabile del raffinato mondo delle élite culturali cinesi della fine della grande dinastia Ming (1368-1644). Zhang Dai fa scorrere davanti ai nostri occhi luoghi appartati, angoli di natura incontaminata, templi affollati di pellegrini, monasteri silenziosi, giardini e boschi, montagne impervie, villaggi e città. Descrive feste tradizionali, sagre popolari, rituali intimi e raccolti, la cerimonia del tè, secondo una sapienza antica e condivisa tra i raffinati uomini di cultura dell’antica Cina. Ci presenta anche i piatti tradizionali delle feste, le leccornie preparate nei villaggi durante le sagre, le più golose preparazioni per spensierati momenti conviviali. E poi ci parla di libri e biblioteche, il suo mondo, il suo pane quotidiano: scaffali sovraccarichi di libri, i volumi degli studiosi del suo tempo, i “rotoli” sui quali egli stesso ha costruito la propria cultura e che lui stesso ha contribuito a compilare riempiendoli di colonne ordinate di minuti caratteri di scrittura.
Dumplings e noodles. Bao, Gyoza, Biang Biang, Ramen e molto altro di Pippa Middlehurst (libro illustrato, traduzione di Silvana Mancuso, Guido Tommasi Editore, 192 pagine, 28 euro)
Raccolta di ricette ispirate alle cucine di Taiwan, Cina e Giappone. L’autrice raccoglie ricette di piatti da mangiare da soli e da condividere con gli amici. Altre sono riproduzioni dello street food scoperto durante i suoi viaggi e infine ci sono le ricette che omaggiano i suoi piatti preferiti e collaudati, quelli che mangiava tanti anni fa quando da bambina frequentava con il nonno un ristorante di dim sum.
OTTOBRE 2021
Hao di Li Shuman (edizione bilingue, traduzione di Maura Schettino, Cina in Italia, 88 pagine, 10 euro)
Raccolta di trenta poesie composte da una cinese che vive in Italia e dedicate alle sue emozioni in un Paese straniero. «La poesia è amore. La poesia esprime la volontà. I semi di poesia piantati nell’infanzia germogliano durante la crescita e arricchiscono la vita. Il compleanno di mia figlia si avvicina, è quasi maggiorenne. Da madre, quale regalo potrei farle che sia duraturo ed esprima al meglio i miei sentimenti?», scrive l’autrice a cui, quindi, è venuta questa idea ed è nato un libro di poesie. Essendo 好 hǎo l’ideogramma cinese che designa il buono, il bello, il bene, composto da 女 nǚ, figlia o donna, e 子 zĭ, figlio, sua figlia ha pensato che un bel nome per questo libro sarebbe stato proprio 好 Hao. Le poesie sono accompagnate dai disegni della figlia a cui le ha dedicate.
All’ombra di Mao. W.E.B. Du Bois, un afroamericano tra URSS, Cina e Africa di Marco Sioli (Sandro Teti Editore, 200 pagine, 18 euro)
L’incredibile vita di W.E.B. Du Bois, il più importante attivista per i diritti dei neri della prima metà del Novecento. Amico di Chrushëv e Mao, grande sociologo, storico, scrittore e pubblicista, primo afroamericano a laurearsi a Berlino e ad Harvard. Un uomo straordinario quanto sottovalutato in Occidente e negli Stati Uniti, dove fu perseguitato per le sue simpatie comuniste. Nella sua lunga e intensissima esistenza – morì a 93 anni in Africa nel pieno delle sue attività – ha creato diverse organizzazioni che gli sono sopravvissute. Da alcuni anni, soprattutto negli Usa, è in atto un meritorio lavoro di riscoperta e valorizzazione del suo pensiero e delle sue opere.
Il re dei bambini di Acheng (traduzione di Maria Rita Masci, Edizioni Theoria, 96 pagine, 10 euro)
Stecco, un bambino che viene scelto per sostituire un vecchio maestro di scuola in congedo, suscitando invidia nei suoi compagni. Si troverà però a fare i conti con una realtà totalmente inaspettata, in cui gli studenti sono svogliati e non stimolati: decide così di spronarli a pensare con le loro teste e a ragionare, senza seguire i libri di testo, ma pagherà questa scelta con l’allontanamento dalla scuola. Il romanzo si pone in maniera critica rispetto al sistema scolastico cinese dell’epoca, che ha svuotato le scuole della loro funzione educativa, limitandosi a diffondere la dottrina del partito e i dettami maoisti.
Il re degli alberi di Acheng (traduzione di Maria Rita Masci, Edizioni Theoria, 96 pagine, 10 euro)
Secondo capitolo della trilogia di Acheng. La vicenda è ambientata nella Cina della Rivoluzione culturale: un gruppo di giovani viene portato nelle campagne per farsi educare dai contadini e vengono inoltre incaricati di realizzare un piano di disboscamento volto ad abbattere gli alberi inutili e a sostituirli con quelli utili. Il massacro subito dalla natura stessa non porta però nessun rinnovamento, anzi distrugge senza costruire, illudendo coloro che se ne fanno carico di aver intrapreso la via che porterà alla trasformazione della Cina.
Racconta la storia di Wang Yisheng, giovane povero ma geniale giocatore di scacchi, che durante la Rivoluzione culturale viene mandato in un campo di lavoro nelle foreste dello Yunnan per essere rieducato. Dopo aver cercato validi avversari e antichi maestri, la sua avventura si conclude con una partita giocata da lui solo contro nove campioni. Il gioco diventa alla fine l’espressione della dimensione spirituale umana in contrapposizione ai bisogni materiali che segnano l’esistenza dei non giocatori.
Il pensiero tibetano. Comprendere la via buddhista alla pace della mente di Dejanira Bada (Giunti, 304 pagine, 18 euro)
In Tibet shiné è la pratica del Calmo dimorare, nonché il nome di un famoso dipinto che raffigura un monaco nell’atto di inseguire un elefante nero, ovvero la sua mente. L’inseguimento consiste in nove stadi, che lo condurranno infine alla meditazione lhakthong, la pratica della visione profonda o analitica, che ha inizio con il decimo e undicesimo stadio e che gli consentirà di raggiungere l’illuminazione. Ci muoviamo nel testo seguendo tale sentiero. A piccoli passi sul tetto del mondo. Che cosa ci rimane del Tibet dopo il cammino? Di cosa possiamo fare tesoro? Oggi la meditazione sta entrando sempre di più nella vita di noi stressati occidentali. Ricordiamo però di portare sempre il dovuto rispetto: cerchiamo d’informarci e di non praticare solo per raggiungere obiettivi egoistici. Integrando la meditazione nella nostra quotidianità possiamo infatti ottenere benefici non solo per noi stessi, ma anche per gli altri e per il mondo.
Chimica di Wang Weike (traduzione di Fabio Cremonesi, Edizioni Clichy, 264 pagine, 17 euro)
La vita di alcuni scorre lineare come una freccia lanciata dritta verso il bersaglio, la vita di altri invece no, segue tutt’altra traiettoria. Chimica, romanzo d’esordio della rivelazione Weike Wang, racconta questo secondo tipo di esistenza. Quella della protagonista-narratrice del libro, che ci conduce fra gli spigoli del suo percorso senza mai svelarci il suo nome. Lei è una giovane studentessa cinese emigrata in America, che a prima vista potrebbe sembrare aver trovato la formula giusta per una vita felice: sta portando a termine un prestigioso dottorato di ricerca in chimica e il suo fidanzato, un brillante scienziato lanciato verso un’altrettanto brillante carriera, le ha appena chiesto di sposarlo. «Chiedimelo di nuovo domani» risponde però lei, uscendo così fuori rotta e iniziando a vagare «come una particella di gas che svolazza nello spazio». E intanto sente che anche un altro amore – quello per la chimica, per quell’universo perfetto di regole e soluzioni in cui si è sempre mossa – sta entrando in crisi. Non le resterà allora che spingersi alla ricerca di un diverso tipo di chimica, seguendo una traiettoria tutta nuova in cui le formule scientifiche lasceranno il posto a quelle del cuore.
La donna della palude. Le indagini dell’ispettore Tian di Martin Long (traduzione di Francesca Maria Gimelli, TRE60, 336 pagine, euro 16,90)
Tian Haifeng, ispettore capo dell’ufficio di pubblica sicurezza di Nanchino, ha ormai visto così tanti omicidi da non riuscire più a tenerne il conto. Eppure i resti mummificati di una donna, estratti da una torbiera nella regione cinese dello Xinjiang, catturano la sua attenzione. Il corpo è irriconoscibile, ma i tratti somatici appartengono indiscutibilmente a una donna di origini occidentali. Insospettito da ordini superiori che gli imporrebbero di chiudere in fretta l’indagine, Haifeng decide di occuparsi comunque del caso. Nello Xinjiang, sullo sfondo dei violenti scontri tra i musulmani uiguri, perseguitati dal regime, e le forze di sicurezza cinesi, Haifeng comprende di aver portato alla luce molto più di una semplice mummia: i tratti caucasici della donna attesterebbero la presenza di colonizzatori ben prima dell’arrivo dei cinesi, un vero smacco per la propaganda governativa… Ma quando nuovi scavi portano alla luce mummie dai tratti somatici cinesi, Haifeng capisce di essere coinvolto in un torbido intrigo politico. Tra falsi storici, insabbiamenti e omicidi, la posta in gioco è altissima – forse troppo per un semplice ispettore – ma la verità non può restare sepolta ancora a lungo.
Stanotte sfilano cento fantasmi di Serena Meo e Gabriele Caelpher Ghirelli (Future Fiction, 12 euro)
Tratto da un racconto di Xia Jia, il graphic novel ha pre protagonista Ning, quindicenne che abita in via dei Fantasmi in un Luna Park del futuro. Passa il suo tempo in compagnia di tanti amici strani: spiriti, demoni, animali fantastici e, ovviamente, fantasmi! Ma chi è davvero Ning? Cosa gli impedisce di fuggire per vedere, oltre ai suoi confini, un nuovo mondo? Per scoprirlo, Ning dovrà confrontarsi con gli spettri del suo stesso passato e con quelli – molto più veri – dell’intera via dei Fantasmi.
La macchina zero. Mario Tchou e il primo computer Olivetti di Matteo Demonte e Ciaj Rocchi (Solferino, 192 pagine, 20 euro)
Il 9 novembre 1961 sull’autostrada Milano-Torino pioveva a dirotto. Mario Tchou, capo della Divisione Elettronica Olivetti, era in auto verso Ivrea dove avrebbe presentato le ultime novità al consiglio di amministrazione. Aveva 37 anni e sarebbe stato l’ultimo dei suoi viaggi. Su richiesta di Adriano Olivetti, era tornato in Italia dagli Stati Uniti dove dirigeva il prestigioso Hartley Laboratory. Aveva presentato alla Fiera di Milano un Elaboratore Elettronico Aritmetico, Elea 9003: il primo computer realizzato con elementi allo stato solido, i transistor. Questa macchina segnò un passaggio tecnologico fondamentale. Da allora, il mondo non sarebbe più stato lo stesso.
Le vie della seta. Una nuova storia del mondo di Peter Frankopan (Mondadori, 128 pagine, 25 euro)
Peter Frankopan, storico e docente a Oxford, esplora in queste pagine la grande storia delle Vie della Seta e gli innumerevoli legami che gli uomini hanno forgiato per secoli su queste rotte leggendarie, scambiandosi materie prime, merci, idee, dalla scienza alla filosofia, ma anche violenza e malattie. Dagli antichi imperi di Persia alle terribili invasioni degli Unni, dal Rinascimento europeo alle due guerre mondiali, fino al nostro secolo, Le Vie della Seta ci conduce in un viaggio attraverso il tempo e tesse insieme i fili di popoli, imperi e continenti diversi in un monumentale affresco che getta una nuova luce sulla storia del mondo. Sontuosamente illustrato da Neil Packer e basato sull’omonimo bestseller mondiale di Peter Frankopan, l’affascinante racconto delle Vie della Seta torna in una nuova, preziosa edizione.
Attraverso lo specchio. Cina, Andate – ritorni di Silvia Calamandrei (Storia e Letteratura, 184 pagine, 18 euro)
In questo volume, l’autrice risale alle radici del suo complesso rapporto con la Cina, Paese per il quale ha maturato un’appartenenza, pur nello sdoppiamento identitario e linguistico, e che continua a seguire per costruire ponti di comunicazione lanciati già negli anni Cinquanta dai genitori, corrispondenti a Pechino, e da Piero Calamandrei a capo di una delegazione culturale italiana nel 1955 in Cina. Silvia Calamandrei ricostruisce le radici familiari dell’incantamento: dal soggiorno nella Pechino da poco liberata, dove frequenta la scuola elementare cinese e partecipa alle mobilitazioni dei bambini nelle prime campagne maoiste, alla Cina della sua giovinezza, quando assiste all’ultima fase della Rivoluzione culturale. Il tracollo del maoismo innesca un desiderio di approfondimento e di messa in discussione delle certezze ideologiche, e la tragedia di Tian’anmen del 1989 sollecita un contatto più diretto, mentre assiste alla grande trasformazione della Cina in potenza globale.
NOVEMBRE 2021
Quanto oro c’è in queste colline di C Pam Zhang (traduzione di Martina Testa, 66thand2nd, 352 pagine, euro 17,10)
Ba è morto durante la notte, Ma è scomparsa da tempo. Lucy e Sam, dodici e undici anni, si ritrovano all’improvviso in fuga in una terra ostile. Al tramonto della febbre dell’oro, con il cadavere del padre sulle spalle, partono per un viaggio nel grande Ovest americano, segnato da ossa di bisonti e impronte di tigri misteriose, per dare degna sepoltura a Ba. Nel cammino incontreranno cercatori d’oro e speculatori, un sinistro cacciatore di pellicce, la proprietaria di un bordello, una ricca ragazza di città che offrirà loro aiuto ma solo alle sue condizioni. Nell’ombra del ricordo del padre violento, per cui nutrono sentimenti contrastanti, Lucy e Sam dovranno cercare la loro strada in mezzo a paesaggi brutali e incantati, anche a costo di separarsi, e scoprire a poco a poco i segreti del loro passato familiare insieme a quelli del loro paese, l’America. Romanzo d’avventura che riscrive il mito di fondazione della frontiera, toccando temi cruciali come la razza e l’immigrazione e altri più intimi come il genere e la perdita, e che segna l’ingresso di una nuova voce nella letteratura americana
Ne Zha conquista il Re Dragone di Tang Yaming (edizione bilingue italiano-cinese, con audio, illustrazioni di Yu Dawu, traduzione di Daniela Baranello, Cina in Italia, 52 pagine, 13 euro)
La leggenda di Nezha narra di un ragazzino con superpoteri innati che, mentre si diverte a giocare vicino al mare, si ritrova a combattere con coraggio prima contro il malvagio Demone Blu del mare orientale, poi contro il Terzo Figlio del Re Dragone, facendo così arrabbiare proprio il Re Dragone e scatenando una tempesta. Per proteggere gli abitanti del posto, Nezha sacrifica se stesso. Alla fine, sarà riportato in vita da un monaco immortale, distruggerà il Palazzo del Drago e sconfiggerà il Re Dragone, liberando le persone dal male…
Grammatica della lingua cinese di Maria Luisa Paternicò, Valeria Varriano, e Huiting Tian (UTET Università, 648 pagine, 33 euro)
Il volume fotografa e descrive il cinese standard, nei suoi due registri colloquiale e formale, così come viene parlato, scritto, studiato e insegnato oggi in Cina e all’estero, con una particolare attenzione ai lettori italiani. A questo scopo, le autrici hanno messo in evidenza gli aspetti grammaticali che considerano, alla luce della loro esperienza di insegnamento, di maggiore difficoltà per un italofono, utilizzando, quando ritenute pertinenti, descrizioni contrastive. La Grammatica della lingua cinese è pensata come un testo unitario di riferimento, moderno, aggiornato e di agevole consultazione per studenti di livello intermedio-avanzato. Il testo è inoltre un supporto didattico utile ai docenti per la programmazione dei corsi e si presta bene a coadiuvare e affiancare eventuali altri materiali per l’insegnamento del cinese mandarino.
L’arte della guerra di Sun Tzu (traduzione di Miriam Castorina, Giunti, 96 pagine, 20 euro)
Tra i tanti manuali di strategia militare prodotti nell’impero cinese a partire dall’VIII secolo a.C., L’arte della guerra è il più celebre e influente. Questa edizione, di grande pregio, è arricchita dal testo cinese a fronte. Si presenta come manuale pratico per affrontare le infinite variabili della guerra, intesa come conflitto vero e proprio o come dissidio interiore, e rivela una straordinaria modernità: la guerra è un evento da affrontare con una strategia mentale, prima che pratica, e da evitare il più possibile. Da decenni fonte di ispirazione per manager e politici, il libro è stato utilizzato da chiunque volesse raggiungere un obiettivo e deve il suo successo all’invito a studiare l’avversario, con i suoi punti di forza e di debolezza, a controllare le informazioni e ancora prima a conoscere se stessi, con i propri pregi, i propri limiti, le proprie motivazioni. Un testo di culto da leggere, rileggere, consultare, che non smette di offrire consigli illuminanti per la vita.
Dolore e rinascita tra le nuvole di A Lai (traduzione di Fiori Picco, Fiori d’Asia editrice, 360 pagine, 17 euro)
Il 12 maggio 2008 un terremoto di magnitudo 8.0 colpisce la provincia cinese del Sichuan, compreso il villaggio tibetano di Tra Le Nuvole. I superstiti vengono trasferiti; solo lo sciamano Aba decide di tornare sui monti per accudire le anime dei defunti con i rituali dell’antica religione Bon.
Il terremoto ha lasciato una profonda crepa che preannuncia una frana distruttiva. Il desiderio di Aba è morire insieme al villaggio.
Cina imperiale. La storia illustrata definitiva (Gribaudo, 320 pagine, euro 39,50)
Dai clan leggendari della preistoria all’ultimo imperatore della dinastia Qing, questo libro monumentale riporta alla luce la storia imperiale della Cina attraverso i suoi eventi cruciali, l’analisi delle forze politiche e delle personalità più influenti, in una straordinaria collaborazione che ha coinvolto diversi editori e studiosi sia britannici sia cinesi. Coprendo più di cinquemila anni di storia e presentando immagini di manufatti mai visti in precedenza al di fuori del territorio cinese, quest’opera visuale affascinerà i lettori narrando con testi e splendide immagini gli eventi chiave che hanno plasmato la storia cinese e hanno gettato le basi della Nazione contemporanea che tutti conosciamo, aiutando a comprenderne meglio sia il fascino sia le innegabili contraddizioni. Con approfondimenti illuminanti sui più importanti personaggi storici, sulle conquiste culturali e filosofiche – come l’ascesa del confucianesimo e il commercio della seta e del tè – l’opera esplora la fioritura dell’impero cinese e il suo declino nel corso di due millenni di storia dell’umanità.
Splendidi reietti di Seven (traduzione di Martina Caschera, add editore, 248 pagine, euro 19,50)
In una città costiera cinese, Haimen, si manifesta il sottobosco queer e lisergico di Splendidi reietti, un mondo di giovani insonni e disillusi alla ricerca di amore e significato, tra sesso, alcol e deliri nichilisti. «Chi sono?» si chiede Tian Fushi, studente gay con l’aspirazione di diventare un artista. Per trovare una risposta deve abbandonare gli studi e cimentarsi in un viaggio psichedelico alla ricerca di se stesso nei meandri di una metropoli illuminata al neon. In un mix grafico strabiliante si compongono i frammenti che compongono l’identità di Tian Fushi: artista incompreso nell’industria dei manga, depravato cittadino della Cina pornografica, bimbo sperduto di Peter Pan e giovane uomo alla deriva in un mondo ultraviolento.
Segreti nel bosco di Jimmy Liao (traduzione di Silvia Torchio, Edizioni Gruppo Abele, 62 pagine, 18 euro)
Il morbido Coniglio è andato via senza salutare. Rimaste senza sogni né segreti, le città sono diventate luoghi tristi. Ma ecco che a un tratto una nuova avventura si prospetta per la giovane protagonista di questa storia: quale sarà il suo prossimo viaggio attraverso i sogni?
È il 1998 e Jimmy Liao fa il suo debutto nel mondo editoriale con questo splendido albo illustrato: Secrets in the woods. È qui che affondano le radici di tutta la sua poetica: la riscoperta dei sogni, dei ricordi e del loro straordinario potere.
Il muro di tempeste. Dinastia del dente di leone. Vol. 2 di Ken Liu (traduzione di Andrea Cassini, Mondadori, 828 pagine, 26 euro, disponibile dal 30 novembre)
Dopo La grazia dei re, pubblicato da Mondadori nel 2020, prosegue la vicenda di Kuni Garu. Ormai noto come l’Imperatore Ragin, governa il regno delle Isole di Dara, ma deve lottare per riuscire a rispondere alle esigenze del popolo e nello stesso tempo a mantenere la propria visione di progresso. Fino al giorno in cui un’armata del lontano popolo dei Lyucu invade le coste di Dara. Il panico diventa subito caos. Per difendere il suo ormai fragile regno dalla minaccia e al contempo preservare la pace costantemente messa a rischio dalle lotte tra fazioni rivali, l’imperatore Kuni si trova costretto a ricorrere all’aiuto delle uniche persone di cui si fida davvero: i suoi figli Timu, Phyro e Théra, ormai adulti. Fra sedizioni, traditori e false accuse, affronteranno i ribelli e gli invasori con la forza delle armi, della diplomazia e della geniale astuzia di Théra, pronti a lasciare il loro segno nella storia.
Lei che divenne il sole di Shelley Parker Chan (traduzione di Gabriele Giorgi, Mondadori, 408 pagine, 20 euro, disponibile dal 30 novembre)
Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l’unica eccellenza che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un’incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l’identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.
DICEMBRE 2021
Il sole cinese di Liu Cixin, Han Song, Xia Jia, Chen Qiufan, Wang Jinkang, Mu Ming, Tang Fei e altri (traduzione di Chiara Cigarini, Future Fiction, 471 pagine, 20 euro)
«Basta aprire una finestra in Cina per vedere un’anteprima del nostro futuro». Con queste parole, lo scrittore Han Song resuscita un genere dato per moribondo in Occidente, che invece, proprio da Oriente, trova nuova linfa e vitalità grazie a una serie di storie capaci di aggiornare e arricchire la fantascienza contemporanea mondiale. Si tratta di un vero e proprio fenomeno socio-culturale che sta investendo molti settori, da quello letterario a quello accademico, da quello universitario a quello industriale, inclusi i fumetti, i videogiochi, i film e le serie TV. In tanti oggi considerano la fantascienza come l’unico genere capace di cogliere e rappresentare al meglio lo spirito dei nostri tempi accelerati, con in più la tradizione millenaria cinese a fare da sfondo alle storie di tre generazioni di scrittori e scrittrici, dagli anni Settanta fino ai nostri giorni: templi olografici per continuare a onorare i morti nella realtà aumentata, linguaggio dei segni per sfuggire alla sorveglianza cibernetica, consulenti artificiali a supporto di una popolazione in rapido invecchiamento, social network per mantenere vive le festività tradizionali e un immenso “sole cinese” che – dall’alto – illumina il futuro di un paese avviato verso uno sviluppo tecnologico inesorabile. Questa antologia rappresenta il meglio della fantascienza cinese pubblicata da Future Fiction nel corso degli ultimi cinque anni, una raccolta definitiva di diciassette racconti e ben otto storie inedite.
I fiori di Hong Kong di Paola Rondini (Polaris, 282 pagine, 17 euro)
Vittorio Sarli parte da Roma alla volta di Hong Kong per seguire le indagini sulla morte, apparentemente senza motivo, del fratello Giorgio, funzionario di una banca europea, ucciso nel suo appartamento mentre era con una prostituta. Ad attenderlo trova un ispettore bizzarro, Scott Leung, che affronta il caso e ricerca la verità con la stessa sensibilità rispettosa, tollerante e umanissima della sua visione esistenziale. In un susseguirsi di giorni torridi e notti umide, in un carosello di incontri e rivelazioni, Vittorio, insieme a Julia, affascinante collaboratrice di una rivista ambientalista, si addentra nella vita sconosciuta del fratello con lo scopo di riportare in Italia, oltre che il cadavere, anche una verità buona e intatta. In uno scenario dove tutto cambia in fretta, Leung, con l’aiuto del suo giovane e creativo assistente Jimmy, si muoverà a viso aperto dentro una triste vicenda di affari, dove la distanza e le differenze tra Oriente e Occidente scompaiono.
Vite minime di Acheng (Theoria, 96 pagine, 12 euro)
Una vena ilare e tragicomica attraversa le novelle che compongono questo libro di Acheng: esse raccontano in modo rapido e incisivo le storie di piccole e umili esistenze marchiate dal sistema, dai tempi di Mao ai nostri giorni. Acheng fissa la sua lente su esseri semplici e qualunque, ne coglie i tic e le manie, fruga nella loro vita quotidiana, entra nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle sezioni di partito. Le loro trasgressioni, minime o grandiose che siano, assomigliano alle stramberie dei pazzi: spesso sono semplici «atti mancati», lapsus, sintomi, stranezze e fissazioni di poveri diavoli che esprimono così il malessere che li opprime.
Dieci amori di Zhang Yueran (a cura di Stefania Stafutti, Atmosphere Libri, 200 pagine)
Una sposa è perseguitata dall’amante morto nel giorno del suo matrimonio. L’atto di tradimento di uno studioso medievale fa uccidere sua moglie. Un personaggio fiabesco incontra la sua prima ragazza a distanza di molti anni. Questa antologia di racconti della giovane scrittrice cinese Zhang Yueran offre uno sguardo molto peculiare sugli affari di cuore.
Studi cinese? Vademecum per aspiranti sinologi di Mauro Marescialli (Orientalia Editrice, euro 11,40)
Il cinese è considerata una delle lingue più difficili al mondo e impararlo rappresenta una continua sfida che può mandare in crisi qualunque studente, anche il più appassionato. Rimane però una lingua meravigliosa e affascinante che cattura chi inizia a decodificarne i meccanismi. Con questo vademecum Mauro Marescialli offre al lettore una panoramica sulle difficoltà che si possono incontrare nello studio del cinese e consigli preziosi su come affrontarle. La prima parte del libro analizza i sette aspetti che secondo l’autore rappresentano i principali scogli da affrontare nell’apprendimento della lingua, con una serie di suggerimenti pratici per riuscire a superarli. La seconda parte, attraverso una serie di interviste, propone le esperienze di studio di chi ha già intrapreso questa strada o che ne ha fatto una scelta di vita.
Perché il cinese non è facile, ma può portarti molto lontano.