Tutti i titoli pubblicati negli Oscar Mondadori di autori cinesi o dedicati alla Cina
Indice
COLLANA CLASSICI
MARCO POLO
Il Milione (a cura di Maria Bellonci, 2019)
Nel 1271 il giovanissimo Marco Polo partì da Venezia per la Cina, dove divenne uomo di fiducia dell’imperatore del Catai. Per lui viaggiò attraverso l’Asia, terra piena di storie e leggende. Quando, vent’anni dopo, fece ritorno in Europa, venne catturato dai Genovesi, e in carcere conobbe il poeta Rustichello da Pisa, cui dettò il resoconto dei suoi viaggi. Nacque così Il Milione, un’opera in cui si fondono l’amore per il fiabesco e il gusto per l’osservazione precisa, quasi scientifica. Secondo Maria Bellonci, che ha riscritto Il Milione in una lingua «libera ma fedelissima», la testimonianza di Marco Polo «rompe i limiti dello spazio e del tempo: ma ancora di più, ci libera dai limiti che abbiamo dentro di noi e quasi rende reale l’utopia della fratellanza».
COLLANA BESTSELLERS
VALERIO MASSIMO MANFREDI
L’impero dei draghi (2016)
Anatolia, 260 d.C. L’assedio dei Persiani ha stremato la resistenza della città romana di Edessa, l’imperatore Valeriano è stato catturato insieme al capo della sua guardia personale, Marco Metello Aquila, eroe dell’impero e leggenda vivente, e ad altri dieci dei suoi uomini più valorosi. Marciranno ai lavori forzati, in una miniera da cui nessuno è mai riuscito a evadere. Ma c’è chi conosce quei cunicoli bui: Metello e i suoi fuggono e trovano rifugio in un’oasi dove è atteso un misterioso personaggio braccato dai Persiani. I Romani ne diventano la milizia privata con il compito di scortarlo nel mitico regno della seta, la Cina. Ha inizio così un’epopea straordinaria attraverso le foreste dell’India, le montagne dell’Himalaya, i deserti dell’Asia centrale: un viaggio favoloso al termine del quale Marco Metello scoprirà di non essere il primo romano ad aver raggiunto quel mondo remoto…
BRUCE LEE
Il tao del dragone. Verso la liberazione del corpo e dell’anima (traduzione di Anna Poletti, 2019)
Bruce Lee è conosciuto e ammirato in tutto il mondo per le sue straordinarie doti fisiche e per le tecniche di combattimento che ha messo a punto e insegnato. Ma è stato molto di più, come rivelano questi suoi scritti, composti di getto negli ultimi mesi prima della morte e intesi come appunti per un saggio personale, un’autobiografia non destinata alla pubblicazione ma al proprio miglioramento spirituale. In queste pagine Bruce Lee annotò sentimenti, emozioni, riflessioni sia sulle arti marziali sia sui molteplici aspetti dell’esistenza. Dal kung fu alla psicologia, dalla recitazione all’autoconoscenza, le sue parole svelano il mondo di un uomo che ha saputo essere allo stesso tempo, e in piena consapevolezza, poeta, filosofo, scienziato, attore, produttore, regista, autore, coreografo, combattente, marito, padre, amico.
La perfezione del corpo (traduzione di Marco Braghieri, 2019)
Secondo Bruce Lee le arti marziali rappresentano l’arte di esprimere il corpo umano. In questo volume il famoso attore espone il suo stesso metodo di allenamento e la profonda disciplina mentale che lo ha sempre guidato.
Ci sono, quindi, indicazioni molto pratiche e concrete sugli esercizi e le regole alimentari per ottenere un corpo di spettacolare flessibilità ed eleganza muscolare, intervallate da riflessioni su come esprimere, attraverso la perfezione del corpo, la profondità dell’anima.
Pensieri illuminanti (traduzione di Giusi Valent, 2020)
Questo libro contiene il segreto dell’incredibile successo di Bruce Lee come attore, praticante di arti marziali e fonte di ispirazione per tutto il mondo.
Sono qui raccolti centinaia di aforismi su decine di argomenti diversi, dalla spiritualità alla liberazione personale, dalla vita familiare alla recitazione. Massime sulle quali Bruce Lee ha improntato la sua stessa esistenza e carriera, ottenendo sempre il massimo e riuscendo a vivere in maniera felice in ogni situazione.
HEINRICH HARRER
Sette anni in Tibet (traduzione di G. Gentili, 2018)
Al principio del 1939 Heinrich Harrer, ex campione di sci e famoso alpinista austriaco, viene scelto per partecipare alla spedizione sul Nanga Parbat. Tornerà in patria solo dopo incredibili eventi: sarà internato in un campo di concentramento, evaderà più volte, riuscendo a penetrare in terre mai visitate da un occidentale e a fare amicizia con il giovane Dalai Lama; ma soprattutto conoscerà e sarà conquistato da una cultura antica e affascinante, di cui diventerà il paladino. Sette anni in Tibet non è soltanto il racconto appassionante di questa straordinaria esperienza – un’avventura al limite dell’incredibile – ma anche una testimonianza storica e umana sugli ultimi anni del Tibet indipendente, alla vigilia della drammatica invasione delle truppe cinesi.
FEDERICO RAMPINI
La seconda guerra fredda. Lo scontro per il nuovo dominio globale (2021)
È cominciata la seconda guerra fredda. Sarà profondamente diversa dalla prima. Cambieranno molte cose per tutti noi, nella sfida tra America e Cina nessuno potrà rimanere neutrale. L’economia e la finanza, la scienza e la tecnologia, i valori politici e la cultura, ogni terreno sarà investito dal nuovo conflitto. Dobbiamo smettere di parlare di globalizzazione come se fosse irreversibile: la sua ritirata è cominciata. Federico Rampini ci costringe a rivedere i luoghi comuni, ci apre gli occhi. Perché il mondo è cambiato molto più di quanto gli occidentali si rendano conto.
JIANG RONG
Il totem del lupo (traduzione di Maria Gottardo e Monica Morzenti, 2020)
Cina, anni Sessanta. All’inizio della Rivoluzione Culturale, il giovane Chen Zen lascia Pechino per essere rieducato nella Mongolia Interna ed entrare in relazione con le popolazioni locali poco inclini ad assoggettarsi ai principi che informano il nuovo governo cinese. In una terra estrema e affascinante, sullo sfondo delle crescenti tensioni con l’esercito sovietico, Chen Zen entra così per la prima volta in contatto con un mondo ancestrale in cui le dimensioni del sacro e del soprannaturale permeano ogni cosa, compresa la quotidiana e delicata relazione con i lupi, i grandi predatori che contendono all’uomo la supremazia in quell’inospitale territorio. A lui, rappresentante del governo cinese e del mondo moderno, si imporranno scelte difficili, talvolta drammatiche, da cui emergerà profondamente mutato. Nato dall’esperienza diretta dell’autore, vissuto per undici anni nella Mongolia Interna, il romanzo è frutto di un lavoro di studio trentennale nel quale leggenda, storia e avventura si fondono per dare vita a un’opera intensa e controversa, che scuote dalle fondamenta il nostro modo di giudicare non solo la Cina di oggi, ma la storia stessa dell’umanità.
SUN TZU
L’arte della guerra (traduzione di Amarillis Monica Rossi, 2018)
Composto in Cina cinquecento anni prima della nascita di Cristo, L’arte della guerra rappresenta il più antico trattato di strategia militare. Il suo contenuto ha influenzato ampiamente nei secoli la filosofia orientale e oggi questo testo viene utilizzato nelle scuole di management in tutto il mondo.
Sun Tzu, infatti, non si limita a dare precetti per sconfiggere i nemici sul campo di battaglia. Ma ci insegna a gestire i conflitti in modo profondo e non distruttivo, perché anche nella nostra vita quotidiana «la miglior battaglia è quella che vinciamo senza combattere».
COLLANA MODERNI
JOHN LE CARRÉ
L’onorevole scolaro (2019)
Il servizio segreto britannico è stato colpito al cuore. Un agente infiltrato ne ha svelato i segreti e smantellato la rete di intelligence: anni di coperture in fumo, una reputazione distrutta. Quando George Smiley prende il controllo dell’organizzazione, sa di dover tentare il tutto per tutto per riconquistare il rispetto internazionale. Ingaggia l’«onorevole scolaro» Jerry Westerby e lo immette in un giro di affari, soldi, droga che ha il suo centro nell’Estremo Oriente. Vuole scoprire chi e come riesce a far circolare immense somme di denaro da Hong Kong alla vecchia Cina comunista. Ma Jerry non sa che Smiley è pronto a tutto pur di svelare l’intrigo: anche a sacrificarlo. Si trova così prigioniero di un gioco più grande di lui, di una partita di cui ignora le regole.
LAO SHE
Il ragazzo del risciò (traduzione di Alessandra Lavagnino, 2019)
La Pechino dei primi anni Trenta, con l’invasione giapponese che incombe, fa da sfondo alle vicende di Xiangzi, un giovane venuto dalla campagna che lavora come tiratore di risciò. La parabola della sua vita incarna alla perfezione questo momento incerto e confuso della storia della capitale, spossessata eppure magnifica; ma le vicissitudini della città imperiale non sembrano incidere più di tanto sulla vita dei personaggi, diseredati, povera gente senza nome, come lo stesso protagonista, che di suo ha solo il soprannome Cammello. Ingenuo, onesto, gran lavoratore, uomo di pochissime parole ma di fervidi pensieri, Xiangzi rincorre la fortuna. Ma la sorte non gli sarà amica: la volontà di migliorare se stesso e il proprio stato, che lo percorre come una febbre in tutta la prima parte del romanzo, lo condurrà all’ineluttabile sconfitta.
I due Ma, padre e figlio (traduzione di Monica Morzenti e Maria Gottardo, 2021)
Il signor Ma Zeren e suo figlio Ma Wei ereditano da un parente un negozio di antiquariato a Londra. Lasciata Pechino e la Cina, che negli anni Venti del Novecento è un Paese debole e diviso, i due Ma devono imparare a districarsi tra la variopinta folla di una città che li attrae e li respinge allo stesso tempo e soprattutto tra mille incomprensibili convenzioni sociali. A guidarli alla scoperta di abitudini e codici di comportamento nuovi sono il reverendo Evans, già missionario in Cina, e le signore Wendell, madre e figlia, presso cui i Ma alloggiano e di cui fatalmente si innamorano. Commedia ironica ma dal fondo amaro, I due Ma, padre e figlio (1929) è un romanzo scritto da Lao She al termine del suo soggiorno nella capitale britannica: nonostante la giovane età, l’autore si rivela già lucido osservatore e narratore di una realtà sfaccettata dal punto di vista umano, sociale e politico.
LUIGI MALERBA
Le rose imperiali (2018)
PEARL S. BUCK
La buona terra (traduzione di Andrea Damiano, 2017)
Per il contadino cinese Wang Lung, per la sua umile e rassegnata moglie O-Lan e per i loro parenti, la terra rappresenta tutto: il benessere, l’unione della famiglia, le tradizioni più sacre, le virtù delle generazioni passate e le speranze di quelle future. La buona terra descrive con sobrietà, potenza e un profondo e sottile senso di umanità un mondo di umili e oppressi; la scrittura di Pearl S. Buck, realistica e schiva eppure profondamente emozionante, affascina ancora oggi i lettori con il racconto della Cina dei primi decenni del Novecento, con la sua millenaria cultura, la sua antica miseria, la sua dignità, la sua poesia delle cose semplici.
Stirpe di drago (traduzione di Margherita Carbonaro, 2018)
La vita scorre secondo ritmi apparentemente immutabili per Ling Tan e la sua famiglia di contadini. Ma l’invasione giapponese spazzerà via consuetudini e certezze, costringendo ciascuno a misurarsi con la ferocia degli uomini e della Storia. Scritto sotto l’urgenza degli eventi per far conoscere al pubblico occidentale la brutalità del massacro di Nanchino (1937), Stirpe di drago unisce l’essenzialità della prosa americana moderna alla forma aperta del romanzo cinese, ricco di una moltitudine di personaggi, soprattutto femminili. Sono loro, le donne Han, la stirpe di drago: determinate a battersi contro l’invasore in nome della libertà e della dignità.
Un’eterna meraviglia (traduzione di K. Bagnoli, 2014)
Gli ultimi anni della sua vita Pearl Buck li trascorre in una condizione economica disastrosa, praticamente in bancarotta a causa di pessime conoscenze e furbi consiglieri che la allontanano dalla famiglia, dagli amici, perfino dai suoi editori. Nessuno dei sette figli adottati riesce ad aiutarla, poiché non hanno accesso alla piccola fortuna che la madre ha accumulato con la sfolgorante attività di scrittrice. La situazione è drammatica e tutti ne approfittano: spariscono documenti personali, lettere, manoscritti. Il romanzo cui l’autrice lavora negli ultimi anni di vita viene misteriosamente trafugato. Per quarant’anni nessuno ne sospetta l’esistenza, fino a quando nel dicembre 2012 una donna acquista un deposito a Fort Worth, Texas. L’affitto di quei pochi metri da anni non viene pagato e così la nuova acquirente diventa proprietaria di tutto il contenuto e lo mette all’asta. Tra cianfrusaglie e ammennicoli di poca importanza c’è un reperto prezioso: un manoscritto autografo che porta la firma di Pearl Buck e una copia dattiloscritta di oltre trecento pagine. La donna intende venderli al miglior offerente, ma la notizia giunge agli eredi che, dopo una lunga e complicata trattativa, riescono a impossessarsene.
L’esule (traduzione di Andrea Damiano, 2021)
La giovane moglie di un pastore presbiteriano lascia nel 1880 la Virginia e assieme al marito si reca in missione nella lontana Cina, affrontando un vero e proprio “esilio” dalla patria e dalla famiglia, nella speranza che il suo sacrificio le permetta di cogliere quel segno di Dio che attende da sempre. La morte prematura di quattro dei sette figli farà perdere senso a qualunque scelta, e Carie, la cui profonda natura è quella di una ribelle, si sentirà “esiliata” anche dal marito e dalla sua fede. In L’esule (1936) è la figlia, la scrittrice Nobel Pearl S. Buck, a narrarci la sua vita, trasformando la storia familiare in un racconto ricco d’amore e comprensione quanto lucido nei giudizi morali e culturali.
Vento dell’Est, Vento dell’Ovest (traduzione di M. Carbonaro, 2021)
Venti di trasformazione agitano la Cina all’alba del secolo XX, suscitando contrasti tra tradizione e innovazione, rispetto per l’antico e l’irrompere di una mentalità diversa. Educata secondo i precetti dell’Oriente e data in sposa a un giovane che ha studiato all’estero e rifiuta i valori del passato, Kwei-lan accetta di abbandonare a poco a poco le sue certezze, imparando così ad amare e a essere amata. Speculare alla sua è la storia del fratello, ribelle in nome di una moderna libertà di sentimenti, che ha studiato oltremare e al ritorno in Cina porta con sé la moglie americana. L’ostilità della grande famiglia e l’ostinazione del giovane provocano dolore e fratture, ma anche profonde trasformazioni che condurranno a un diverso incontro fra i due mondi.
COLLANA STORIA
GIULIO BUSI
Marco Polo. Viaggio ai confini del Medioevo (2019)
Il Milione, nato quasi per caso nelle carceri genovesi, nel 1298, non è solo il più famoso libro di viaggi della storia occidentale. Quello che lo rende unico è lo sguardo di Marco: acuminato, preciso come un registro mercantile, capace di tener conto anche dei dettagli più minuti. Ma al contempo uno sguardo morbido, che sa essere pietoso, simpatico, aperto. Scoprire, capire, raccontare, questa è la missione di Marco Polo. E Giulio Busi lo accompagna lungo le vie carovaniere d’Oriente, alla corte del Gran Qan, in città remote dai tetti lucenti. Lo segue con l’abituale scrupolo per le fonti, annotando meticolosamente e con consumata maestria narrativa ogni tappa, ogni evento. Tanto viaggiare ha uno scopo: rivedere quello che Marco ha visto, con i suoi occhi. Per imparare a osservare il nuovo, il diverso, l’altro, senza timori e con la stessa limpida meraviglia.
MICHELA FONTANA
Matteo Ricci. Un gesuita alla corte dei Ming (2017)
Il gesuita Matteo Ricci arrivò a Macao nel 1582 e, dopo aver soggiornato in varie città, si trasferì a Pechino, dove visse dal 1601 al 1610 alla corte dell’imperatore Wanli della dinastia Ming. Fu Matteo Ricci a scoprire che la Cina coincideva con il Catai descritto da Marco Polo e a farne conoscere per primo, attraverso le sue lettere e i suoi scritti, la cultura e le tradizioni.
La vita del gesuita è qui raccontata dalla giornalista Michela Fontana che a Pechino ha vissuto a lungo. Prefazione di Marianne Bastid-Bruguière.
PETER FRANKOPAN
Le vie della seta. Una nuova storia del mondo (2019)
È universalmente noto che le prime grandi civiltà ebbero origine nella regione situata fra le coste orientali del Mediterraneo e l’Himalaya: qui, nella valle dell’Indo e in Mesopotamia, vennero edificate le prime grandi metropoli e fondati i primi vasti imperi. Non altrettanto noto, invece, è che questa stessa regione ha costituito per millenni il crocevia della civiltà. Lungo il suo fitto reticolo di strade che collegavano città costiere e remote località dell’interno, e che già a fine Ottocento prese il nome di «Vie della Seta», battute da mercanti, conquistatori, pellegrini e nomadi provenienti da ogni dove, si sono scambiate materie prime, merci e manufatti, ma anche morte, violenza e malattie, e soprattutto idee nei campi più disparati, dalla scienza alla filosofia; e lungo le sue rotte commerciali hanno visto la luce le grandi religioni (giudaismo, cristianesimo, islam, buddhismo e induismo), che, in paradossale antitesi con quanto accadde più tardi e continua ad accadere oggi, hanno convissuto a lungo in pace e armonia.
HELWIG SCHMIDT-GLINTZE
Storia della Cina. Dall’Impero Celeste al boom economico (traduzione di Marco Federici, 2017)
L’autore, professore all’Università di Gottinga, offre un ritratto a tutto tondo della Cina: un Paese da un miliardo e quattrocentomila persone, un quinto dell’intera popolazione mondiale, distribuite su una superficie di oltre nove milioni e mezzo di chilometri quadrati, con una crescita del Pil che sfiora il 10% annuo, milioni di connessioni a Internet e quasi due milioni di autovetture vendute ogni anno.
Un Paese immenso, dalle enormi potenzialità, con un passato lungo e affascinante. Prefazione di Federico Rampini.
COLLANA SAGGI
ANONIMO
I 36 stratagemmi. Le regole segrete della guerra (a cura di Gastone Breccia, 2016)
Composto in Cina probabilmente durante la dinastia Ming, tra XIV e XVII secolo, il Libro dei Trentasei stratagemmi contiene una serie di astuzie e trucchi da usarsi in guerra, ma anche nella vita politica e sociale, esemplificati da altrettanti aforismi, qui scelti e commentati puntualmente da Gastone Breccia, noto studioso di storia militare. Il punto di partenza, come per tutta la tradizione strategica cinese, è la compenetrazione degli opposti: yin e yang, femminile e maschile, acqua e fuoco, debolezza e forza, difesa e attacco, ombra e luce, quiete e moto, in un perpetuo, delicatissimo equilibrio, continuamente turbato e continuamente ristabilito. Che si giochi in attacco o in difesa, quindi, le doti fondamentali sono flessibilità, pazienza, capacità di sfruttare ogni minimo vantaggio offerto dal caso e dall’evoluzione degli eventi; ma anche dedizione alla causa e fermezza nel perseguire i propri obiettivi. Con la consapevolezza che nessuno riuscirà mai a vedere la fine della guerra e che non ci si può illudere di aver conquistato un risultato definitivo; ogni successo è transitorio e qualsiasi forma di irrigidimento, qualsiasi tentativo di aggrapparsi con troppa forza all’esistente è una sicura strada verso la rovina.
HENRY KISSINGER
Ordine mondiale (2017)
Kissinger rivisita momenti cruciali della storia mondiale del secondo dopoguerra, riflette sul futuro dei rapporti tra Stati Uniti e Cina, esamina le conseguenze dei conflitti in Iraq e Afghanistan, analizza i negoziati nucleari con l’Iran, le reazioni dell’Occidente alla Primavera araba e le tensioni con la Russia sull’Ucraina, rivolgendo all’Europa uno sguardo preoccupato per il suo vuoto di autorità interno e la debolezza ai confini. Tutto questo per rispondere alla domanda: quale sarà il nuovo ordine mondiale? E chi ne avrà la leadership?
Cina (2018)
Nel luglio 1971, Henry Kissinger, consigliere per la Sicurezza nazionale del presidente americano Nixon, compì la sua prima missione diplomatica a Pechino. Da allora Kissinger è tornato spesso nel Paese asiatico, approfondendo sempre più la conoscenza della civiltà e del popolo cinese, imparando ad apprezzarne le doti etiche, la finezza intellettuale, il senso della famiglia e la cultura. E in questo libro, basato in gran parte sulle conversazioni dirette con i leader di Pechino, spiega come i cinesi ragionino su concetti come la pace, la guerra, l’assetto internazionale, confrontando il loro approccio con quello degli occidentali. Una lettura imprescindibile, perché conoscere il contesto tradizionale cinese è fondamentale per comprendere il ruolo della Cina quale protagonista dell’ordine politico mondiale nel XXI secolo.
PICCOLA BIBLIOTECA OSCAR MONDADORI
GIUSEPPE GENNA
Non toccare la pelle del drago (2005)
Gli ex poliziotti Guido Lopez e Stefan Wunzam sono chiamati a lavorare per la neonata Agenzia Investigativa Europea di cui è capo David Montorsi. Incappano subito in una sterminata rete criminale che include élite altolocate e manovalanza immigrata di origine cinese. Questa indagine si interseca con le vicende dell’agente Cia Jim Cameron di stanza a Pechino, che vive di traffici di droga. Qualcosa di strano succede con una fornitura destinata a Montecarlo e Cameron si trova all’improvviso braccato dai suoi ex colleghi della Cia e dai cinesi.
FEDERICO RAMPINI
Il secolo cinese (2006)
Federico Rampini, attraverso una collezione di storie di vita quotidiana, ritratti di nuovi potenti e nuove potenze economiche, ci spiega perché gli esperti economici e gli ultimi eventi politici suggeriscono che il XXI secolo sarà il secolo cinese.
L’ombra di Mao (2007)
Per noi occidentali la Cina di oggi è un enigma. Per svelarlo c’è una sola strada: fare i conti con il padre della Cina contemporanea, capire chi fu davvero Mao Zedong. Federico Rampini ci accompagna in queste pagine in un nuovo viaggio attraverso il secolo cinese, sulle tracce di Mao: un viaggio nella storia, nel mito e nel presente all’ombra di un uomo che si è reso responsabile della morte di 70 milioni di persone ma che, già nella scelta del suo successore Deng Xiaoping, ha consentito al proprio Paese di imboccare la strada delle grandi riforme economiche. Un uomo il cui fascino ha accecato una generazione di intellettuali europei e ha ispirato alcuni mostruosi epigoni, ma a cui va il merito di aver restituito dignità a uno Stato piagato da un degrado e da una corruzione devastanti.
L’impero di Cindia (2019)
Sono tre miliardi e mezzo. Sono più giovani di noi, lavorano più di noi, studiano più di noi. Hanno schiere di premi Nobel. Guadagnano stipendi con uno zero in meno dei nostri. Hanno arsenali nucleari ed eserciti di poveri. È Cindia: Cina e India, il dragone e l’elefante. Cindia non indica solo l’aggregato delle due nazioni più popolose del pianeta: è il nuovo centro del mondo, dove si decide il futuro dell’umanità. Più di metà della popolazione mondiale è concentrata in quest’area ed è la metà che cresce. Cresce sia demograficamente che economicamente. Oggi vi è però fra Cina e India una differenza radicale che ne fa due modelli alternativi. L’India è la più vasta democrazia esistente al mondo, un esempio di pluralismo e di tolleranza unico per quelle dimensioni. La Cina è il più imponente modello di Stato autoritario, funzionale e modernizzatore. Federico Rampini racconta questo enorme impero nascente e cerca di rispondere a una delle domande chiave del nostro futuro: vincerà la ricetta cinese, quella indiana, o un misto fra le due? E con quali conseguenze per il resto del mondo?
COLLANA FANTASTICA
CHEN QIUFAN
Marea tossica (traduzione di Benedetta Tavani, 2020)
La giovane Mimi vive letteralmente sommersa dall’immondizia del mondo: è una delle ragazze dei rifiuti che lavora tra gli imponenti cumuli di spazzatura elettronica di Silicon Isle, dove i frutti marci del capitalismo e della civiltà del consumo giungono alla loro rapida fine. La sua casa è l’immensa discarica che occupa l’isola, al largo della costa cinese meridionale. Come migliaia di altri migranti, è stata attirata lì dalla promessa di un lavoro sicuro e soprattutto di una vita migliore. La realtà però è ben diversa: Silicon Isle è un luogo tossico per il corpo e l’anima, dove l’aria, l’acqua e la terra sono irrimediabilmente inquinate, i lavoratori sottoposti all’arbitrio dei potenti mentre gang di malviventi lottano per il controllo del territorio, ecoterroristi minacciano attentati e capitalisti senza particolari scrupoli sono disposti a tutto in nome del profitto. E c’è anche qualcuno che tra i veleni di Silicon Isle cerca le proprie radici. Ora la tempesta perfetta si sta preparando, le forze in campo sono troppo violente, troppo determinate a imporsi e presto scoppia il conflitto: una guerra tra ricchi e poveri, tra passato e futuro. E quando la situazione esplode, Mimi deve decidere se rimanere una pedina o cambiare le regole del gioco.
CHLOE GONG
Queste gioie violente (traduzione di Laura Miccoli, 2022)
Corre l’anno 1926 e a Shanghai, scintillante come non mai, si respira un’aria di dissolutezza. Una faida sanguinosa tra due gang nemiche tinge di rosso le strade, lasciando la città inerme nella morsa del caos. Al centro di tutto c’è la diciottenne Juliette Cai che, dopo un passato lontano dagli affari di famiglia, ha deciso ora di prenderne in mano le redini e assumere il ruolo che le spetta di diritto nella Gang Scarlatta, un’organizzazione di criminali completamente al di sopra della legge. Ma non sono gli unici a voler imporre il proprio controllo sulla città. A contendere il loro potere, infatti, ci sono i Fiori Bianchi, nemici da generazioni. E dietro ogni loro mossa, c’è il loro rampollo, Roma Montagov, il primo amore di Juliette… ma anche il primo ad averla tradita. Quando gli affiliati di entrambe le gang iniziano a mostrare segni di instabilità, che culminano in suicidi cruenti, si diffondono strane voci. Si parla di contagio, di follia, di mostri nascosti nell’ombra. A mano a mano che le morti si accumulano, Juliette e Roma sono costretti a mettere da parte le armi – e il rancore che provano l’una per l’altro – e a iniziare a collaborare. Se non riusciranno a fermare il caos che sta sconvolgendo la loro gente e Shanghai, non resterà più nulla su cui esercitare il loro dominio.
Questa violenta fine: traduzione di Laura Miccoli, 2022)
Corre l’anno 1927 e Shanghai pare ormai sull’orlo della rivoluzione. Dopo aver fatto credere a Roma di aver commesso un crimine terribile pur di allontanarlo da sé e proteggerlo da una faida sanguinaria, Juliette si è lanciata in una nuova missione. Una mossa sbagliata, però, e metterà a rischio il suo ruolo al comando della Gang Scarlatta, dove già qualcuno è pronto a prendere il suo posto. Roma intanto non si dà pace: se lui non avesse permesso a Juliette di rientrare nella sua vita, niente di quel che è successo sarebbe accaduto. E, in preda alla disperazione e determinato a sistemare la situazione, arriva persino a maturare un’idea estrema. Quando però un nuovo mostruoso pericolo si manifesta in città, nonostante i tanti segreti che li separano, Juliette e Roma si ritrovano un’altra volta faccia a faccia. Shanghai, poi, è ormai sull’orlo del collasso: i nazionalisti stanno marciando sulla città, le voci di una guerra civile imminente si fanno sempre più insistenti e la leadership delle due gang rischia il totale annientamento. Roma e Juliette non hanno scelta: devono unire le loro forze se vogliono anche solo sperare di sconfiggere ciò che minaccia loro e la città. Ma i due ragazzi sono preparati a tutto tranne che al compito più difficile: proteggere i loro cuori l’uno dall’altra.
JOAN HE
La stirpe della gru (traduzione di Gabriele Giorgi, 2021)
La principessa Hesina di Yan ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino. La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino. I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge. Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto. Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?
JIN YONG
La leggenda del cacciatore di aquile (Volume 1) (traduzione di Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati e Silvia Pozzi, 2021)
Cina, 1200 d.C. La capitale dell’impero Song, insieme a metà del suo territorio, è stata occupata dalle genti barbare confinanti, gli Jurchen, provenienti dal Nord. I contadini sono oppressi dalle pesanti tasse imposte dagli invasori. Intanto, nelle steppe, le tribù dei mongoli stanno per essere unificate da un potente guerriero il cui nome risuonerà glorioso nei secoli: Gengis Khan. Guo Jing, figlio di un patriota Song assassinato, è stato allevato sotto la sua protezione. Onesto, leale, forse un po’ troppo ingenuo, il suo destino è scritto fin dalla nascita: un giorno dovrà vendicare suo padre. Ma prima lo aspetta un combattimento con un avversario che è il suo esatto opposto, cresciuto nella bambagia, astuto, perfettamente addestrato nelle arti marziali. Sotto la guida dei suoi fedeli shifu, i Sette Balordi del Sud, Guo Jing fa ritorno in Cina, diretto alla taverna degli Immortali ubriachi di Jiaxing, dove avrà luogo la sfida per cui si è allenato tanto a lungo. In una terra devastata dalla guerra e dal tradimento, però, niente è come sembra e il suo coraggio e le sue virtù saranno messi a dura prova.
La leggenda del cacciatore di aquile (Volume 2) (traduzione di Alessandra Pezza, a cura di Patrizia Liberati e Silvia Pozzi, 2022)
A Zhongdu, la Capitale centrale, importanti rivelazioni attendono Guo Jing, che apprende finalmente la verità sulla morte di suo padre e capisce contro chi dirigere la sua vendetta. Nel frattempo si ritrova promesso, per volere dei suoi shifu e del padre putativo, Gengis Khan, a due donne diverse. Nessuna delle quali è la sua adorata Huang Rong. Combattuto tra il desiderio di seguire il cuore e quello di adempiere al dovere filiale, Guo Jing intraprende un viaggio nella terra dei suoi avi, accompagnato da Huang Rong. Incontrerà bizzarri e potentissimi campioni del combattimento e sarà coinvolto nella lotta per il supremo libro delle arti marziali, il Classico delle nove tenebre. Ma il passato incombe: la vedova del guerriero crudele che ha accidentalmente ucciso quand’era bambino lo ha rintracciato e vuole vendicarsi. Nel frattempo, dopo aver saputo di chi è veramente figlio, Yang Kang diventa fratello giurato di Guo Jing e deve scegliere il proprio destino: continuerà a godere di una vita di ricchezze e privilegi presso l’invasore della sua patria o rinuncerà a tutto ciò che ha sempre conosciuto per vendicare i suoi genitori?
R. F. KUANG
La guerra dei papaveri (traduzione di Sofi Hakobyan, 2020)
Rin ha passato a pieni voti il kējǔ, il difficile esame con cui in tutto l’Impero vengono selezionati i giovani più talentuosi che accadranno a studiare all’Accademia. Ed è stata una sorpresa per tutti: per i censori, increduli che un’orfana di guerra della provincia di Ji potesse superarlo senza imbrogliare; per i genitori affidatari di Rin, che pensavano di poterla finalmente dare in sposa e finanziare così la loro impresa criminale; e per la stessa Rin, finalmente libera da una vita di schiavitù e disperazione. Il fatto che sia entrata alla scuola militare più esclusiva del Nikan, la Sinegard, è stato ancora più sorprendente. Ma le sorprese non sono sempre buone. Perché essere una contadina del Sud dalla pelle scura non è una cosa facile alla Sinegard. Presa subito di mira dai compagni, tutti provenienti dalle famiglie più in vista del Paese, Rin scopre di avere un dono letale: l’antica e semileggendaria arte sciamanica. Man mano che indaga le proprie facoltà, grazie a un insegnante apparentemente folle e all’uso dei papaveri da oppio, Rin si rende conto che le divinità credute defunte da tempo sono invece più vive che mai e che imparare a dominare il suo potere può significare molto più che non sopravvivere a scuola: è forse l’unico modo per salvare la sua gente, minacciata dalla Federazione di Mugen, che la sta spingendo verso il baratro di una Terza guerra dei papaveri.
La repubblica del drago (traduzione di Sofi Hakobyan, 2021)
Dopo La guerra dei papaveri (Mondadori, 2020), prosegue la saga di Rin. Già tre volte nella sua storia il Nikan ha dovuto combattere per sopravvivere alle sanguinarie Guerre dei papaveri. Il terzo conflitto si è appena spento, ma Rin, guerriera e sciamana, non può dimenticare le atrocità che ha dovuto commettere per salvare il suo popolo. E ora sta scappando, nel tentativo di sfuggire alla dipendenza dall’oppio e agli ordini omicidi della spietata Fenice, la divinità che le ha donato i suoi straordinari poteri. Solo un desiderio la spinge a vivere: non vuole morire prima di essersi vendicata dell’Imperatrice, che ha tradito la sua patria vendendola ai nemici. E l’unico modo per farlo è allearsi con il signore di Lóng, discendente dell’ultimo Imperatore Drago, che vuole conquistare il Nikan, deporre l’Imperatrice e instaurare una repubblica. Né l’Imperatrice, né il signore di Lóng, però, sono ciò che sembrano. E più Rin va avanti, più si rende conto che per amore del Nikan dovrà usare ancora una volta il potere letale della Fenice. Non c’è niente che Rin non sia disposta a sacrificare per salvare il suo paese e ottenere la sua vendetta. Così si getta di nuovo nella lotta. Perché in fondo lottare è ciò che sa fare meglio.
La dea in fiamme (traduzione di Sofi Hakobyan, 2022)
Dopo aver salvato il Nikan dagli invasori stranieri e aver combattuto l’infernale imperatrice Su Daji, Fang Runin è stata tradita dai suoi alleati e abbandonata in fin di vita. Nonostante tutto ciò che ha perso, Rin non ha rinunciato a lottare per il popolo delle province meridionali, a cui ha sacrificato così tanto, e soprattutto per il suo villaggio natale, Tikany. Nel tornare alle sue radici, Rin dovrà fronteggiare ardue sfide, ma anche inaspettate opportunità. I suoi nuovi alleati alla guida della Coalizione del sud sono astuti e infidi, ma Rin si accorge presto che a detenere il vero potere nel Nikan sono i milioni di cittadini comuni assetati di vendetta che la venerano come una dea salvatrice. Appoggiata dal massiccio esercito del sud, Rin userà ogni arma per sconfiggere la Repubblica del Drago, i colonizzatori esperiani e tutti coloro che minacciano le arti sciamaniche e coloro che le praticano. Acquisterà maggiore forza o influenza, ma sarà anche in grado di resistere al richiamo della Fenice, che la spinge a dare alle fiamme il mondo intero?
FONDA LEE
Jade city. La saga delle ossa verdi – Volume 1 (traduzione di Andrea Cassini, 2022)
La giada è la linfa vitale dell’isola di Kekon: estratta, venduta, rubata, e soprattutto usata da secoli dai guerrieri Ossa Verdi come la famiglia Kaul per potenziare le loro abilità marziali e difendere l’isola dagli invasori stranieri. Ormai le guerre sono finite e la nuova generazione di Kaul, a capo del clan Zero Vette, vuole solo proteggere i propri affari e dominare il mercato della giada. È un mondo in rapido cambiamento nel quale le antiche tradizioni d’onore non hanno più posto. E quando spunta una nuova droga che permette a chiunque di maneggiare la giada, la tensione tra il clan Zero Vette e i rivali della Montagna esplode con violenza. È in gioco il destino di tutte le Ossa Verdi, e dell’intera Kekon.
ELISABETH LIM
Spin the dawn – Il sangue delle stelle 1 di Elisabeth Lim (traduzione di Laura Miccoli, 2021)
Maia Tamarin lavora come cucitrice nella bottega del padre, un tempo rinomato sarto. Ciò che desidera è diventare la migliore sarta del paese, ma sa che come donna il massimo cui può ambire è un buon matrimonio. Quando un messaggero reale convoca a corte il padre, gravemente malato, Maia finge di essere suo figlio e si reca al Palazzo d’Estate al suo posto. Sa che perderebbe la vita se venisse scoperta, ma correrà il rischio per salvare la famiglia dalla rovina e diventare sarta imperiale. C’è però un problema: Maia è solo una dei dodici che aspirano all’incarico. E nulla avrebbe mai potuto prepararla alla sfida che la attende: cucire tre abiti magici per la promessa sposa dell’imperatore, uno intessuto con la risata del sole, uno ricamato con le lacrime della luna e uno dipinto con il sangue delle stelle. In compagnia di Edan, il misterioso stregone di corte, i cui occhi penetranti sembrano vedere oltre il suo travestimento, Maia intraprenderà un viaggio che la porterà fino agli estremi confini del regno, alla ricerca del sole, della luna e delle stelle. Ma troverà qualcosa che non avrebbe potuto mai immaginare.
Unravel the dusk – Il sangue delle stelle 2 di Elisabeth Lim (traduzione di Laura Miccoli, 2021)
Maia Tamarin ha già dimostrato di essere la più abile sarta del paese. Ha sbaragliato gli altri concorrenti nella gara con cui l’imperatore ha scelto il nuovo sarto imperiale. Ha viaggiato fino ai confini del mondo per procurarsi la risata del sole, le lacrime della luna e il sangue delle stelle. E con questi tesori ha cucito tre abiti magici, ciascuno degno di una dea. Ma le prove per lei non sono ancora terminate. Al ritorno dal suo viaggio, il regno è sull’orlo della guerra e Edan, il ragazzo che ama, è sparito. Forse per sempre. La guerra che impazza non è niente a confronto della battaglia che Maia combatte contro se stessa. Da quando è stata marchiata dal demone Bandur non è più la stessa… La posta in gioco è più alta che mai, ed è solo questione di tempo prima che Maia si perda completamente. Ma non si fermerà davanti a nulla pur di ritrovare Edan, proteggere la sua famiglia e garantire al suo paese una pace duratura.
LIU CIXIN
Il problema dei tre corpi (traduzione di Benedetta Tavani, 2017)
Nella Cina della Rivoluzione culturale, un progetto militare segreto invia segnali nello spazio cercando di contattare intelligenze aliene. E ci riesce: il messaggio viene captato però dal pianeta sbagliato, Trisolaris, l’unico superstite di un sistema orbitante attorno a tre soli, dominato da forze gravitazionali caotiche e imprevedibili, che hanno già arso undici mondi. È quello che i fisici chiamano problema dei tre corpi e i trisolariani sanno che anche il loro destino, prima o poi, sarà di sprofondare nella superficie rovente di uno dei soli. A meno di non trovare una nuova casa. Un pianeta abitabile, proprio come il nostro. Trisolaris pianifica quindi un’invasione della Terra. Sul Pianeta azzurro, nel frattempo, l’umanità si divide: come accogliere i visitatori dallo spazio? Combattere gli invasori o aiutarli a far piazza pulita di un mondo irrimediabilmente corrotto?
La materia del cosmo (traduzione di Benedetta Tavani, 2018)
Nella quarta dimensione (traduzione di Benedetta Tavani, 2018)
A mezzo secolo dall’Ultima Battaglia sembra essersi creato un equilibrio tra terrestri e Trisolariani: i primi beneficiano della conoscenza degli invasori spaziali e stanno compiendo grandi progressi tecnologici, mentre gli alieni stanno assimilando la cultura terrestre. Pare che le due civiltà siano pronte per iniziare una convivenza pacifica, tra eguali, senza l’assurda minaccia della reciproca distruzione. Tutto cambia quando Cheng Xin, ingegnere aerospaziale ibernata all’inizio del XXI secolo, si risveglia. La donna porta con sé il ricordo di un programma ormai dimenticato, risalente agli albori dell’Epoca della Crisi, e la sua sola presenza potrebbe alterare il fragile equilibrio instauratosi tra terrestri e alieni. L’umanità riuscirà a raggiungere le stelle o morirà nella sua culla?
KEN LIU
La grazia dei re. Dinastia del dente di leone. Vol. 1 (traduzione di Andrea Cassini, 2020)
L’Imperatore Mapidéré è stato il primo a unire i diversi regni dell’arcipelago di Dara sotto il dominio della sua isola d’origine, Xana. Dopo ventitré anni, tuttavia, l’Impero di Xana mostra segni di debolezza. Mapidéré è sul letto di morte, i suoi consiglieri complottano mirando ciascuno al proprio interesse, persino gli dei sembrano adirati. Come se non bastasse, decenni di crudeli angherie e di dispotico potere hanno fatto sì che la popolazione non abbia nulla da perdere da una rivolta, ma molto da guadagnare. È questo il mondo in cui vivono Kuni Garu, un affascinante perditempo poco propenso alla vita onesta, e Mata Zyndu, l’impavido figlio di un duca deposto, discendente di una nobile stirpe particolarmente colpita dalla ferocia di Mapidéré, che ha giurato di vendicarsi. Sembrano l’uno l’opposto dell’altro, ma durante la ribellione contro il potere imperiale i loro sentieri si incrociano in modo imprevedibile: diventano amici inseparabili e insieme combattono contro immensi eserciti, serici vascelli volanti, libri magici e divinità dalle forme mutevoli. Ma una volta che l’imperatore è stato rovesciato, Kuni e Mata si trovano a capeggiare fazioni rivali, con idee molto diverse su come si dovrebbe guidare il mondo e su cosa sia la giustizia.
Il muro di tempeste. Dinastia del dente di leone. Vol. 2 (traduzione di Andrea Cassini, 2021)
Kuni Garu, ormai noto come l’Imperatore Ragin, governa il regno delle Isole di Dara, ma deve lottare per riuscire a rispondere alle esigenze del popolo e nello stesso tempo a mantenere la propria visione di progresso. Fino al giorno in cui un’armata del lontano popolo dei Lyucu invade le coste di Dara. Il panico diventa subito caos. Per difendere il suo ormai fragile regno dalla minaccia e al contempo preservare la pace costantemente messa a rischio dalle lotte tra fazioni rivali, l’imperatore Kuni si trova costretto a ricorrere all’aiuto delle uniche persone di cui si fida davvero: i suoi figli Timu, Phyro e Théra, ormai adulti. Fra sedizioni, traditori e false accuse, affronteranno i ribelli e gli invasori con la forza delle armi, della diplomazia e della geniale astuzia di Théra, pronti a lasciare il loro segno nella storia.
MELINDA LO
La notte scorsa al Telegraph Club (traduzione di Giusi Palomba, 2022)
Lily Hu ha diciassette anni e non ricorda esattamente quando sia nata in lei la domanda. Ma di sicuro la risposta l’ha trovata insieme a Kathleen Miller sotto l’insegna al neon del Telegraph Club, un locale per lesbiche. L’America del 1954, però, non è un luogo sicuro per due ragazze che si amano, soprattutto a Chinatown. La paranoia del maccartismo investe tutti, soprattutto i cittadini cinesi americani come la famiglia di Lily: nonostante il padre si sia duramente guadagnato la cittadinanza negli Stati Uniti, infatti, il rischio della deportazione è ancora alto. Ma Lily e Kath sono disposte a rischiare tutto purché il loro amore fiorisca alla luce del giorno.
SHELLEY PARKER CHAN
Lei che divenne il sole (traduzione di Gabriele Giorgi, 2021)
Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l’unica eccellenza che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno. Quando un’incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l’identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.
COLLANA VARIA
CHUANG TZU
La calma (a cura di Claudio Lamparelli, 2007)
Il prezioso insegnamento di uno dei grandi padri della cultura e del pensiero cinesi. Fondatore, nel IV secolo a.C., della filosofia taoista.
Come conquistare la calma dello spirito, mantenere un mondo di pace e recuperare l’armonia cosmica oltre la superficie dei conflitti.
CONFUCIO
La felicità consapevole (a cura di Claudio Lamparelli, 2007)
Dalla Cina del VI secolo a.C. un insegnamento morale di perenne saggezza: realizzare la felicità personale attraverso l’etica civile. In un’epoca di cinismo e smarrimento, il recupero delle tradizioni e dei valori familiari come via per ritrovare il senso perduto della comunità. Un richiamo alle virtù di lealtà, pietà filiale, mitezza, fratellanza universale che possono condurre verso una piena realizzazione di sé e della società.
LAO TZU
La naturalezza (a cura di Claudio Lamparelli, 2007)
«Considera il mondo come qualcosa di leggero, e lo spirito non sarà oppresso. Considera uguali la vita e la morte e l’intelletto non sarà spaventato». Un modello di vita profondo e moderno basato sulla spiritualità interiore e sulla libertà dalle convenzioni esteriori e le ipocrisie. L’invito pieno di saggezza a vivere in modo più naturale e spontaneo, più rispondente ai veri bisogni dell’uomo. L’essere umano come minuscola particella del Tao, il Tutto in cui si fondono armonicamente i principi opposti di yin e yang, nelle parole del leggendario maestro cinese.
COLLANA SPIRITUALITÀ
AA.VV
I Ching. Il libro dei mutamenti (traduzione di Cristina Cortellaro, 2021)
YAN HUI SHI