Vince la seconda edizione dedicata alla narrativa cinese grazie alla sua traduzione di “Pechino pieghevole” di Hao Jingfang
Si è svolta sabato 25 giugno 2022, presso il Castello di Perno (Cn), nel cuore delle Langhe, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, dedicata alla narrativa cinese tradotta in italiano e condotta da Stefania Soma, in arte Petunia Ollister.
La giuria stabile, composta da Anna Battaglia, Melita Cataldi, Mario Marchetti, Antonietta Pastore, e quella specialistica, composta da Silvia Piera Calamandrei, Stefania Stafutti e Giovanni Vitiello, hanno deciso di premiare Silvia Pozzi, per la sua traduzione di Pechino pieghevole di Hao Jingfang (add editore, 2020).
La giuria specialistica ha così motivato l’assegnazione del premio a Silvia Pozzi:
«Con la traduzione di Pechino pieghevole Silvia Pozzi porta al lettore italiano una voce originale e convincente della scena letteraria cinese contemporanea. Come non pochi scrittori della sua generazione, Hao Jingfang, l’autrice di questa raccolta di racconti, adotta il genere della narrativa fantascientifica, che declina in varie forme per ottenere diversi effetti e dimensioni. A volte la sua è una fantascienza metafisica, come quando esplora i labili confini tra vita e morte o tra uomini e robot; altre volte diventa invece il pretesto per toccare temi più che mai concreti e cruciali del nostro mondo, le sue urgenze sociali ed ecologiche, e offrirci squarci di realtà distopiche e scenari inquietanti di un universo dalle risorse sempre più scarse e contese tra umani e alieni, oppure ritratti di megalopoli sature d’ansia e alienazione, regolate da ordini sociali piramidali e asfittici. Ma per quanto frutto di una distorsione fantastica della realtà come la conosciamo, i mondi di questi racconti inevitabilmente ci rimandano al nostro e i personaggi che li abitano hanno in fondo le nostre stesse emozioni e ambizioni, ed è certo per questo che le loro vicende risultano avvincenti e sono capaci di parlare al lettore. Ma non solo: quella misteriosa comunicazione avviene anche grazie alla maestria della traduzione, alla duttilità (o alla “pieghevolezza”, verrebbe da dire) del suo stile — quell’abilità alchemica di ricalcare e adattare il testo dell’originale e restituircelo fresco e inaspettatamente vicino in una nuova lingua: fluida, sfumata, elegante».
Silvia Pozzi è stata scelta tra: Marco Botosso e Maria Teresa Trucillo, traduttori di Colora il mondodi Mu Ming (Future Fiction); Maria Gottardo e Monica Morzenti, traduttrici di I due Ma, padre e figlio di Lao She (Mondadori), Patrizia Liberati e Maria Rita Masci, traduttrici di Il dizionario di Maqiao di Han Shaogong (Einaudi), e Nicoletta Pesaro, traduttrice di Grida di Lu Xun (Sellerio).
Il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione è promosso dalla Fondazione Bottari Lattes, in collaborazione con l’Associazione culturale Castello di Perno e il Comune di Monforte d’Alba, per porre l’attenzione sul fondamentale ruolo dei traduttori nella diffusione della letteratura e sull’impareggiabile contributo della traduzione nell’avvicinare popoli e culture differenti, abbattendo muri ideologici, creando ponti culturali e favorendo il dialogo. Con questa iniziativa la Fondazione intende promuovere la conoscenza di culture e autori meno noti al pubblico italiano e incoraggiare la traduzione in italiano delle loro opere letterarie più significative per qualità letteraria e profondità di contenuti, riflessioni, testimonianza.