Una selezione di titoli in occasione del mese di giugno durante il quale in tutto il mondo si celebrano le battaglie per i diritti sostenute in passato e ancora oggi dalla comunità LGBTQIA+
In tutto il mondo il mese di giugno è il Pride Month, il mese in cui si celebrano le battaglie per i diritti e contro ogni discriminazione sostenute in passato e ancora oggi dalla comunità LGBTQIA+.
Battaglie che trovano spazio anche in molti libri scritti da autori e autrici cinesi e non. Romanzi, racconti e graphic novel che raccontano amori omosessuali, impegno per l’emancipazione, discriminazioni e rivendicazioni.
Indice
ROMANZI
Beijing story
di Tongzhi (traduzione di Lucia Regola, Nottetempo, 2009)
Nato sul web per sfuggire alla censura governativa, è stato scritto da un autore rimasto anonimo per evitare discriminazioni omofobe, che ha scelto lo pseudonimo Tongzhi, letteralmente “compagno” e per estensione “omosessuale”. Dopo essere stato pubblicato da alcuni siti web in lingua cinese, è successivamente stato tradotto in inglese e nel 2009 in italiano da Lucia Regola.
Beijing Story è un romanzo autobiografico scritto tra il 1996 e il 1997, che racconta l’incontro tra un giovane capitano d’industria abituato a comprare tutto, anche l’amore di chi non lo ama, e un ragazzo quasi adolescente, che si prostituisce per necessità economica, o forse per autopunizione, e con lui brucia per la prima volta nel fuoco di una passione erotica che cambierà la vita di entrambi.
Da questo romanzo, nel 2001 il regista hongkonghese Stanley Kwan ha tratto il film Lan Yu, selezionato al Festival di Cannes di quell’anno nella sezione Un Certain Regard.
Il maestro della notte
di Bai Xianyong (traduzione di Maria Rita Masci, Einaudi, 2005)
Quando fu pubblicato per la prima volta a Taiwan nel 1983, Il maestro della notte finì nel mirino della censura. All’epoca, infatti, vigeva la legge marziale e l’omosessualità, tema al centro del romanzo, era ancora perseguita penalmente. La storia si svolge nella Taipei degli anni Settanta e ha per protagonisti un gruppo di ragazzi omosessuali accomunati da vicissitudini dolorose, allontanati dalle loro famiglie e accolti nel Parco Nuovo da Yang. È lui il maestro della notte che assicura loro protezione e clienti a cui vendersi, tentando in qualche modo di condurli verso il riscatto. Voce narrante è Aqing, costretto a lasciare la scuola dopo essere stato sorpreso in atti osceni con un sorvegliante e cacciato di casa dal padre per questo motivo. Trova rifugio nel Parco Nuovo, accanto al Lago dei Loti, dove esiste un regno nascosto, che si anima di notte, abitato da ragazzi reietti come lui, ragazzi emarginati, senza famiglia e senza certezze, ma non senza speranza né senza sogni.
Ultime lettere da Montmartre
di Qiu Miaojin (traduzione di Silvia Pozzi, Calabuig, 2016)
Ultime lettere da Montmartre è una raccolta di ventuno lettere che rappresentano un viaggio complesso che l’autrice compie dentro sé stessa, svelando le innumerevoli sfaccettature della sua interiorità e il groviglio di sentimenti ed emozioni che la attanagliano. Il punto di partenza della sua disperazione è il tradimento e l’abbandono della sua ex Xu. Da questo avvenimento inizia un percorso complesso in cui riga dopo riga Qiu Miaojin sviscera la sua anima, in cui si mescolano rabbia e risentimento, solitudine e tristezza, odio e amore, ma anche incapacità di comprendere e di rassegnarsi, senso di abbandono e delusione.
Membrana
di Chi-Ta Wei (traduzione di Alessandra Pezza, add editore, 2022)
Siamo nel 2100, nella città sommersa di T. L’umanità è migrata in fondo al mare per sfuggire ai devastanti cambiamenti climatici e il mondo, dominato da potenti conglomerati mediatici, si basa sullo sfruttamento del lavoro degli androidi. Momo, famosa estetista della pelle, conduce una vita introversa e nostalgica. Ha una ferita con cui fare i conti: la madre, da cui è separata da oltre vent’anni, si ripresenta nella sua vita innescando un percorso di esplorazione di sé che metterà in dubbio la sua stessa esistenza, la natura del proprio corpo e la sua identità di genere. Il processo di trasformazione, mutamento e reinvenzione che investe Momo pone questioni radicali, al punto da chiedersi se gli esseri umani siano ancora padroni della propria memoria e del proprio futuro. Chi Ta-wei, con talento predittivo, immagina la saturazione provocata dai social media e il monitoraggio corporeo, intrecciandoli a temi distopici come il dominio della tecnologia e dei regimi capitalisti. Un romanzo visionario che si distingue per l’estetica cyberpunk e i temi queer e trans.
La notte scorsa al Telegraph club
di Malinda Lo (traduzione di Giusi Palomba, Mondadori, 2022)
Lily Hu ha diciassette anni e non ricorda esattamente quando sia nata in lei la domanda. Ma di sicuro la risposta l’ha trovata insieme a Kathleen Miller sotto l’insegna al neon del Telegraph Club, un locale per lesbiche. L’America del 1954, però, non è un luogo sicuro per due ragazze che si amano, soprattutto a Chinatown. La paranoia del maccartismo investe tutti, soprattutto i cittadini cinesi americani come la famiglia di Lily: nonostante il padre si sia duramente guadagnato la cittadinanza negli Stati Uniti, infatti, il rischio della deportazione è ancora alto. Ma Lily e Kath sono disposte a rischiare tutto purché il loro amore fiorisca alla luce del giorno.
RACCONTI
Le avventure di un ragazzo brutto
a cura di Giovanni Vitiello (Orientalia editrice, 2016)
Racconto omoerotico cinese pubblicato intorno al 1630. Il racconto è rappresentativo della narrativa pornografica cinese, genere che conosce il suo periodo di massima fioritura proprio nel Seicento. Si distingue tuttavia per la sua originalità, sia in termini di rappresentazione erotica, che tende al fantastico e al surreale, sia per la sua lingua al tempo stesso squisitamente letteraria e schiettamente volgare, registri vertiginosamente presenti non di rado nella stessa pagina. Con un gusto analogo per il contrasto, tra puntuali resoconti di fantasmagorici congressi carnali e sequenze di mirabolanti amplessi, la fiaba erotica di Maestro Cuor di Luna ci illustra simbolicamente la teoria buddista del desiderio come agente di autodistruzione, ma anche come possibile strumento di consapevolezza e, in quanto tale, veicolo dell’illuminazione.
La manica tagliata
di Wu Ameng (a cura di Giovanni Vitiello, Sellerio, 1990)
Antologia di 51 racconti che trattano il tema dell’omosessualità nella Cina imperiale, in un lungo arco temporale che va dal V secolo a.C. al XIX secolo. Sono storie brevi che mescolano amore, erotismo, grottesco e che hanno per protagonisti nobili, cortigiani, soldati, persone di bassa estrazione sociale e creature mitologiche. Il titolo della raccolta riprende un’espressione letteraria utilizzata in Cina per riferirsi all’omosessualità e originata da un episodio risalente al I secolo d.C., quando l’imperatore Han Aidi, non volendo svegliare il suo giovane amante Dong Xian, preferì tagliare la manica del suo abito su cui il giovane si era addormentato.
GRAPHIC NOVEL
Ogni cosa è bellissima, e io non ho paura
di Yao Xiao (traduzione di Flavia Piccinni, Atlantide edizioni, 2020)
In Ogni cosa è bellissima, e io non ho paura, partendo dalla sua esperienza personale, Yao Xiao condivide con il lettore il suo percorso di consapevolezza e le sue fragilità, svelandoci riflessioni e dubbi, preoccupazioni e difficoltà, in cui non è difficile riconoscersi. La storia si apre con il racconto del coming out della protagonista, artista queer che dalla Cina si trasferisce a New York, alla madre. Tutto parte da lì, con l’amara ammissione che tutto «era uno spasso fino a quando non l’ho detto a mia madre». La tematica legata all’orientamento sessuale si intreccia a quella dell’identità culturale, entrambe fonte di contrasti con se stessa e con gli altri. Il desiderio di vivere ed esprimere liberamente se stessa non si scontra solo con il peso del giudizio delle persone che la circondano, ma anche con la difficoltà di conciliare la coesistenza di due culture, una che affonda le radici nella propria terra d’origine e l’altra i cui semi sono stati piantati in un secondo tempo, nel luogo dove è cresciuta e sta costruendo la propria vita.
Splendidi reietti
di Seven (traduzione di Martina Caschera, 2021)
In una città costiera cinese, Haimen, si manifesta il sottobosco queer e lisergico di Splendidi reietti, un mondo di giovani insonni e disillusi alla ricerca di amore e significato, tra sesso, alcol e deliri nichilisti. «Chi sono?» si chiede Tian Fushi, studente gay con l’aspirazione di diventare un artista. Per trovare una risposta deve abbandonare gli studi e cimentarsi in un viaggio psichedelico alla ricerca di se stesso nei meandri di una metropoli illuminata al neon. In un mix grafico strabiliante si compongono i frammenti che compongono l’identità di Tian Fushi: artista incompreso nell’industria dei manga, depravato cittadino della Cina pornografica, bimbo sperduto di Peter Pan e giovane uomo alla deriva in un mondo ultraviolento.